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Monsters, il cast risponde alle critiche di Erik Menendez: "Capiamo come si sente"

Serie TV

Camilla Sernagiotto

Credits: Miles Crist/Netflix © 2024

Gli interpreti della serie co-creata da Ryan Murphy, Cooper Koch (che interpreta uno dei due fratelli Menendez), Nathan Lane (il giornalista Dominick Dunne) e Javier Bardem (il patriarca della famiglia José Menéndez) hanno risposto alle critiche di Erik Menendez, che ha definito lo show una rappresentazione "ingenua e inaccurata" di lui e suo fratello. “Capisco quanto è difficile avere il peggior momento della tua vita trasmesso in televisione. Capisco come si sente e lo sostengo”, spiega Koch

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Dopo le parole di Ryan Murphy riguardo le critiche mosse da Erik Menendez alla miniserie da lui co-creata, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, arrivano anche le reazioni del cast.

 

Gli interpreti della serie televisiva di Netflix visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick), Cooper Koch (che interpreta uno dei due fratelli Menendez), Nathan Lane (interprete del giornalista Dominick Dunne) e Javier Bardem (nel ruolo del patriarca della famiglia José Menéndez) hanno risposto alle critiche di Erik Menendez, il quale ha definito lo show una rappresentazione "ingenua e inaccurata" di lui e suo fratello.

“Capisco quanto deve essere difficile avere il peggior momento della tua vita trasmesso in televisione per milioni di persone. È un'esposizione estrema. Capisco come si sente e lo sostengo”, spiega Koch, che nella miniserie interpreta proprio Erik Menendez.

 

Lo show drammatizza le vite di Erik e Lyle, che affermano di essere stati abusati dai genitori durante la loro infanzia. I fratelli hanno ucciso la loro madre e il loro padre nel 1989. Dopo due processi penali (il primo dei quali trasmesso in televisione, rendendo il caso molto famoso a livello nazionale), entrambi i fratelli sono stati condannati all'ergastolo nel 1996.

 

Koch, che interpreta Erik Menendez nella serie, ha dichiarato che provoca molta empatia con il suo corrispettivo reale.
"La reazione di Erik Menendez mi ha sicuramente colpito e mi ha fatto provare delle emozioni", ha detto Cooper Koch. "Provo simpatia per lui, empatizzo con lui. Capisco. Capisco quanto deve essere difficile avere il peggior momento della tua vita trasmesso in televisione per milioni di persone. È un'esposizione estrema. Capisco come si sente e lo sostengo. Quando ho affrontato il personaggio e la sua storia, ho voluto fare quante più ricerche possibili e scavare a fondo dentro di me per interpretarlo con integrità e cercare di essere il più autentico possibile, per sostenerlo e anche per sostenere la sua famiglia e tutte le persone che sono dalla sua parte”.

Nathan Lane: “Non ha visto la serie”

Una diversa reazione è quella di Nathan Lane, che nella serie interpreta il giornalista Dominick Dunne. Lane è stato scettico riguardo alla reazione di Menendez, dicendo che parla senza aver visto lo show.

 

"Lo sapete, non ha visto la serie”, ha affermato Dunne. “La sta criticando e condannando senza averla mai vista, quindi bisogna prendere tutto con le pinze. Ovviamente, avere la propria vita rappresentata in una miniserie di Netflix... non era uno dei produttori, quindi non tutto potrebbe risultare lusinghiero o renderlo felice. Ma direi che dovrebbe probabilmente vederla prima di parlare di nuovo”, aggiunge Dominick Dunne.

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Bardem sulle critiche: “Assolutamente legittimo”

Javier Bardem, che nella serie interpreta il patriarca della famiglia José Menéndez, ha affermato che, pur non avendo letto per intero le critiche di Erik Menendez, vede la reazione come un risultato logico e prevedibile.

 

"So che ha parlato, ma non ho letto tutto. Ma, ovviamente, è assolutamente normale, logico e legittimo esprimere la propria opinione sulla propria vita rappresentata in una serie”, afferma Bardem. “I creatori della serie Ryan Murphy e Ian Brennan offrono prospettive diverse, visioni diverse dello stesso argomento perché nulla è scolpito nella pietra. Questo include anche il modo di interpretare il personaggio. Dobbiamo essere aperti, come attori, a giocare e a cambiare prospettiva, a seconda di chi sta raccontando la storia”.

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Murphy: “Spero che Erik Menendez guardi la serie”

Il co-creatore della serie, Ryan Murphy, ha precedentemente respinto le critiche di Erik Menendez, affermando martedì 24 settembre 2024 che lo show adotta "un approccio alla Rashomon, in cui erano coinvolte quattro persone. Due di loro sono morte. E i genitori? Come narratori, avevamo l'obbligo di provare a inserire anche la loro prospettiva basandoci sulle nostre ricerche, e così abbiamo fatto”. Anche Murphy, come Nathan Lane, sottolinea come Erik Menendez parli senza aver guardato prima la serie, definendola una "rappresentazione disonesta”.

 

Parlando con E! News sul red carpet di Grotesquerie, Murphy ha detto: “Penso che sia interessante perché so che non ha visto lo show. Lo trovo curioso. Spero che lo guardi. Credo che, se lo facesse, sarebbe incredibilmente orgoglioso di Cooper Koch, che interpreta lui”.

Murphy prosegue sottolineando: “È un caso vecchio di 30, 35 anni. Mostriamo molte, molte, molte prospettive. Questo è ciò che fa lo show in ogni episodio. Viene presentata una nuova teoria basata su persone che sono state coinvolte o che hanno trattato il caso. Alcune delle controversie sembrano riguardare, ad esempio, l'idea che i fratelli avessero una relazione incestuosa. Ci sono persone che dicono che non è mai successo, altre che dicono che è successo. Sappiamo come è finita. Sappiamo che due persone sono state brutalmente uccise. Il nostro obiettivo era presentare tutti i fatti e farvi riflettere su due cose: decidere chi è innocente, chi è colpevole, e chi è il vero mostro, e aprire una conversazione su qualcosa di cui non si parla mai nella nostra cultura, ovvero l'abuso sessuale maschile, che trattiamo con responsabilità”.

 

Ryan Murphy fa notare anche che “i due ragazzi nello show ottengono il loro momento in tribunale. In effetti, abbiamo un episodio di 30 minuti in cui Cooper Koch (che interpreta Erik, ndr) fa un lavoro brillante. Solo le parole di Erik su quello che gli è successo e perché ha fatto quello che ha fatto”.

 

Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story ha suscitato polemiche sin dal suo debutto su Netflix a metà settembre.