The Affair, il riassunto della seconda stagione

Serie TV

Linda Avolio

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La quarta stagione di The Affair arriverà su Sky Atlantic in prima tv mercoledì 29 agosto alle 21.15. In attesa di tornare dentro le vite di Noah, Helen, Alison e Cole, ecco il riassunto della seconda stagione della serie: continua a leggere e scopri di più

The Affair: la stagione 2 in poche righe

La seconda stagione di The Affair prosegue lungo la linea tracciata dalla prima, ma la novità è che ora oltre ai punti di vista dei due traditori abbiamo anche quello dei due traditi. Dopo aver lasciato i rispettivi consorti, Noah e Alison possono finalmente vivere il loro sogno d’amore. La realtà, però, è molto meno poetica e romantica della fantasia, e i due capiscono presto di non avere poi così tante cose in comune. Soprattutto, scoprono di non conoscersi affatto. Da una parte abbiamo Noah, che con The Descent (ndr, descent significa discesa, ma anche discendenza stirpe), il suo romanzo autobiografico, sta avendo un discreto successo e ha intenzione di godersi la vita senza restrizioni e senza nuovi marmocchi all’orizzonte, dall’altra abbiamo Alison, sempre più sola e alla deriva, e sempre più incapace di capire cosa vuole realmente per sé stessa. Passa così un’ultima notte d’amore con Cole, e rimane incinta. Tiene però per sé la verità.

Cole, dal canto suo, ha preso malissimo questa separazione: Alison era tutta la sua vita. Poi però, pian piano, si rialza, anche grazie all’incontro con Luisa, la figlia della domestica di casa Butler. A un certo punto compra, insieme a Alison, il Lobster Roll: per lui si apre un nuovo capitolo, ma il passato è sempre dietro l’angolo. Come Cole, anche Helen inizialmente è in piena crisi: la sua intera esistenza le si sta sgretolando tra le mani, e il divorzio è un colpo durissimo. A causa di un problema di salute del figlio, però, capisce che lei e Noah non possono farsi la guerra in eterno, e soprattutto conosce l’affascinante Dr. Vic Ullah. Finalmente la vita, non senza qualche grosso intoppo, ricomincia anche per lei.

Per quanto riguarda la sottotrama thriller, scopriamo finalmente la verità sulla morte di Scotty: è stato un tragico e imprevedibile incidente. Nonostante il più giovane dei fratelli Lockhart abbia fatto di tutto per dare a Alison, a Noah, e anche a Cole più di un motivo per desiderare la sua uscita di scena definitiva, alla fine a metterci lo zampino è stato, come spesso accade, il caso. Scotty muore investito la sera del ricevimento di nozze di Cole e Luisa. A tirarlo sotto è Helen, casualmente al volante della macchina di Noah. A spingerlo in mezzo alla strada, anche se non con l’intenzione di ucciderlo, è stata Alison, che ha appena confessato a Noah che Cole è il vero padre di Joanie. Nonostante ciò, Alison e Noah restano insieme. Al processo, Noah sceglie di dichiararsi colpevole, e per lui si aprono le porte del carcere…

 

The Affair, stagione 2: il riassunto

 

Noah

Sono passate circa sei settimane dal finale della prima stagione, e ritroviamo Noah intento alla stesura del suo romanzo chiaramente autobriografico, The Descent. Solloway è in “ritiro” in una graziosa casetta in riva al fiume a Cold Spring, ospite proprio del suo editore. Le cose per lui sembrano andare piuttosto bene dal punto di vista professionale. La vita privata, però, è un discorso decisamente diverso: i rapporti con Helen, dalla quale sta divorziando, sono ovviamente molto tesi (lui vorrebbe la custodia congiunta, lei non vuole che i figli abbiano alcun tipo di contatto con Alison), ed è un estraneo in casa propria. Whitney e Martin ce l’hanno inoltre particolarmente a morte con lui.

Scopriamo presto che Alison ha lasciato Montauk, e che ora vive con lui. Lo scenario inizialmente è idilliaco (casa sul fiume, paesaggio bucolico, lei che prepara cenette romantiche, un sacco di sesso passionale, e via dicendo), ma ben presto ecco che si intravedono le prime crepe. Ecco arrivare i primi litigi, ecco arrivare i primi screzi: ecco arrivare i primi dubbi. Una sera, prima di andare a cena a casa dei proprietari della tenuta (tali Robert e Yvonne, sposati da molti anni, lui in pensione e lei editor presso la casa editrice che ha deciso di pubblicare The Descent), Noah fa la fatidica domanda a Alison. Lei ci mette un po’, ma alla fine risponde: sì, vuole sposarlo. L’improvvisa comparsata di Whitney agita ulteriormente le acque, ma a fargli capire di non sapere niente della persona che ha di fronte è la stessa Alison, che gli confessa non solo di aver fatto sesso con Oscar, ma anche di aver tentato di suicidarsi. Ebbene sì, a quanto pare Alison è proprio una Sfinge, come lui stesso l’ha definita. I due, nonostante siano ufficialmente fidanzati, sono sempre più lontani.

A causa di un problema con Helen, Noah si ritrova a portare i figli nella casa in cui è cresciuto, e passa alcune ore non proprio piacevoli con il padre, col quale ha un rapporto a dir poco complicato, e con sua sorella Nina, che praticamente gli dice in faccia che il suo matrimonio con Helen era destinato a fallire. Scopriamo inoltre che la madre di Noah è morta a causa di una brutta malattia quando lui era ancora adolescente, cosa che per lui è stato un vero e proprio trauma.

Quando Alison gli rivela di essere incinta, Noah si sente in trappola, e si sfoga attraverso il suo romanzo, cambiando il finale e uccidendo il corrispettivo di Alison. Il libro è un successo. Gli viene assegnata un’assistente personale, Eden, e comincia a girare la zona con diverse tappe del suo book tour, stringendo mani a destra e a manca e firmando copie su copie. Addirittura una sera viene invitato alla festa di un produttore cinematografico interessato a trasformare The Descent in un film. Noah accetta l’invito, e passa una serata, insieme a Eden, a base di alcol e coca. A un certo punto entra in una vasca, pronto a spassarsela un po’, ma, sorpresa sorpresa, scopre che una delle ragazze con cui stava per appartarsi è nientemeno che Whitney! Come se non bastasse, una tempesta di impedisce di tornare a casa, e non è al capezzale di Alison quando questa partorisce.

I due, però, sono ancora insieme. E’ passato circa un anno da quella maledetta serata, e lui e Alison frequentano una terapeuta di coppia. A una seduta, però, Alison non si presenta, così Noah ne approfitta, e confessa di essere in crisi: non riesce a trovare l’ispirazione per il suo nuovo romanzo, e ha il terrore che Alison lo stia tradendo con Cole. Come se non bastasse, quando rivede Max dopo molto tempo scopre che per un po’ lui e Helen sono andati a letto insieme. Noah è confuso, non sa che strada prendere: essere un good man, dunque anche un padre e un marito presente, o essere un great man, un uomo che punta solo al successo, costi quel che costi?

Arriviamo infine al matrimonio di Cole e Luisa. Noah ovviamente è tra gli invitati, e tutto sommato la giornata sembra andare liscia. Tra l’altro è presente anche Helen (sua madre, che ha voluto organizzare la cerimonia e pagare di tasca propria, l’ha praticamente costretta a esserci), e ne approfitta per passare un po’ di tempo con lei. La sera, però, tutto cambia: Alison gli rivela infatti che il vero padre biologico di Joani è Cole. Per Noah è un colpo durissimo. Ovviamente decide di andarsene subito, e lascia il Lobster Roll insieme a Helen. Salgono sulla sua macchina, ma lui è troppo su di giri, così a guidare è lei. Sembra che un riavvicinamento sia possibile per gli ex coniugi Solloway, ma poi ecco arrivare la tragedia: la macchina va chiaramente addosso a qualcosa. O a qualcuno. Quando Noah scende per controllare, scopre che la vittima è Scotty Lockhart. E lì vicino, nascosta nella vegetazione, c’è Alison. Che gli dice che è stata lei a spingere il fratello di Cole. Invece di lasciarsi, Alison e Noah decidono di restare insieme, probabilmente per proteggersi a vicenda. Helen, infatti, non sa che Alison è coinvolta, seppur indirettamente, nella morte di Scotty….

 

Alison

Anche per Alison, così come Noah, la seconda stagione inizia in modo relativamente tranquillo, ma l’idillio è presto spezzato: Alison, infatti, passa molto, troppo tempo in quella casa in riva al fiume, e non sa che direzione dare alla propria vita. Rivede brevemente Cole, che passa a portarle il baule con dentro le cose di Gabriel, e lì comincia a chiedersi se ha fatto o meno la scelta giusta, anche perché non sa che posto occupare realmente nella vita di noah. Fa da assistente a Robert e a Yvonne, i proprietari della tenuta, ed è proprio a Robert che racconta della morte di Gabriel. Scopriamo così che Alison non è “semplicemente” in lutto, ma che è anche attanagliata dal senso di colpa. E’ stata infatti lei a scegliere di non portare il bimbo in ospedale.

Accetta la proposta di matrimonio di Noah, ma continua ad avere grossi dubbi sulla loro relazione, anche a causa del romanzo che lui sta scrivendo: che immagine sta restituendo di lei? L’arrivo improvviso di Whitney, che vuole solo il numero di Scotty ma che dà fuori di matto quando vede l’anello al suo dito, non fa che peggiorare la situazione.

Rimasta nuovamente da sola (Noah si sta occupando dei figli perché Helen è stata beccata in possesso di sostanze stupefacenti), si confida nuovamente con Robert: perché gli uomini la vedono solo come un oggetto sessuale? Robert sembra comprensivo, ma il suo corpo lo tradisce, e conferma ciò che Alison pensa dell’altro sesso. A far traboccare il vaso è la decisione di leggere il manoscritto di The Descent. Noah, infatti, descrive il personaggio ispirato a lei in questo modo: She was sex...the very definition of it, the reason the word was invented (Lei era il sesso…la definizione precisa del sesso, il motivo per cui la parola era stata inventata). Anche Noah, dunque, la vede solo come un pezzo di carne.

Alison, profondamente sola e alla deriva, va alla ricerca di Noah per avere un chiarimento, ma non lo trova. In compenso incrocia Helen, che la mette in guardia sulla vera natura del suo ex marito. Tornata a Montauk, si rifugia nella sua vecchia casa. Lì rivede Cole, forse l’unico uomo che non l’ha mai considerata solo un corpo da possedere, e in un momento di nostalgia e debolezza fa l’amore con lui. A scoprire che i due hanno passato la notte insieme è Scotty, che si presenta a casa di Cole la mattina successiva.

In crisi, Alison decide di passare un po’ di tempo nell’istituto dove si trova sua madre: un po’ di meditazione e di isolamento l’aiuteranno a fare chiarezza. Quando Noah la raggiunge, parlano ovviamente del romanzo, discutono animatamente, fanno sesso in modo selvaggio, lui la prende in modo brutale, al limite della violenza. Alla fine, Alison torna a New York con lui. Nel frattempo, The Descent viene pubblicato, e vende parecchie copie. Alison si chiede nuovamente quale sia il suo posto nel nuovo mondo di Noah, che ora è uno scrittore di successo e viene invitato a party di un certo livello. Discute con sua madre, che le espone il suo punto di vista e le offre uno sguardo esterno: perché sta ancora con lui? Il disastro della cena per il Giorno del Ringraziamento conferma i suoi dubbi. E poi c’è Eden: come non essere gelosa di lei? Intanto, insieme a Cole decide di vendere la casa di Montauk.

Il book tour per The Descent tiene Noah sempre più lontano e sempre più impegnato, e Alison è sempre più sola. E’ sola anche la notte in cui partorisce: Noah è andato a una festa organizzata da un produttore cinematografico, e lei si ritrova in ospedale durante la tempesta. Quando Joanie viene alla luce, però, le si apre un mondo: ora conta solo lei.

Un anno dopo ritroviamo Alison impegnata a dare un senso alla propria esistenza: mamma, moglie, e anche studentessa. Si è infatti iscritta alla facoltà di medicina. Ultimamente, però, non sta frequentando le lezioni. Come se non bastasse, viene fermata per strada da Scotty, che la ricatta: o lei gli darà i soldi ricavati dalla vendita della casa di Montauk, o lui dirà a Noah che Joanie non è sua figlia. Sembra proprio che il passato non voglia saperne di lasciarla stare. Rivede Cole, che si è trasferito in città insieme a Luisa, con la quale è ufficialmente fidanzato. La scoperta dell’imminente matrimonio di Cole è un colpo duro da digerire.

Il giorno del matrimonio passa tutto sommato in maniera abbastanza tranquilla, ma la sera, durante il ricevimento al Lobster Roll, Scotty, che ha bevuto ed è completamente ubriaco, la avvicina di nuovo. A questo punto non le rimane che una cosa da fare: dire lei stessa la verità a Noah. Noah, chiaramente, non la prende bene, e se ne va dicendole di non volerla vedere mai più. I due, però, si rivedono molto presto. Alison, in crisi, si inoltra nella vegetazione, ma viene seguita da Scotty, che cerca di violentarla. Lei riesce a divincolarsi dalla sua presa e lo spinge via. Lui finisce in mezzo alla strada. E viene travolto da un’auto. Alla guida c’è Helen, al suo fianco c’è Noah…

 

Helen

Quando rivediamo Helen, troviamo una donna in crisi. E’ decisamente provata dalla separazione da Noah, e la presenza della madre a casa non l’aiuta, anzi, la rende ancora più nervosa. Completamente allo sbando, Helen ha bisogno di tenere la mente occupata e di sentirsi desiderata, motivo per cui cede alle avances di Max e finisce (ripetutamente) a letto con lui. Come se non bastasse, con i figli le cose non vanno meglio: Whitney e Martin, infatti, ce l’hanno a morte col padre, e sono costantemente arrabbiati.

Il divorzio non è per niente indolore, anzi. Helen è intenzionata a rendere le cose difficili al suo ex marito, e si oppone alla custodia congiunta: dopo aver saputo da Whitney che Alison vive con Noah, non vuole assolutamente che la donna si avvicini ai suoi figli. Come se non bastasse, suo padre ha lasciato sua madre per mettersi con una su ex fiamma, una sua ex studentessa. Sembra che il destino si stia proprio facendo delle grasse risate con la famiglia Butler. Dopo aver chiuso bruscamente con Max, e dopo un’accesa discussione con la madre – che non l’ha mai realmente sostenuta e che sotto sotto ha sempre sperato che il matrimonio non Noah fallisse –, per Helen inizia un periodo in cui non ne imbrocca una: è distratta, non riesce a stare dietro ai figli come dovrebbe, beve sempre un bicchiere di troppo e fa uso di marijuana. E’ un disastro ambulante, e viene addirittura fermata dalla polizia.

A farle capire che c’è bisogno di prendere in mano la situazione e comportarsi da adulta è il mal di stomaco di Martin, che a dispetto di quanto sostiene Margaret non è per niente psicosomatico. Il ragazzo, infatti, finisce in ospedale e rischia di morire. Viene operato d’urgenza, e si salva per miracolo. A operarlo è il Dr. Vik Ullah, che avvisa Helen e Noah, nel frattempo arrivato in ospedale, che Martin ha il morbo di Chron. La paura per il figlio porta gli ormai ex coniugi Solloway ad abbassare le armi e ad accordarsi per la custodia congiunta: non è più tempo di farsi la guerra. Ora è arrivato il momento di ricostruire, e la prima cosa che Helen fa è mandare via sua madre.

Passano dunque alcuni mesi, e Helen rivede Noah per caso. I due, infatti, si incontrano nella cittadina dove ha sede l’università che hanno frequentato. Helen è lì insieme a Whitney, che però non sembra intenzionata a proseguire con gli studi, bensì a tentare la carriera da modella, Noah è lì per una tappa suo book tour promozionale di The Descent. Il momento nostalgia è inevitabile: i due passano la serata a bere birra e a parlare del passato, e si riavvicinano.

Su consiglio di Whitney, Helen decide di rimettersi in gioco, e si iscrive a Tinder. Il suo primo appuntamento si rivela un fiasco: il tizio con cui dovrebbe vedersi le dà buca. Al bar, però, incontra il bel Dr. Ullah, e accetta la sua “proposta indecente”. La tempesta che ha bloccato Noah si abbatte su New York, e Vik passa la notte a casa di Helen. La mattina dopo aiuta Martin a farsi un’iniezione. In breve, quella che doveva essere la storia di una notte diventa una storia vera e propria, e dopo un anno Vik e Helen sono ancora insieme.

Rivediamo Helen al matrimonio di Cole e Luisa, praticamente costretta a presenziare da sua madre. E’ con lei che Noah si confida quando Alison gli dice che Joanie in realtà è figlia di Cole. I due lasciano il Lobster Roll insieme, con la macchina di lui. Alla guida, però, c’è lei. Ed è lei a investire Scotty Lockhart, sbucato improvvisamente dal nulla…

 

Cole

Come Helen, Cole inizia questa seconda stagione da sconfitto. La separazione da Alison l’ha semplicemente distrutto, e, siccome al peggio non c’è mai fine, si ritrova a lavorare come tassista per pagare i debiti contratti dalla madre col ranch di famiglia, che è stato rilevato dalla banca. Cole non vive, sopravvive: fuma una sigaretta dietro l’altra, beve troppo, mangia male, e fa uso di cocaina. Scotty gli chiede di vendere la casa, ma lui si rifiuta: non può, non riesce. Va a trovare Alison con la scusa di portarle il baule con le cose di Gabriel, e lì capisce che tra loro è veramente finita.

Passa un periodo difficile, ma poi, pian piano, si riprende. Conosce Luisa, la figlia della domestica dei Butler, e la ragazza gli dice di aver frequentato Scotty per un po’, ma di averlo lasciato proprio per la questione dello spaccio. Comincia a frequentarla, e lei, alla fine, riesce a restituirgli il sorriso. Una notte, rientrato a casa, trova Alison. Si rende conto di quanto lei stia soffrendo, e le sta vicino. Troppo vicino, infatti finiscono per fare l’amore. Intanto, le discussioni con Scotty, sempre alla ricerca di soldi, sono all’ordine del giorno. Come se non bastasse, scopre anche delle cose poco piacevoli sul conto di suo nonno e di suo padre. Insomma, la sua famiglia sembra essere maledetta, dunque per lui non c’è speranza.

Nonostante alcuni intoppi, la relazione con Luisa va avanti. Quando lei però gli confessa di non potere avere figli, per lui è un duro colpo. Cole sceglie però di guardare avanti, o almeno di provarci: non può vivere costantemente nel passato. Si trasferisce così a New York, dove lavora per un’azienda edile, e progetta il suo matrimonio. A un certo punto prende seriamente in considerazione l’idea di comprare il Lobster Roll insieme a Alison, e promette a Scotty (anche lui interessato al locale, ma per farci un night club) che se riuscirà a dimostrargli di aver chiuso con le droghe entrerà in affari con lui.

Arriva finalmente il giorno del matrimonio, e tutto sembra andare alla perfezione. La sera, però, durante il ricevimento, discute nuovamente con Scotty, che ha bevuto troppo, e gli dice che non gli permetterà di entrare in affari con lui e Alison. E’ l’ultima volta che vede suo fratello vivo.

 

Chi ha ucciso Scotty Lockhart?

Veniamo dunque alla linea narrativa thriller. La prima stagione si chiude con l’arresto di Noah da parte del detective Jeffries. Nella seconda vediamo Helen aiutare l’ex marito mettendogli a disposizione l’avvocato di famiglia, Jon Gottlief. Ovviamente, col senno di poi, capiamo il perché. Scotty passa la S02 a ricattare Alison e a chiedere soldi a Cole, ma, alla fine, non sono stati loro a ucciderlo, e non è stato neanche Noah. E’ stato il caso. L’avvocato dei Butler fa di tutto per scagionare Noah, ma poiché gli mancano dei dettagli fondamentali – gli ex coniugi Solloway infatti mantengono il segreto fino alla fine –, non può fare altro che andare alla ricerca di un altro potenziale colpevole (Cole, come suggerito da quell’impiccione di Oscar, o addirittura Alison, le cui parole in un filmato tratto da una telecamera di sorveglianza vengono interpretate nel modo sbagliato). Alla fine, però, Noah, sorprendendo tutti, decide di dichiararsi colpevole. Così facendo salva non solo Helen, la madre dei suoi figli, ma anche Alison, la sua musa, la donna che gli ha stravolto la vita e alla quale è legato ormai in modo indissolubile.

 

The Affair, stagione 2: il punto di forza

La seconda stagione continua a sfruttare l’espediente narrativo dei diversi punti di vista, ma la novità è data dal fatto che, oltre a quelli di Noah e Alison, adesso abbiamo anche i punti di vista di Helen e Cole, i coniugi traditi. Il punto di forza della stagione 2 è dunque senza ombra di dubbio il cast della serie, nello specifico i quattro personaggi principali.

Ora che anche Maura Tierney e Joshua Jackson diventano protagonisti “a tutti gli effetti” e non sono presenti in scena solo per interagire con Dominic West e Ruth Wilson, la serie raggiunge la sua maturità a livello interpretativo. Se Wilson si è portata a casa Il Golden Globe nel 2014 come “Miglior attrice in un drama” proprio grazie alla sua interpretazione nella prima stagione, nel 2016 è Maura Tierney a vincere nella categoria “Miglior attrice non protagonista in un drama”.

E non poteva essere altrimenti: Tierney nella stagione 2 di The Affair fa veramente un lavoro superlativo. Indimenticabile la scena del quarto episodio in cui, in piena crisi, manda a quel paese Max e poi, mentre si libera dai vestiti sorseggiando un bicchiere di vino bianco, si lascia andare a un canto disperato e catartico al tempo stesso. La canzone, come ben ricorderanno i fan, è Changed The Locks di Lucinda Williams, e qui sotto trovate la scena in questione.

 

The Affair, stagione 2: le rivelazioni

Le grandi rivelazioni della seconda stagione sono sostanzialmente due: la prima è la vera paternità di Joanie, che è figlia di Cole e non di Noah, mentre la seconda è la scoperta del vero assassino di Scotty. Dopo averci fatto dubitare di Noah, di Alison, e addirittura di Cole, gli autori ci dicono “Ta-dah!!”, e ci mostrano che in realtà c’era Helen al volante quella notte.

Questo non va solo a chiudere, finalmente, il cerchio della linea narrativa thriller, ma fa anche luce sul vero motivo per cui Helen si ritrova ad aiutare l’ex marito a livello legale. E, in un certo senso, riabilita la figura di Noah, che in questa stagione ha decisamente dato il peggio di sé, ma che, alla fine, sceglie di essere un “good man” e fa quella che, secondo lui è la cosa giusta, anche se ciò significa finire in carcere. Insomma, un bel twist.

Da segnalare anche la confessione che Alison fa a Robert, quando gli dice che Gabriel è morto di annegamento secondario, e che è stata lei a non volerlo portare in ospedale. Degno di nota anche il nono episodio, in cui, per la prima volta nella storia della serie, vediamo gli eventi da un punto di vista esterno, dunque teoricamente obiettivo.

 

The Affair, stagione 2: il cast

Dominic West - Noah Solloway
Ruth Wilson - Alison Bailey
Maura Tierney - Helen Butler
Joshua Jackson - Cole Lockhart
Julia Goldani Telles - Whitney Solloway
Jake Siciliano - Martin Solloway
Jadon Sand - Trevor Solloway
Leya Catlett - Stacey Solloway
Josh Stamberg - Max Cadman
Catalina Sandino Moreno - Luisa León
Omar Metwally - Dr. Vikram "Vik" Ullah
Victor Williams - Detective Jeffries
John Doman - Bruce Butler
Kathleen Chalfant - Margaret Butler
Mare Winningham - Cherry Lockhart
Colin Donnell - Scott Lockhart
Deirdre O'Connell - Athena Bailey
Darren Goldstein - Oscar Hodges
Stephen Kunken - Harry
Jennifer Esposito - Nina Solloway
Richard Schiff - Jon Gottlief
Joanna Gleason - Yvonne
Peter Friedman - Robert

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