Gigolò per caso, la nuova serie con Christian De Sica seduttore attempato e divertente

Serie TV

Bruno Ployer

In "Gigolò per caso" De Sica è un amante a pagamento che vuole passare il testimone al goffo figlio, interpretato da Pietro Sermonti. Intrecci e passioni si risolvono in commedia nella nuova serie di Prime video. 

La ricerca della felicità e le prove impreviste che si devono affrontare lungo il percorso sono al centro della commedia in sei episodi “Gigolò per caso”, la serie di Prime video in streaming dal 21 dicembre.

Sospesa tra l’eros, il sentimento e la voglia di famiglia (che spesso riaffiora nelle uscite del periodo natalizio) è la vicenda caricaturale di un attempato gigolò (Christian De Sica) che trasferisce il suo parco clienti al figlio (Pietro Sermonti), che però viene da tutt’altro lavoro e si comporta goffamente.

Nei sei episodi si intrecciano alla vicenda principale altre storie, altri personaggi, interpretati da un cast che comprende Ambra Angiolini, Frank Matano, Asia Argento, Greg, Antonio Bannò, Sandra Milo, Stefania Sandrelli, Gloria Guida, Isabella Ferrari e Virginia Raffaele. Un cast che si fa notare prima ancora di vedere la serie.

Eros Puglielli è il regista e ci spiega di cosa si ride in “Gigolò per caso”.
 

E.P.: “Abbiamo a che fare con argomenti come la vitalità, la ricerca di se stessi, il tempo che passa, il sesso inteso come voglia di vivere. Siamo fragili umani e facciamo ridere noi stessi. Questo è un bene, secondo me.”

 

“Nei momenti di crisi si vuole ridere, è sempre stato così – interviene De Sica durante l’intervista- Dopo la guerra c’era Macario e invece col boom economico c’era Antonioni con l’incomunicabilità. Quando non ci sono problemi la gente si fascia il cervello e pensa alle cose tragiche, quando ci sono momenti brutti vuole ridere.”

 

B.P.: De Sica, secondo lei una commedia ha bisogno di novità?

 

C.D.S.: “Questa è una commedia sofisticata, che poteva essere di un regista di anni fa, invece è fatta da un giovane e questo dà una frustata di vitalità, perché Puglielli ha un modo di girare, uno swing, tempi comici che sono rarissimi, perché di solito i registi sono lugubri, non sono divertenti. In questo c’è qualcosa di nuovo in “Gigolò per caso”.

 

B.P.: Ne è passato di tempo dai cinepanettoni…

 

C.D.S.: “Se ne facessi uno oggi mi arresterebbero, erano politicamente scorretti. Qui invece si ride, ma è politicamente corretto.”

 

B.P.: Pietro Sermonti, i personaggi delle commedie di solito sono sintonizzati con le persone comuni. In questo caso il suo gigolò per caso chi prende di mira?

 

P.S.: “Solo una ristrettissima minoranza di uomini in Italia fa il gigolo, però tantissimi uomini si trovano in situazioni scomode e devono fare un percorso. Del mio personaggio mi ha colpito che non fa soltanto prestazioni sessuali, ma rende felici alcune donne, che per esempio ci rivedono il proprio marito: è un meraviglioso viaggio dalla testa al corpo.”

 

Nella serie , durante una surreale terapia di coppia tra i personaggi di Sermonti e Ambra Angiolini, la psicologa interpretata da Asia Argento si invaghisce della signora che voleva riconciliarsi con il marito.

 

B.P.: Signore, ci spiegate la vostra relazione nel film?

 

A. Argento: "Io sono un po’ un infame, partiamo da questo. Deontologia del mestiere zero. Sono un’analista che si infila in una coppia e perdo la testa per il personaggio interpretato da Ambra. Chi non la perderebbe?"

 

A. Angiolini:  "Ma la cosa più grave che fa è far credere al mio povero marito di essere pazzo!"

 

B.P.: Anche la vostra però è una storia tormentata.

 

A. Angiolini: "Perché lei da narcisista finisce nella mani di un’altra narcisista."

A. Argento: "Ma quale narcisista? Io volevo solo consumare..."

 

B.P.: Asia, lei si concede una commedia ogni tanto. Questa come l’ha scelta?

 

A.A. “Sì, una ogni decina d’anni. Questa l’ho fatta per la gioia di lavorare con Ambra, anche se non ci conoscevamo. Mi rasserenava l’idea di lavorare con lei. Ho un timore reverenziale della commedia: non avendo questi tempi devo arrivarci più con il pensiero che con la pancia. Sapevo che con Ambra l’operazione sarebbe stata più fluida e infatti è stato così.”

 

B.P.: Ambra, il suo personaggio chi prende di mira?

 

A.A.: “Le persone medie: quelle che vogliono tutto e non vogliono niente, vogliono stare in famiglia però poi vogliono la storia di passione, vogliono fare la spesa però poi ordinano al corriere. Stanno in questa zona di mezzo dove vale tutto e involontariamente fanno succedere un sacco di disastri.”

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