Il piccolo orologio animato è uno dei protagonisti più apprezzati della serie tv Marvel. Il responsabile dello studio d'animazione Luma Pictures ha spiegato a Variety come si è lavorato per costruirne design e movimenti
Non solo Tom Hiddlestone. A conquistare il pubblico di Loki è stata anche Miss Minutes, il simpatico orologio antropomorfo animato mascotte della Time Variance Autorithy, l’agenzia che ha il compito di vigilare sulle varianti delle linee temporali dell’universo Marvel. Simpatico, sì, all’inizio, poi sempre più inquietante, con un design accattivante e in continua evoluzione. Ma come è stata creata Miss Minutes? Variety lo ha chiesto a Jared Simeth, supervisore dello studio d’animazione incaricato da Marvel di realizzare il personaggio, la Luma Pictures (30 SCENE CHE NON AVREMMO MAI VISTO SENZA EFFETTI SPECIALI - LA GALLERY).
SI È PARTITI DA FELIX THE CAT
Il punto di partenza? Un paio di bozzetti grezzi e pochissime indicazioni di massima. Miss Minutes doveva avere un look che richiamasse gli anni Cinquanta ma che allo stesso tempo sembrasse attuale e moderno. Una bella sfida per Luma Pictures, che è partita da Felix the Cat come modello di riferimento proposto dalla Casa delle Idee, per poi aggiungerci un pizzico di Betty Boop e un po’ di Hanna e Barbera.
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ALLA RICERCA DI UNA MAGGIORE FLUIDITÀ
“Hanno menzionato Felix the Cat come punto di partenza – ha raccontato Simeth – che ha dei movimenti molto scattosi, abbiamo cercato altri modelli negli anni Venti e Trenta, come Betty Boop, abbiamo fatto tanti test ma poi siamo tornati più sul tipo di animazione di Felix the Cat”. Tra i riferimenti presi dallo studio di animazione, però, c’è anche un personaggio più recente, il Mr. D.N.A. di Jurassic Park.
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IL VIDEO DELLA PROPAGANDA TVA
La prima apparizione di Miss Minutes in Loki avviene nel video propagandistico mostrato a Loki al suo arrivo negli uffici della TVA. Un cortometraggio animato di poco più di un minuto e mezzo che ha fatto impazzire i fan. Nel tempo, però, il personaggio acquista una fisionomia diversa, passa dalla bidimensionalità alla tridimensionalità, tanto letteralmente quanto in senso figurato, assumendo sempre più una sua identità ben distinta e rivelandosi molto più di una semplice mascotte.
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UN PERSONAGGIO IN CONTINUA EVOLUZIONE
E l’evoluzione del design segue esattamente questo tipo di sviluppo del personaggio: “Quando diventa più inquietante, comincia ad avere movimenti più naturalistici e un aspetto un po’ più drammatico. A quel punto abbiamo iniziato a usare la motion capture per aggiungerle qualche sfumatura, cosa non comune in un personaggio a cartoni.
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L'UTILIZZO DI MODELLI MENO NOTI
Diversi anche i riferimenti utilizzati per realizzare il video animato della propaganda: “Il punto di partenza è stato sempre Felix the Cat, ma ci sembrava uno stile troppo infantile e così abbiamo cercato qualcosa di più evoluto come Jonny Quest e i cartoni di Hanna e Barbera. Avevamo immaginato un design di quel tipo per i Guardiani del tempo ma ci siamo resi conto che sembrava troppo realistico, così ci siamo orientati verso lo stile dei Flinstones ma ci sembrava troppo familiare. Alla fine abbiamo cercato dei modelli anni Cinquanta meno noti come A is for Atom e Destination Earth".
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IN 3D MA COME SE FOSSE DISEGNATA A MANO
La parte più difficile del lavoro? “Fare in modo che la versione 3D di Miss Minutes sembrasse disegnata a mano è stata una sfida”. In generale “è stato divertente lavorare su Miss Minutes, che appare molto diversa da altri cartoni Marvel. Ed è stato divertente giocare con i diversi modi in cui potevamo adattarla”.