Gangs of Milano, trama e cast della stagione 2 della serie tv Sky Original
Serie TV
Introduzione
Milano brucia in Gangs of Milano - Le Nuove Storie del Blocco, ambientata fra le periferie multietniche del capoluogo lombardo. La serie, una produzione originale Sky prodotta da Sky Studios, TapelessFilm e Red Joint, arriva dal 21 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. In otto episodi diretti da Ciro Visco (Gomorra – La serie, Doc – Nelle tue mani), anche co-sceneggiatore, la serie vede la collaborazione del pioniere del rap italiano Salmo, in qualità di supervisore musicale della colonna sonora nonché di attore.
Quello che devi sapere
Il cast, Salmo e i camei di Jake La Furia, Narcos e Disme
In un crescendo di azione e tensione, nuovi temi - potere, identità, appartenenza - e nuove storie si incroceranno, in una Milano sempre più multiculturale, con il racconto di emancipazione sentimentale, familiare, sessuale e criminale che vede protagonisti tre ragazzi provenienti da realtà diverse: l’ambiziosa Bea (Laura Osma, El Chapo), ragazza sudamericana divisa fra la fedeltà alla sua pandilla di sole donne, la Misa, con cui controlla lo spaccio di droga nei locali della Milano bene, e la voglia di una vita diversa; Ludo (Alessandro Piavani - Blanca, House of Gucci, La Mafia Uccide Solo d’Estate – La serie), che dopo mesi di assenza, incapace di mettere a tacere il senso di colpa che lo divora, tornerà a Milano con un segreto; e Mahdi (Andrea Dodero - The Good Mothers, Non Odiare, L’Allieva), che improvvisamente a capo del Blocco, nei nuovi episodi sarà costretto a prendere decisioni dalle ripercussioni drammatiche, oltre a dover fare i conti con sentimenti che aveva provato a reprimere troppo a lungo. Si affermerà una nuova realtà, la Kasba, collettivo giovane e caotico come la musica che produce, fra trap, drill e techno. I suoi giovanissimi membri inseguono un sogno di libertà e amicizia che si scontrerà con la dura vita del Blocco. Al suo vertice c’è Zak, interpretato dall’esordiente Fahd Triki. Un ragazzo come tanti, pieno di sogni, che coltiva il suo talento da trapper sperando di sfondare ma deve fare i conti con il Blocco. Noè Nouh Batita, al suo esordio anche lui, interpreta invece Nael, legato a Zak come a un fratello. Nael è irrequieto, irruento, spesso si lascia andare ad azioni impulsive che alimentano le tensioni con gli altri abitanti del Blocco.
Salmo è Snake, che si è lasciato tutto alle spalle cancellando la sua vecchia identità, ma sente ancora troppo forte il richiamo di quella vendetta che non è finora riuscito ad avere. Il rapper sarà il protagonista assoluto del sesto episodio della serie, BÈN DÀN, una storia verticale dedicata interamente al suo personaggio, che vedrà nel cast anche Elisa Wong e Alessandro Borghi. Snake è un latitante, ricercato dalla polizia per un tentato omicidio. Deve cancellare il suo passato per fuggire con una nuova identità. Vive e lavora in una città-palazzo, un alveare di appartamenti e attività commerciali gestito da una comunità cinese, aspettando che Arturo (Borghi), un pregiudicato che vive nella stessa comunità, riesca a procurargli un passaporto nuovo. Ad intralciare il suo piano l’incontro con Kyru (Lisa Wong). In Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco anche il dealer interpretato da Alessandro Tedeschi (Petra, Curon, Non Mentire) Lorenzo, ora un uomo nuovo: il suo incontro ravvicinato con la morte gli ha fatto scoprire una profonda spiritualità e vorrebbe approfittare della sua seconda chance.Nel cast anche Tommaso Donadoni nei panni di Giacomo, ragazzo della Milano bene che entrerà nella vita di Ludo, col quale nasce un’intesa pericolosa per entrambi, e Anna Manuelli in quelli di Isabella, la fragile sorella di Ludo. E per una serie in cui la musica è ribellione, è ritmo, è resistenza, tre camei d’eccezione: quelli di Jake La Furia, Noyz Narcos e Disme.
La scenenggiatura e quando va in onda la serie
Le sceneggiature sono di Paolo Vari, Ivano Fachin, Tommaso Matano, Giovanni Galassi, Ciro Visco.Il soggetto di serie è invece firmato da Dario Bonamin, Giuseppe Capotondi, Fabrizio Cestaro, Ivano Fachin, Laura Grimaldi, Naima Vitale, Paolo Piccirillo, Stefano Voltaggio, Paolo Vari, Ciro Visco. Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco è realiz con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte ed il contributo del PR FESR Piemonte 2021-2027 - bando “Piemonte Film TV Fund”. La serie è in onda per quattro settimane al venerdì in prima serata su Sky Atlantic (oltre a essere disponibile on demand – anche in 4K HDR). E grazie a Sky Extra, il programma loyalty di Sky, per i clienti Sky da più di 3 anni gli episodi saranno disponibili in anteprima on demand con Primissime.
La trama di Gangs of MIlano
Nel Blocco, criminalità e scontri tra bande rompono l’equilibrio della vita tra i palazzi della periferia di Milano. Da un lato c’è Bea, alla guida della Misa, una pandilla di sole donne che controlla lo spaccio nei locali della Milano bene. Dall’altro Mahdi, che ha preso il comando del Blocco, rilevando il racket degli appartamenti ereditato dallo zio. E in mezzo a loro c’è una banda di ragazzi giovani e sfacciati, la Kasba: multietnica, rumorosa, incontenibile. A guidarli ci sono Zak e Nael, due ventenni di origine araba determinati a farsi strada, nella musica come nella vita. I ragazzi della Kasba passano il tempo tra esibizioni trap, microcriminalità e scontri con gli abitanti. Nessuno li spaventa, non temono nemmeno Mahdi e i suoi, che cercano faticosamente di tenerli a bada.
Bea ha una grande responsabilità verso la famiglia e le donne della Misa: il ruolo di Segundera è faticoso da gestire, anche perché la madre Rosario non perde occasione per metterne in discussione le capacità di leadership. Anche per Mahdi le cose non sono semplici: comandare al Blocco, in un momento in cui i conflitti sono sul punto di esplodere, è un compito molto duro. Nel mondo dorato della Milano bene invece Ludo sta facendo i conti con i propri fantasmi. Dopo una tragica perdita, di cui si sente responsabile, è tornato a Milano deciso a portare avanti un piano di vendetta pericoloso e distruttivo.
La situazione al Blocco precipita, e Bea e Mahdi si trovano a scontrarsi. Bea deve vendere un grosso carico di coca, con il Blocco presidiato dalla polizia e le continue interferenze di Lorenzo. Mahdi invece si trova suo malgrado coinvolto in una caccia all’uomo che vede opporsi la Kasba e il resto del Blocco.
Quando Ludo dimostra di aver bisogno di loro, i tre si uniscono per una nuova avventura, chiedendo aiuto anche a Snake, che latitante, sta cercando di cancellare il suo passato. Ma della passione che un tempo li legava è rimasta soltanto un’ombra, e l’ipotesi di poter davvero vivere insieme il loro amore sembra una chimera. Bea, Mahdi e Ludo sono solo pedine in un gioco molto più grande di loro, che, ancora una volta, sembra voler dimostrare che quello che resta loro, in fondo, è solo un pugno di illusioni infrante.
BEA (Laura Osma)
Bea è la Segundera, il capo della Misa. Al comando di un esercito di ragazze, controlla lo spaccio di droga nei locali della Milano bene. Ma è ambiziosa e vuole allargare i suoi affari, nonostante i dubbi della madre Rosario. Un’ambizione che finisce per mettere in pericolo le persone che ha più care.
Quando la situazione precipita, gli unici che possono aiutarla sono gli amici di un tempo. Insieme a loro si trova a combattere contro nemici pericolosi, fuori e dentro la Misa.

MAHDI (Andrea Dodero)
Mahdi, diventato capo del blocco, si trova a gestire una situazione difficile: la tensione tra gli abitanti del quartiere e i ragazzi della Kasba è sul punto di esplodere da un momento all’altro. E quando effettivamente le cose precipitano, Mahdi è obbligato a prendere decisioni che hanno drammatiche ripercussioni. Il peso delle proprie scelte e il ritorno di persone che pensava perse per sempre lo obbligano a fare i conti con sentimenti che aveva cercato di reprimere troppo a lungo.

LUDO (Alessandro Piavani)
Ludo è tornato a Milano dopo mesi di assenza e sembra nascondere qualcosa. Sono passati i tempi in cui giocava a fare il criminale: ora frequenta un gruppo di ragazzi ricchi e spregiudicati, che combattono la noia organizzando feste al limite della legalità. Ludo si fa coinvolgere dai nuovi amici in una spirale di perdizione, e neanche il ritorno improvviso di Bea e Mahdi lo distoglie dal suo piano segreto: un progetto di vendetta pericoloso e distruttivo, l’unico modo per mettere a tacere il senso di colpa che lo divora.

LORENZO (Alessandro Tedeschi)
Lorenzo, dopo un incontro ravvicinato con la morte, ha scoperto una profonda spiritualità e, uscito di prigione, vuole approfittare della seconda chance che il fato gli ha riservato. Ma, si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio: uno come lui non riesce ad accontentarsi della mediocrità, e i buoni propositi svaniscono come neve al sole quando si prospetta l’opportunità di riconquistare un posto nella società che conta. Di nuovo al centro di affari criminali, si trova a stringere nuove alleanze che potrebbero offrirgli quella “grande occasione” così a lungo cercata.

SNAKE (Salmo)
Snake vuole sparire dalla circolazione e diventare un uomo nuovo: ha scelto di farlo cambiando città e cancellando la sua vecchia identità. Un incontro imprevisto, però, stravolge tutti i suoi piani, e proprio nel momento in cui ha l’opportunità di chiudere definitivamente con il passato, le cose si complicano. L’amore e il richiamo di una vendetta che non è ancora riuscito a soddisfare lo riportano al centro dell’azione. Com’è il detto? Puoi provare ad allontanarti dalla strada, ma la strada non si allontanerà mai da te.

CELESTE (Gina Rivera)
Da quando Bea è diventata Segundera, Celeste fa di tutto per dimostrare all’amica che anche lei è degna di fiducia. È stufa di essere considerata una ragazzina da proteggere e sogna di prendere il posto di braccio destro accanto a Bea. Ma proprio quando Bea, disubbidendo agli ordini di Rosario, le concede la possibilità di partecipare al gioco pericoloso dei grandi, Celeste mostra una fragilità che rischia di mettere nei guai non solo se stessa, ma anche Bea e l’intera Misa

ROSARIO (Lisbi Cuellar)
Determinata nelle sue convinzioni e decisa a farle rispettare, Rosario si scontra continuamente con Bea, accusandola di non sapere guidare la Misa e di prendere decisioni sempre sbagliate. Quando le cose si complicano per la Misa, gli scontri tra madre e figlia diventano sempre più forti e le due si scoprono più distanti che mai. Ma nessuno poteva immaginare che Rosario fosse veramente disposta a tutto pur di proteggere la sua famiglia, anche a uccidere se necessario
ZAK (Fahd Triki)
A capo della Kasba, una crew di ragazzi che vivono di musica e piccola criminalità, Zak è un ragazzo pieno di sogni. Coltiva il suo talento da trapper sperando di sfondare, ma deve fare i conti con il Blocco e chi lo comanda: Mahdi. I pregiudizi dell’intero quartiere verso la Kasba sono alimentati dal comportamento esuberante e a tratti incontenibile delle teste calde che fanno parte della sua crew. Solo il carisma di Zak riesce a tenerli a freno, mantenendo la fragile pace tra loro e il quartiere. Ma quando i propri fratelli scendono in guerra, come si fa a rimanere neutrali?

NAEL (Noè Nouh Batita)
Legato a Zak come fosse un fratello, Nael è irrequieto, irruento, e spesso si lascia andare ad azioni impulsive. Si trova al centro di quasi tutti gli scontri con gli uomini di Mahdi, e il suo atteggiamento strafottente alimenta continue tensioni con gli abitanti del Blocco. In fondo, però, è un ragazzo cresciuto solo, pieno di insicurezze e fragilità, che ha trovato nella Kasba quella famiglia che non ha mai avuto, E farebbe di tutto per difendere e proteggere i suoi fratelli, anche sacrificare la sua stessa vita.

GIACOMO (Tommaso Donadoni)
Giacomo è il classico figlio di papà. Le sue giornate sono scandite da un continuo cazzeggio con gli amici della “Milano Bene”: donne, locali di lusso, feste, soldi e tanta droga. Un continuo alzare la posta per combattere la noia, che lo porta inevitabilmente a comportamenti che oltrepassano i confini della legalità. In Giacomo, però, c’è anche qualcosa di più profondo: un lato fragile che tiene nascosto, che cela alle persone che lo circondano, e che Ludo, invece, riesce a intravedere. E proprio per questo tra i due nasce un’intesa che presto si rivela pericolosa per entrambi.
NOTE DI REGIA
Il tempo cambia e trasforma. Cambia gli spazi, la società, le persone. Quando abbiamo iniziato a pensare questa serie, l’idea era costruire una seconda stagione pura, naturale prosecuzione degli eventi lasciati in sospeso nella precedente; sotto una lente fiabesca, sempre nera, seguire i nostri personaggi farsi strada tra i conflitti che le circostanze date gli avrebbero posto di fronte. Ma il tempo, come concetto, ha cambiato le carte in tavola.
Mossi da un’intuizione narrativa del nostro produttore Nils Hartmann, abbiamo aggiunto tra noi, il nostro racconto, i nostri personaggi, la variabile del tempo. Se ritrovassimo i nostri protagonisti, tempo dopo, intrappolati nelle stesse realtà in cui li avevamo lasciati, cosa sarebbero diventati? Domanda semplice quanto deflagrante!
Improvvisamente i personaggi sono diventati l’unico vero motore perpetuo del racconto e gli eventi, a tratti, orpelli marginali che non andavano agiti ma solo raccontati.
Ci siamo ritrovati di fronte a una Bea, un Mahdi e un Ludo totalmente diversi; ognuno di loro, inevitabilmente imprigionato in una realtà che non ha voluto e dalla quale non riesce a scappare benché la fuga sia l’unico vero desiderio. A noi è bastato ascoltarli, seguirli, assecondare i loro struggimenti, metterli in conflitto con il mondo intorno a loro dando spazio a nuove realtà, come la Kasba - giovane gang di nordafricani tra musica e piccola criminalità, e il loro passato che, come in tutte le grandi storie, torna sempre, spesso in compagnia della vendetta. Come in questo caso.
Da questa miscela esplosiva, nella cornice unica di una Milano cangiante, meravigliosa, a tratti ricca e violenta, è nato un racconto nuovo che meritava avere un suo respiro, una sua anima, un nuovo titolo: Gangs of Milano - Le nuove storie del Blocco.
Ciro Visco
NOTE DI PRODUZIONE - SKY STUDIOS
Milano brucia. Tra le palazzine del Blocco, le vite si incrociano, si scontrano, si infrangono.
Da una parte la Milano dei grattacieli scintillanti e dei drink sui rooftop, dove la noia spinge le vite al limite. Dall’altra una periferia che pulsa, urla, combatte, dove il crimine, invece, è l’unica scelta possibile. Due mondi che di solito non si incontrano, ma che in Gangs of Milano - Le nuove storie del Blocco si guardano dritti negli occhi, in un confronto senza filtri: una nuova serie firmata Sky Studios che non si limita a raccontare una città dal duplice volto, ma la attraversa, la squarcia, la ribalta.
Nel cuore di questo scontro, da un lato la Kasba: un gruppo multietnico di giovani di seconda generazione che non abbassano lo sguardo e non si piegano. Dall’altro la Misa: una gang tutta al femminile con una leader pronta a tutto per affermarsi. La posta in gioco? Il controllo del Blocco: un luogo che non perdona, che stritola e divora.
Tra lotte di potere e sogni di riscatto, i nostri protagonisti cercano una via di fuga dall’abisso e da loro stessi. Eppure, è proprio nel buio che si accende una scintilla: il bisogno di appartenenza e una fame di legami veri che diano senso a tutto questo.
Ed è proprio la musica a fare da collante. Così Salmo torna sullo schermo per Gangs of Milano nei panni di Snake e ne cura la colonna sonora, portandoci in un viaggio dove il beat diventa ribellione, ritmo, resistenza. Una canzone, la possibilità per una vita diversa.
Con la brillante regia di Ciro Visco, un cast di giovani talenti – anzitutto i nostri tre protagonisti Laura Osma, Andrea Dodero e Alessandro Piavani - e un inedito Alessandro Borghi in una partecipazione già iconica, Gangs of Milano scava nelle contraddizioni di una società che lascia troppi indietro. Prodotta da Sky Studios con TapelessFilm e Red Joint Film, la serie, tra estetiche pulp e atmosfere urban, è un racconto audace e più che mai contemporaneo su una Milano che non conoscete, ma che vi travolgerà.
Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia
NOTE DI PRODUZIONE - TAPELESSFILM
Dopo Blocco 181, il nostro viaggio nella Milano multietnica e sotterranea continua con Gangs of Milano, una nuova serie che esplora potere, identità e appartenenza. Questa volta, la sfida produttiva – nata ancora una volta dalla visione di Nils Hartmann – era raccontare con autenticità le seconde generazioni, sospese tra radici culturali diverse e il bisogno di autodeterminazione. Volevamo restituire tutta la ricchezza e le contraddizioni di un contesto in cui il multiculturalismo è al tempo stesso una risorsa e una fonte di tensioni. In questa stagione, il Blocco e i suoi personaggi storici si confrontano con la Kasba: un mondo di strada, fatto di trap e drill, dove sogni e realtà si scontrano in continuazione. Qui spiccano due volti nuovi: Zak, trapper in cerca di successo, e Nael, spirito ribelle. Entrambi rappresentano chi vive le strade di una certa Milano: ragazzi e ragazze talentuosi, inquieti, sempre in bilico tra amicizie e scazzi, legalità e criminalità. Per valorizzare al massimo il production value, abbiamo adottato un approccio iperrealistico: volti nuovi, spesso non attori, mescolati a quelli più affermati, e una Milano ricostruita come un mosaico, senza vincoli geografici rigidi ma con un'anima riconoscibile. Ancora una volta, è la musica a dettare il ritmo del racconto, la colonna sonora è un elemento essenziale per amplificare a bomba! la narrazione, questa volta arricchita da scene action e dalla forte impronta crime. Gangs of Milano non è solo una seconda stagione: è un’espansione dell’universo di Blocco 181. Un affresco contemporaneo della città e delle sue anime, tra amore, amicizia, famiglia e lotta per il riscatto. Un racconto crudo, fatto di azione e tensione, che continua a dipingere una Milano asfissiante, dove poesia e contrasti sono parte integrante della sua identità.
Daniele Gentili
Executive Producer Tapelessfilm
NOTE DI PRODUZIONE (Red Joint)
Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco nasce con l’esigenza di rilanciare su un racconto sempre più al passo coi tempi. Non solo continua a narrare le storie di Blocco 181, ma amplia lo sguardo per portare sullo schermo nuovi soggetti sociali ispirati ai fenomeni più contemporanei del territorio e ancora poco rappresentati nella serialità italiana. Da un lato Villa Paradiso, un mondo scintillante e perverso ispirato ai fatti di cronaca del 2020, che rappresenta il centro del capoluogo lombardo. Dall’altro il polo opposto: una gang giovanile multietnica che racconta la realtà delle periferie attraverso la musica trap, drill e techno. La musica infatti ha un ruolo ancora più centrale in questa serie che - oltre alla rinnovata curatela artistica della colonna sonora da parte di Salmo - ospita i camei di alcuni dei cantanti rap più importanti della scena musicale contemporanea come Noyz Narcos, Jake La Furia e Disme.
Al centro del racconto, un crime iperrealista che fonde autenticità e spettacolarità cinematografica, grazie a location uniche, una storia adrenalinica e sorprese d’eccezione, come l’apparizione di Alessandro Borghi. In accordo con l’identità di Red Joint Film, una casa di produzione sempre alla ricerca di temi current e storie che incontrino i gusti e i valori delle nuove generazioni, Gangs of Milano è una storia di trasformazione, un incendio che divampa in direzioni impreviste, un viaggio al ritmo dei beat musicali più contemporanei.
Carlo Sgarzi
CEO Red Joint srl
NOTE DI SCENEGGIATURA
Con Gangs of Milano abbiamo voluto proseguire e attualizzare il racconto dei conflitti metropolitani, inaugurato con la precedente serie Blocco 181. Il nostro intento non è raccontare realisticamente l’esistente, ma immaginare il domani, di cui – se si osserva con attenzione il mondo che ci circonda - si possono già cogliere evidenti segni premonitori.
Milano, e più in generale la città, non è solo l'ambientazione della nostra storia, ma un organismo vivo, un campo di battaglia. In Gangs of Milano il racconto del contrasto tra centro e periferia è netto: due poli opposti che attraverso le vicende che vivono i nostri protagonisti si sfiorano, si scontrano e si contaminano. Una città in cui la periferia è una polveriera dove i giovani combattono per un posto nel mondo, tra sogni di emancipazione e la dura realtà della strada. Nel cuore della periferia domina la Kasba, una gang multietnica che incarna il fermento delle nuove generazioni. Rappano le loro storie, sopravvivono spacciando fumo e sfidano il sistema con rabbia e passione. Ma la Kasba è anche il capro espiatorio perfetto: nella guerra tra poveri, chi si ribella paga il prezzo più alto. Dall’altra parte della città si muove la borghesia che ruota attorno alle feste esclusive che si tengono a Villa Paradiso: un mondo dorato, adrenalinico, eccessivo. Dove ricchi figli di papà, viziosi e perversi, nascondono segreti oscuri. Con Gangs of Milano abbiamo voluto scrivere una storia crime iperrealista, in cui amore, formazione e criminalità si intrecciano in un crescendo di tensione e passione. Una storia di oggi.
Paolo Vari
Produttore creativo e sceneggiatore
FOTOGRAFIA
L'anima visiva di Gangs of Milano riflette le storie dei suoi personaggi tormentati. Sono cresciuti e cambiati, ma imprigionati nelle loro origini combattono i fantasmi del passato. Ogni personaggio ha un’identità visiva unica che lo definisce, componendo un mosaico di toni che si incontrano e si scontrano.
Bea porta il calore latino della sua comunità, ma il velo dorato che avvolge la sua immagine è meno saturo, come se il passato si stemperasse. La macchina da presa la segue con eleganza, mentre luci morbide accarezzano il suo cammino.
Ludo è intrappolato in un mondo effimero di ricchezza ed eccessi. Il suo universo è un trip decadente, in bilico tra bellezza e sofferenza. Il rosso pulsa, simbolo di desideri e violenza, mentre distorsioni visive ci trascinano nella sua mente inquieta.
Mahdi porta un’eredità di sangue e potere. Il Blocco è la sua prigione, la sua unica casa. La sua realtà è livida, opprimente, intrappolata in un'immobilità claustrofobica che esplode in una sete di vendetta.
Nel Blocco prende forma una nuova energia: la Kasba. Giovane, ribelle, frenetica. L’atmosfera urbana si tinge di toni scuri squarciati da bagliori fluo. Qui il caos non è solo contesto, ma identità.
Lorenzo vive una metamorfosi inquietante. La fede lo salva o lo condanna? Dal buio della prigione alla luce della redenzione apparente, fino al punto di non ritorno: la maschera di purezza si sgretola, rivelando un’anima oscura.
Nel sesto episodio tutto cambia. Da una narrazione collettiva si passa a un racconto solitario. Snake si isola, e lo spazio attorno a lui diventa una gabbia. I vuoti della sua solitudine sono accentuati da un formato ultra-panoramico, i colori diventano acidi. Le luci e le ombre si scontrano con violenza: Snake è ormai un’ombra che si nasconde al mondo.
Guido Michelotti
Salvatore Landi
SCENOGRAFIA
Paolo Vari, l’autore della serie, ha quel piglio nel percepire la realtà che, per metodo e acume, ricorda certi registi e intellettuali degli anni ‘60 e ‘70. Quella capacità rara di vedere prima e meglio degli altri, osservando il reale più da un punto di vista fenomenologico che ottico. La concezione della nostra serie sembra prendere origine dagli stessi principi che è poi stato il punto di partenza del mio lavoro per l’intero progetto. Infatti, per Blocco 181 prima e per Gangs of Milan dopo, la mia ricerca inizialmente è stata più di tipo antropologico che geografico.
Dietro ogni scelta, ogni set, ogni ambientazione, dietro l’idea stessa di rappresentazione c’è un vissuto. Un viaggio immersivo nella pancia della città, quella che notoriamente Milano tiene nascosta. Quella che non vedi, protetta dai nobili portoni dei palazzi del centro o dei locali esclusivissimi, o al di là della cerchia, dove via via, la vita ha un altro odore, un altro colore e un altro sapore. Dove i profumi firmati ti stordiscono, o invece più in là, dove i vapori delle pupusas, del pollo fritto, dei kapab, del cumino segnano il territorio. Nel rispetto delle esigenze drammaturgiche, di volta in volta, col mio lavoro ho cercato di ricreare proprio questo. Un’autenticità iperrealista dove gli odori non si possono sentire ma immaginare.
Totoi Santoro
LOCATION
Milano si rivela nella serie come un organismo vivo e pulsante, ben oltre i confini dell'immagine patinata che tradizionalmente le viene attribuita. Il nostro approccio alla città rappresenta una scelta deliberata di esplorare il suo volto nascosto, quello che raramente trova spazio nelle cartoline turistiche o nelle brochure di moda.
La nostra ricerca ha mappato Milano in profondità, superando gli stereotipi dei grattacieli nel quartiere finanziario e delle vetrine lussuose del Quadrilatero. Abbiamo scoperto una città stratificata, dove l'eleganza del centro storico si dissolve gradualmente nei codici visivi della periferia, creando un continuum urbano ricco di contrasti.
Le location selezionate tracciano una geografia alternativa che segue arterie invisibili, connettendo mondi apparentemente distanti ma intimamente legati. Ogni ambiente racconta una Milano che respira attraverso le sue contraddizioni, dove l'ufficiale e il sotterraneo coesistono a pochi isolati di distanza.
Milano emerge come catalizzatore di energie diverse, crogiolo dove le influenze culturali globali si fondono con l'identità locale. È una città che nutre una generazione emersa dalle fratture sociali, portatrice di linguaggi e valori in costante evoluzione.
Nel nostro racconto, Milano non fa da semplice sfondo agli eventi, ma diventa protagonista attiva che influenza e plasma le vicende dei personaggi. Le sue architetture, i suoi spazi pubblici e privati, le zone d'ombra e quelle di luce diventano estensioni fisiche delle tensioni narrative, degli scontri tra fazioni e delle aspirazioni individuali che animano la serie.
Marco Bergamaschi
Federico Fusco
COSTUMI
Gangs of Milano utilizza i costumi come un potente strumento narrativo per esplorare e comunicare le complesse dinamiche sociali e gli stati d'animo dei suoi personaggi.
I costumi non sono solo estetica, ma veri e propri veicoli di messaggi profondi sulle origini, i desideri e le lotte interiori dei protagonisti, Bea, Mahdi, Ludo, Snake e di tutti gli altri nuovi personaggi. Ogni outfit è scelto per rispecchiare le diverse realtà sociali, dai membri di bande di strada alla borghesia, fino agli ambienti più marginalizzati.
I colori, i materiali e gli stili di abbigliamento sono espressioni visive dei diversi strati sociali e culturali della serie. Per i protagonisti, i costumi sono un’armatura che indossano per affrontare il mondo, simboli di resilienza e protezione, spaziando da audaci pezzi di streetwear, che esprimono il desiderio di visibilità e appartenenza, a indumenti più sobri e pratici, che suggeriscono la necessità di nascondersi o agire nell’ombra. Anche i coprotagonisti mostrano stati d'animo complessi attraverso i loro costumi, che variano a seconda del contesto sociale ed emotivo. L'abbigliamento riflette il loro tentativo di conciliare la loro identità con la complessità delle scelte che si trovano a fare, a volte scegliendo abiti che li definiscono come appartenenti a un determinato gruppo e altre volte esprimendo la propria individualità con scelte più forti e personali. I costumi, dunque, sono un linguaggio non verbale che arricchisce la trama e aiuta a comprendere le sfumature dei personaggi all’interno dei diversi universi narrativi.
Sara Costantini
Marilisa Cosello
CASTING
Il lavoro di casting sulla serie è stato complesso e ha toccato varie tipologie di ricerca.
Da un lato, la ricerca di giovani attori italiani, che potessero interpretare i personaggi di alcuni ambienti milanesi. Dall’altro lato, ovvero la sfida più delicata, è stata la ricerca degli interpreti di seconda generazione, che era iniziata già con la prima stagione con le etnie sudamericane. Nello specifico abbiamo castato molti giovani non professionisti, di origine nord-africana e marocchina, nati e cresciuti nel nord Italia. È stato un lavoro di street-casting e passaparola negli ambienti delle periferie milanesi e soprattutto all’interno del contesto della musica rap, un mondo ancora poco raccontato dai prodotti cine/televisivi italiani, quindi quasi vergine di interpreti. Era importante che questi ragazzi potessero davvero conoscere la realtà e i disagi della città, disagi che vengono raccontanti proprio attraverso la musica, che è un tema molto presente nel racconto. Attraverso un percorso di incontri conoscitivi, provini e poi call-back accurati, abbiamo cercato di gettare le basi per un lavoro attoriale con questi giovani non professionisti.
Per concludere c’è stata la ricerca dell’interprete cinese dell’episodio di Salmo, ricerca altrettanto insidiosa ma con un panorama di interpreti già in crescita.
Speriamo che il lavoro possa fedelmente restituire delle facce e dei caratteri veri e autentici, di una Milano molto viva, feroce e attualissima, che non fa sconti a nessuno.
Valeria Miranda
Giulia Appolloni
Cristina Proserpio
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- BEA (Laura Osma)
- MAHDI (Andrea Dodero)
- LUDO (Alessandro Piavani)
- LORENZO (Alessandro Tedeschi)
- SNAKE (Salmo)
- CELESTE (Gina Rivera)
- ROSARIO (Lisbi Cuellar)
- ZAK (Fahd Triki)
- NAEL (Noè Nouh Batita)
- GIACOMO (Tommaso Donadoni)
- NOTE DI REGIA
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