Luca Tommassini: "Con X Factor si viaggia nel futuro"

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Luca Tommassini sta già lavorando alle scenografie di X Factor 2016. Tra una idea e l'altra ha scritto un libro e curerà la regia dell'undicesima edizione del Teatro del Silenzio, il grande appuntamento annuale con Andrea Bocelli a Lajatico. XF10 torna su Sky Uno in prima serata a settembre

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Si avvicina settembre e si avvicina X Factor 2016, che torna in prima serata su Sky Uno a settembre. L'attesa è alta perché Sky a ogni edizione ha sempre alzato un po' l'asticella. Tra coloro che hanno contribuito a creare il mito X Factor c'è Luca Tommassini, il geniaccio delle scenografie. Sta già lavorando su XF10 ma domenica 24 luglio alle ore 21.15 lo troveremo a Lajatico, in Toscana, il paese natale di Andrea Bocelli, dove presenterà il suo libro Fattore T - L'inafferrabile scintilla del Talento (Mondadori). Ma poi resterà in terra toscana perché sabato 30 luglio torna l'undicesima edizione del Teatro del Silenzio che ha per tema Le Cirque: Tommassini cura la regia. Nell'attesa lo abbiamo intervistato.

Luca Tommassini, vacanze mai?
Vado in vacanza dopo il 30, finito l'impegno a Lajatico.
Sa quello che succede al Teatro del Silenzio?
Non sono mai stato a vedere le sue performace, conosco l’evento, sono sempre rimasto affascinato dai video di quello che accadeva, li andavo a cercare in rete.
Ora il posto un po' lo conosce.
E' un luogo che lascia senza respiro, sembra un teatro di diecimila anni fa. C’è il laghetto che riflette tutto, ti ispira a fare mille cose.
Si sbizzarrirà.
Quest’anno ne faremo un decimo di quelle pensate. Per quanto sembra facile allargarsi visto che c’è lo spazio più grande del mondo bisogna tenere presente che non c’è nulla.
Presenta anche ilsuo libro nella piazzetta di Lajatico.
Ci saranno il sindaco e due amici, Vladimir Luxuria e Catena Fiorello. Finita quella serata cominciamo a fare le prove.
Preoccupato?
Sono in ansia perché qui si prova separati. Gli ospiti arrivano da nazioni e continenti diversi, arriveranno tutti alla fine, solo la notte del 28 potrò costruire lo spettacolo. 
La vedremo?
Il mio ruolo non è davanti alla telecamera anche se il periodo che ci sono stato mi ha consentito di mettere a fuoco e costruire quello che faccio oggi.
X Factor è molto suo.
E' una grande scuola per me, ci sono tante cose che posso dare ai giovani.
Lo racconta nel libro Fattore T - L'inafferrabile scintilla del Talento (Mondadori)?
Certo. Raccoglie le mie fatiche per arrivare e poi per curare e cullare il mio talento.
E' stato difficile scriverlo?
Nel percorso che ho fatto per scriverlo mi sono trovato ad affrontare temi personali e intimi che però andavano condivisi, la gente vuole sapere le storie vere che portano su un palco. Non è autocelebrativo, io sto ancora salendo la montagna, è un libro di metà percorso.
Cosa è X Factor?
Io lo considero futuristico, se ne parla già da febbraio, voglio fare cose nuove, il nostro pubblico non vuole idee già viste. Ogni volta si può migliorare, stiamo ancora lavorando sulle geometrie del palco.
Fare la finale al Teatro del Silenzio a Lajatico?
Non fosse che arriva sotto natale e farà freddissimo...sarebbe spettacolare. 

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