Il Trono di Spade: una settimana da Viserys Targaryen

Serie TV

Linda Avolio

Viserys-targaryen

Continuano i giovedì sera dedicati a Il Trono di Spade, e, puntuale come sempre, ecco un nuovo appuntamento con la rubrica “Una settimana da…”. Dopo l’indimenticabile Khal Drogo, per sempre nel cuore di Daenerys e dei fan della serie, ecco il decisamente più dimenticabile Viserys Targaryen, che in soli 5 episodi è riuscito a farsi odiare da milioni di persone in tutto il mondo. Cosa fareste se vi risvegliaste improvvisamente nei panni del platinato e insopportabile fratello maggiore di Daenerys (interpretato da Harry Lloyd)? Continua a leggere e scopri di più

Mentre su Sky Atlantic ogni giovedì sera alle 21.15 sono in onda le repliche di tutte le stagioni de Il Trono di Spade andate in onda finora, e mentre cresce l’attesa per l'ottava, in arrivo nel 2019, ecco un nuovo appuntamento con la rubrica “Una settimana da…”. Dopo “Una settimana da Khal Drogo” tutta razzie e occhi a cuore per Daenerys, ecco “Una settimana da Viserys Targaryen”, uno dei personaggi meno apprezzati dai fan della serie (interpretato da Harry Lloyd), per usare un eufemismo!

Viserys Targaryen, il principe senza regno (ma con una corona d’oro preziosa da morire)

Chi può regnare senza la ricchezza, la paura o l’amore?

Viserys, Viserys, principe piccolo e piccolo uomo! Conosciamo il fratello maggiore di Daenerys, nonché, secondo lui, vero e unico erede della corona dei Sette Regni (che in quel momento si trova sul capo dell’usurpatore Robert Baratheon), nel primo episodio della prima stagione. E fin da subito lo detestiamo.

Interpretato da Harry Lloyd, Viserys è il secondo figlio del Re Folle Aerys II, e durante la Ribellione di Robert Baratheon è soltanto un bambino. Rifugiatosi a Roccia del Drago con la madre Rhaella, incinta di Daenerys, è costretto a fuggire da Westeros quando Rhaegar, suo fratello maggiore, viene ucciso nella Battaglia del Tridente.

Dopo la morte della madre, che spira dando alla luce la sorella durante una terribile tempesta, la sua vita è nelle mani di alcuni uomini fedeli alla sua casata, che riescono a farlo arrivare insieme alla neonata Daenerys a Pentos, una delle città libere di Essos al di là del Mare Stretto. Lì vengono ospitati da Ilyrio Mopatis, che si prende cura di loro per molti anni.

Viserys cresce pieno di odio e rancore nei confronti di Robert Baratheon, che chiama l’Usurpatore, e pieno di frustrazione per il fatto di essere costretto a vivere in esilio, senza la possibilità di tornare nel Continente Occidentale. Per tornare in possesso della corona dei Sette Regni, infatti, gli serve un esercito, non basta il suo illutre lignaggio.

E’ grazie all’intercessione di Ilyrio Mopatis che il giovane Targaryen riesce a stringere un patto con un feroce e letale signore della guerra, un certo Khal Drogo: Drogo, che desidera una moglie esotica, avrà in sposa la giovanissima Daenerys, e in cambio Viserys avrà a disposizione il suo esercito di cavalieri Dothraki per invadere Approdo del Re e riprendere possesso di ciò che considera suo di diritto.

Il matrimonio viene celebrato, e poi, siccome i Dothraki sono una popolazione nomade, il Khalasaar di Drogo si mette in viaggio. Viserys, che ha ovviamente fretta di salpare per i Sette Regni, permette alla sua arroganza e alla sua superbia di avere la meglio, arrivando perfino a minacciare la sorella. A quel punto, il suo destino è scritto. Drogo, ormai innamoratissimo di Daenerys, che tra l’altro porta in grembo il suo erede, decide di accontentarlo: se il Targaryen vuole una corona d’oro, una corona d’oro avrà. Una corona di oro fuso, però, colata direttamente sulla sua testa.

E qui si conclude la storia di Viserys, che, nonostante tutto, avrà l’onore di avere un drago dedicato a lui: Viserion. Esatto, lo stesso Viserion che nella settima stagione muore trafitto da una lancia scagliata dal Re della Notte. Lo stesso Viserion che viene riportato in non-vita dal Re della Notte. Lo stesso Viserion che, col suo fuoco blu, ha fatto crollare la Barriera. Insomma, un nome che non porta proprio bene!

 

Quali sarebbero dunque i pro e i contro di una settimana da Viserys Targaryen?

Pro:

Se solo riusciste a smettere di comportarvi come un idiota, di sicuro potreste sfruttare il vostro lignaggio per essere un nobile condottiero, come lo fu Rhaegar. Siete pur sempre un Targaryen. Forza, provateci, potrebbe venirne fuori qualcosa di buono!

A Essos sareste molto popolare tra le donzelle (e non solo, ci sentiamo di aggiungere!): il vostro look regale ed esotico potrebbe farvi diventare un Re di Cuori. Certo, resta sempre quel piccolo problemino rappresentato dal vostro CARATTERACCIO, ma ci si può lavorare.

Avreste una sorellina adorabile! Trattatela bene!

Avreste un cognato temuto in tutto il Continente Orientale, un cognato con un esercito di cavalieri Dothraki che è una vera e propria macchina da guerra. Vi tornerebbe utile, e lo sapete. Dunque, per tornare al punto precedente, comportatevi meglio con vostra sorella.

Potreste approfittare del matrimonio di vostra sorella per fare un bellissimo viaggio alla scoperta di Essos. Se solo riusciste a non far irritare Drogo…

 

Contro:

Beh…il vostro caratteraccio! La vostra arroganza, la vostra superbia, il vostro disgusto per il popolo, considerato inferiore, come chiunque non sia voi. Non è proprio bellissimo il vostro biglietto da visita…

Fareste una morte orribile. Davvero, una colata di oro fuso direttamente sulla testa dev’essere una sensazione alquanto spiacevole!

Vivreste tutta la vostra vita lontano dalla vostra patria, sentendovi sempre un ospite, uno straniero.

Sareste l’incarnazione del concetto di FRUSTRAZIONE.

Sareste anche un po’ ridicolo nei vostri vagheggiamenti: ma quale drago, al massimo sareste una lucertolina!

 

Fate attenzione a:

Ma chiaro, al vostro caratteraccio, la fonte di tutti i vostri problemi! Davvero, fatevi un bel bagno di umiltà, e imparate a trattare le persone col dovuto rispetto, specialmente vostra sorella, considerando che è sposata al più forte Khal mai esistito! Non vi diciamo di fare attenzione a Ditocorto soltanto perché, col carattere che vi ritrovate, fate tutto da soli, non c’è neanche bisogno di mettere in piedi chissà quale stratagemma, siete un pericolo per voi stessi!

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