Nel centro della città friulana c’è uno dei locali che caratterizzano la sesta puntata di 4 Ristoranti, perfetto portabandiera della cucina del territorio con piatti che oscillano tra tradizione e innovazione
Il nome fa riferimento alla mitologia greca, ma il locale e il proprietario sono triestini al 100%: è la Chimera di Bacco di Luca Morgan che Alessandro Borghese mette alla prova nella sesta puntata di 4 Ristoranti, in onda martedì 3 gennaio alle 21.15 su Sky Uno. Si tratta di un posto dall'atmosfera magica dove i sapori della tradizione triestina vengono riscoperti in chiave innovativa e gourmet.
Nel cuore di Trieste - La Chimera di Bacco si nasconde in Via del Pane, una piccola calle del quartiere Ghetto di Trieste, a pochi passi dalla centrale piazza Unità d’Italia e dal lungomare. L’ambiente raccolto e i colori delicati dell’arredamento rendono la location intima e vintage, perfetta nel consentire a 4 Ristoranti di immergersi nel gusto della gastronomia triestina. Per farlo si possono assaggiare i “fusi istriani”, pasta tipica della regione: difficili da arrotolare, ma deliziosi con il ragù di manzo dell’Istria. Oppure il polpo stufato alla triestina accompagnato dalla “Blave di Mortean” una polenta friulana ottenuta da una varietà di farina di mais autoctono: la ricetta è stata trovata nel quaderno delle cuoche che cucinavano per Italo Svevo. Tanto il pesce quanto la carne sono di casa alla “Chimera di Bacco”, dalla cui cucina escono gamberi, frutti di mare e baccalà mantecati, ma anche petti d’anatra, tartare di manzo e fondute di formaggi.
La storia di Luca – Fondatore e chef insieme della Chimera di Bacco è Luca Morgan, che gestisce con l’apporto della famiglia e di un piccolo team di giovani collaboratori. Nato a Trieste, a 14 anni ha lasciato la città e la sua passione per la cucina lo ha portato a lavorare in Veneto e Alto Adige, ma anche a Nizza, Parigi, Zagabria e Belgrado. “Ho viaggiato tanto e imparato facendo gavetta nei vari ristoranti. Dopo molto tempo in giro per l’Europa però ho deciso di tornare a Trieste e riscoprire i sapori della gastronomia della mia zona”. Dalla sua esperienza è nato un locale, lo “Strabacco”, che è una sorta di antenato di quello attuale. “Per il mio nuovo ristorante, poi, ho scelto la Chimera di Bacco, un nome che richiama i sogni e i desideri”.
Chimera e Chimerina - E visto che una “Chimera” sola non gli bastava, Luca Morgan ha aperto a pochi metri dal ristorante, la “Chimerina”, un bistrot-wine bar che offre piatti tipici triestini come la “Jota”, zuppa di crauti fagioli e patate, o creazioni ricercate come il filetto di bue in sfoglia di parmigiano reggiano e speck croccante. Stessa qualità della “Chimera”, ma in un ambiente più informale, pensato non solo per i pasti ma anche per l’aperitivo il dopo-cena e caratterizzato da un’atmosfera allegra e spensierata.