L'attore e dj producer italiano è uno dei coach del primo programma tv per chi sogna di lavorare in radio. In attesa della finale il 7 luglio alle 20.10 su Sky Uno, leggi l'intervista al comico reso celebre dall'espressione Ti stimo fratello!
di Paola Tribisonna
Da Jonny Groove...a coach di "RDS Academy" il passo è breve.
Lo sa bene Giovanni Vernia, comico genovese, classe 1973, diventato popolare al grande pubblico grazie al personaggio dell'ingenuo e stralunato Jonny, innamorato follemente della discoteca e della musica house.
Oggi, abbandonati gli occhiali bianchi e avvolgenti, le magliette attillate, i capelli piastrati e i boxer gialli taroccati - memori della vita notturna ibizenca - Giovanni Vernia è pronto a ripartire. Lo fa da coach di "RDS Academy". Insieme ad Anna Pettinelli e a Matteo Maffucci, ogni lunedì alle 20.10 su Sky Uno.
Tra sogni, progetti e qualche, inevitabile, battuta, ecco che cosa ci ha svelato.
Giovanni, perché ha accettato il ruolo di coach in "RDS Academy"?
Perché tutti i giudici dei talent vengono chiamati a fare pubblicità. Pensi a Cracco...
Ho accettato per questo (ride).
Nessuna nostalgia delle discoteche di Ibiza?
No, nessuna. Poi finalmente in "RDS Academy" sono semplicemente me stesso.
Cosa direbbe Jonny Groove ai concorrenti del programma?
Credo nulla, perché non guarderebbe il talent. Non c'è musica house!
Chi è un buon conduttore radiofonico?
E' innanzitutto una persona empatica, naturale, spontanea. La dizione non è fondamentale, conta molto di più la personalità.
E' una frecciatina ad Anna Pettinelli?
No, no (ride).
Eppure ci ha confessato di essersi "beccata" più volte con lei.
Sì, lo ammetto, ma solo perché abbiamo due caratteri forti. Anna è una grande professionista, ma ha un unico difetto.
Quale?
La voce. Io le dicevo che ha tre toni diversi: alto, altissimo e curva sud!
Di Matteo Maffucci, l'altro giudice, che pensa?
Matteo lo conoscevo già. E' una persona semplice, si fa voler bene. Il difetto è che non conosce mezze misure, per lui è tutto o bianco o nero.
Come valuta il livello complessivo dei concorrenti?
Molto buono. Poi è pazzesco vederli crescere puntata dopo puntata. E' una cosa che riempie d'orgoglio!
Qual è il futuro della radio?
Sono molto attratto dalle contaminazioni col web. In radio mi piacciono gli esperimenti, è importante osare.
Un buon motivo per guardare "RDS Academy"?
Per farmi fare lo spot, ovvio!
Progetti futuri?
Farne due! (ride)
Da Jonny Groove...a coach di "RDS Academy" il passo è breve.
Lo sa bene Giovanni Vernia, comico genovese, classe 1973, diventato popolare al grande pubblico grazie al personaggio dell'ingenuo e stralunato Jonny, innamorato follemente della discoteca e della musica house.
Oggi, abbandonati gli occhiali bianchi e avvolgenti, le magliette attillate, i capelli piastrati e i boxer gialli taroccati - memori della vita notturna ibizenca - Giovanni Vernia è pronto a ripartire. Lo fa da coach di "RDS Academy". Insieme ad Anna Pettinelli e a Matteo Maffucci, ogni lunedì alle 20.10 su Sky Uno.
Tra sogni, progetti e qualche, inevitabile, battuta, ecco che cosa ci ha svelato.
Giovanni, perché ha accettato il ruolo di coach in "RDS Academy"?
Perché tutti i giudici dei talent vengono chiamati a fare pubblicità. Pensi a Cracco...
Ho accettato per questo (ride).
Nessuna nostalgia delle discoteche di Ibiza?
No, nessuna. Poi finalmente in "RDS Academy" sono semplicemente me stesso.
Cosa direbbe Jonny Groove ai concorrenti del programma?
Credo nulla, perché non guarderebbe il talent. Non c'è musica house!
Chi è un buon conduttore radiofonico?
E' innanzitutto una persona empatica, naturale, spontanea. La dizione non è fondamentale, conta molto di più la personalità.
E' una frecciatina ad Anna Pettinelli?
No, no (ride).
Eppure ci ha confessato di essersi "beccata" più volte con lei.
Sì, lo ammetto, ma solo perché abbiamo due caratteri forti. Anna è una grande professionista, ma ha un unico difetto.
Quale?
La voce. Io le dicevo che ha tre toni diversi: alto, altissimo e curva sud!
Di Matteo Maffucci, l'altro giudice, che pensa?
Matteo lo conoscevo già. E' una persona semplice, si fa voler bene. Il difetto è che non conosce mezze misure, per lui è tutto o bianco o nero.
Come valuta il livello complessivo dei concorrenti?
Molto buono. Poi è pazzesco vederli crescere puntata dopo puntata. E' una cosa che riempie d'orgoglio!
Qual è il futuro della radio?
Sono molto attratto dalle contaminazioni col web. In radio mi piacciono gli esperimenti, è importante osare.
Un buon motivo per guardare "RDS Academy"?
Per farmi fare lo spot, ovvio!
Progetti futuri?
Farne due! (ride)