L’ex attore della popolare serie tv "Empire", è stato condannato a 150 giorni di carcere per aver denunciato falsamente di essere stato vittima di un attacco a sfondo razziale e omofobo da parte di due persone nel 2019. Oltre al carcere, dovrà anche restituire più di 120.000 dollari alla città di Chicago
Jussie Smollett, ex protagonista della serie tv Empire, è stato condannato a trascorrere 150 giorni in prigione e a pagare 120.000 dollari per i danni causati e 35.000 dollari di multa. La decisione è stata presa dopo che a dicembre una giuria di Chicago lo aveva ritenuto colpevole di aver mentito alla polizia denunciando un’aggressione subita nel 2019.
L’attore aveva raccontato di essere stato vittima di una vera e propria aggressione a sfondo razziale e omofoba (Smollett ha dichiarato di essere gay) da parte di due uomini mascherati che lo avrebbero insultato, picchiato prima di lanciargli contro delle sostanze chimiche e mettere un cappio intorno al collo. L'accaduto non aveva convinto la polizia che, indagando sul caso, lo avevano accusato di aver pagato i due aggressori, Abimbola e Olabinjo Osundairo, 35000 dollari per fingere l’evento e ottenere l’attenzione mediatica.
Dal canto suo, l’attore afroamericano si è dichiarato sempre innocente, rivolgendo anche un drammatico appello alla corte. Il giudice, considerando le accuse e gli indizi contro di lui, ha deciso di non condannarlo al massimo della pena che era stato stabilito in tre anni di detenzione. A portare alla scelta di far trascorrere a Smollett un periodo in carcere è stata anche una riflessione sulle conseguenze che le sue false dichiarazioni hanno avuto sulle persone realmente vittime di violenza e crimini a sfondo razzista e omofobo che ora potrebbero faticare più del dovuto a essere credute quando decidono di denunciare.