Velma, fuori il trailer della serie animata spin-off di Scooby-Doo. Cosa aspettarsi?

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Manuel Santangelo

Screenshot dal trailer

Le origini dell’immortale Velma Dinkley e dei suoi compagni di misteriose avventure vengono rivelate in questo cartone animato dall’umorismo decisamente adulto. Una scommessa coraggiosa, quella di ribaltare completamente il mondo di Scooby-Doo che, in questi dieci episodi, appare molto diverso da come lo ricordavamo

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“Questa è la mia storia, raccontata a modo mio”. Non lascia troppo spazio alle interpretazioni il trailer di Velma, che nei primi secondi già chiarisce su cosa sarà incentrata la nuova serie spin-off di Scooby-Doo. Nella breve clip introduttiva, sentiamo la protagonista assoluta del cartoon dirci che lei è proprio Velma Dinckley e ha finalmente deciso di condividere con noi gli eventi che l’hanno portata ad assemblare “il miglior team di scopritori di misteri di sempre”. Una premessa piuttosto innocente se non fosse che i membri della  Mystery Inc. sembrano essere molto diversi da come li avevamo conosciuti durante la nostra infanzia.

Scooby-Doo! Dove sei tu?

A differenziare questo prodotto dalle altre serie che hanno nutrito negli anni il longevissimo franchise di Scooby-Doo non è solo l’assenza dell’alano parlante. A cambiare, dentro e fuori, sono infatti soprattutto i membri del gruppo che tanto avevamo amato da bambini. Shaggy ha smesso i panni del dinoccolato e pauroso tontolone e, senza più il fedele cane a fargli da compagnia, sembra aver cercato consolazione nelle droghe leggere. Fred non è più un leader entusiasta e indipendente quanto piuttosto un liceale ossessionato dalla bellezza e decisamente narciso (dice di soffrire di una malattia che gli impedisce di “vedere le persone che non sono hot”), mentre Daphne è ancora avvenente ma anche decisamente poco sveglia. Persino Velma non è più la saggia ancora cui tutti possono appoggiarsi, quanto piuttosto una cinica e spigliata cosplay di Mercoledì Addams, decisamente meno timida di come la ricordavamo. Il cast di personaggi ha subito un completo restyling per adeguarsi a una serie dal tono decisamente più adulto, in cui i riferimenti espliciti all’uso di erba fanno il paio con omicidi mostrati in maniera abbastanza esplicita. La sensazione è che l’universo di Scooby-Doo con Velma cerchi di aprirsi nuove strade, arrivando a una inedita nicchia di fan. Il cartone firmato da Hanna-Barbera negli anni Settanta poteva risultare quasi stucchevole nelle sue dinamiche ripetute all’infinito, soprattutto una volta superata una certa età. Per questo si è deciso di svecchiarlo, rendendolo un prodotto in grado di avere appeal anche su chi è cresciuto con le classiche avventure e ora cerca un qualcosa di diverso e più maturo.

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Tempi moderni

Velma è cresciuta con il suo pubblico. Ha perso l’ingenuità e l’innocenza del passato per adattarsi a un mondo che balla a un ritmo diverso. Poco importa che nella nuova serie i nostri siano tornati degli studenti, in realtà sono più “grandi” ora di quanto non lo fossero in passato. Non hanno più il loro camioncino simil-hippie (che ormai chissà quanto consumerebbe) ma in compenso si muovono in una giungla di smartphone, parlando liberamente della loro sessualità e citando qualunque cosa (anche Snoopy, se necessario): sono dei perfetti ragazzi del 2023. Velma è una serie pienamente inserita nel suo contesto sociale, al punto da aver operato un pesante e contestato restyling anche all’immagine dei protagonisti. In nome dell’inclusività, Shaggy è ora un afroamericano mentre la rossa Daphne è diventata una ragazza di origine asiatica. Anche Velma ha una carnagione più scura, mostra discendenze indiane e non è etero, in una serie che non si tira affatto indietro quando deve parlare di orientamento sessuale. I produttori di questo cartoon così poco canonico è come se si fossero divertiti a giocare con tutti quegli aspetti che “non tornavano” nella serie originale, sfruttando certe teorie che da tempo circolavano su internet (e tra i fan ormai cresciuti) per scherzarci sopra o costruirci parte della trama. Ricordate quanto Shaggy sembrasse sempre nel suo mondo, tanto da parlare con un cane come se fosse normale? Avete forse dimenticato il suo infinito appetito? Ora questi tratti del personaggio vengono spiegati con la sua passione smodata per la marijuana, che lo porta inevitabilmente a “perdersi” e a finire spesso in fame chimica. Tutti i tratti più riconoscibili dei rispettivi caratteri vengono qui enfatizzati ed esagerati, trasformando l’ingenua Daphne in una ragazzetta non proprio intelligentissima che ben si completa con la petulante e saccente amica Velma (che non appare più così coscienziosa e matura). La serie arrivata in America il 12 gennaio su HBO Max non è sicuramente un prodotto adatto ai bambini come il suo progenitore ma, con il suo humor pungente e spesso vietato ai minori, prova ad andare oltre il semplice “ripescaggio” di un universo molto amato in passato. L’attrice e creatrice Mindy Kaling sicuramente ha messo in questo curioso spin-off tutta se stessa, tanto da far assomigliare per sua stessa ammissione pure la protagonista a lei. Basterà questo a rendere i dieci episodi dello show all’altezza della leggenda di Scooby-Doo? Riusciranno a rinverdire i fasti del passato?  È un mistero che sarà presto svelato, senza neanche bisogno della collaborazione di un alano parlante.

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