Addio a Obi Ndefo, l'attore di Dawson's Creek è morto a 51 anni

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Nel 2019, a seguito di un gravissimo incidente, gli erano state amputate entrambe le gambe. Tuttavia, Obi non si è mai lasciato andare alla negatività. E, anzi, ha continuato ad essere un esempio per la sua famiglia e i suoi amici

Obi Ndefo, volto del vivace Bodie Wells in diverse stagioni di Dawson’s Creek, è morto a 51 anni.

 

Ad annunciarne la morte, sabato 31 agosto, è stata la sorella, Nkem Ndefo. Che ha scritto su Facebook: “Con il cuore spezzato per la perdita di mio fratello minore, ma sapendo che finalmente è in pace". Sotto la dedica, uno vecchia foto di lei e Obi sorridenti. 

 

Il ricordo di Mary-Margaret Humes

La causa della morte di Obi Ndefo non è stata rivelata.

 

Poco dopo l’annuncio della sua scomparsa,  Mary-Margaret Humes, che con Obi ha recitato in Dawson’s Creek, gli ha reso omaggio su Instagram, condividendo una clip che li ritrae insieme sul set.

 

 “Le parole non mi escono facilmente", ha scritto. "È dura accettare che tu ci abbia lasciato, mio ​​caro amico. Sei stato e sarai sempre una luce splendente e luminosa”. E ancora: “Che esempio di amore puro e tenacia ci hai dato, mentre affrontavi le sfide della vita. Farò tesoro di tutti i nostri messaggi d’amore e supporto reciproco degli ultimi anni. Riposa in pace, dolce guerriero”.

 

La carriera di Obi Ndefo

Nato nel 1973, Ndefo si laurea alla scuola di recitazione della Yale University. Ottiene il suo primo ingaggio nel 1995, apparendo in un episodio di Star Trek: Deep Space Nine, seguito da piccoli ruoli in The Jamie Foxx Show, 3rd Rock From the Sun, Angel e Star Trek: Voyager.

 

Nel 1998 si unisce al cast di Dawson's Creek nel ruolo di Bodie, lo chef che, insieme a Gale Leery (Humes), gestire il bistrot di Capeside Leery's Fresh Fish. Non solo. Nella serie, Bodie è anche il fidanzato di Bessie Potter (Nina Repeta), sorella maggiore di Joey Potter (Katie Holmes).

 

Successivamente apparso in alcuni episodi di NYPD Blue, The West Wing e Stargate SG-1, fonda l'organizzazione non-profit Arts Alliance for Humanity con sede a Los Angeles, a supporto dell'educazione artistica nelle scuole pubbliche e nelle comunità.

 

La morte di Ndefo arriva diversi anni dopo il tragico incidente che, nel 2019, ha costretto i medici ad amputargli entrambe le gambe. L'attore stava caricando la spesa in macchina a Los Angeles quando un guidatore ubriaco lo ha tamponato da dietro, ferendolo al punto da dover ricorrere all’amputazione per salvargli la vita. "Quello che mi è successo è semplicemente orribile", ha raccontato in un’intervista qualche mese dopo. “Perché dovrei peggiorare la mia situazione? Essere positivo non è stata una scelta”. 

 

Dopo l'incidente, una campagna avviata su GoFundMe aveva raccolto oltre 287mila dollari, necessari a coprire i costi della sua convalescenza e a rendere più accessibile la sua casa di Silver Lake.

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