Globo d'Oro 2021, Speravo de morì prima nominata nella categoria Serie TV

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Matteo Rossini

Credits: Webphoto

La cerimonia di premiazione si terrà il 30 settembre 2021 presso Villa Aurelia, al Gianicolo

Pietro Castellitto ha rivestito i panni dell’icona del calcio raccontando carriera e vita privata dello sportivo che ha conquistato il cuore del pubblico di tutto il mondo.

 

Nelle scorse ore l’organizzazione della sessantunesima edizione del Globo d’Oro ha annunciato le terne dei finalisti che si contenderanno le ambite vittorie, tra loro anche Speravo de morì prima.

Speravo de morì prima, la nomination

 

Come riportato sul sito ufficiale dell’evento, Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, Direttori Artistici del Premio, hanno dichiarato: “Sarà un’edizione affascinante, costellata da talenti importanti e numerose opere di valore. Le scelte sono state rese ancora più difficili proprio a causa della quantità e qualità dei film in concorso. Trattasi di tante opere uniche che, come giornalisti di testate estere, miriamo a far conoscere ad altri paesi ed altri mercati, valorizzando questo settore così prezioso della cultura e storia italiana”.

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'Speravo de morì prima', alla scoperta della sceneggiatura

Parallelamente, l’organizzazione ha annunciato la nomination di Speravo de morì prima nella categoria delle Serie TV. La produzione con Pietro Castellitto e Greta Scarano, rispettivamente nei panni di Francesco Totti e Ilary Blasi, concorrerà quindi per la vittoria finale nel corso della cerimonia che si terrà il 30 settembre 2021 presso Villa Aurelia, al Gianicolo.

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'Speravo de morì prima', permanenza record e successo di critica

I due Direttori Artistici hanno poi aggiunto: "I film, i documentari, i corti e le serie TV sono stati uno strumento fondamentale per evadere durante il lockdown, sia per il grande pubblico, che per noi della stampa estera, che raccontiamo la pandemia da più di un anno. Sono stati un’ancora di salvezza in un mare di incertezze, una finestra verso mondi possibili, in un momento in cui il nostro sembrava invivibile. Dopo un anno di pausa forzata, a settembre la cerimonia di premiazione sarà un’occasione per celebrare sia il grande cinema italiano, sia quello che speriamo sia il ritorno alla normalità”.

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