1971: L'anno in cui la musica ha cambiato tutto, la docu-serie

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Un viaggio musicale negli anni Settanta attraverso interviste e filmati d'archivio 

Il 1971 è stato un anno determinante per il rock, il soul e l'R&B, un momento storico su cui vale la pena tornare per cogliere la portata rivoluzionaria del contributo di alcuni personaggi della musica che hanno profondamente influenzato la cultura del loro tempo. Diretta da Asif Kapadia, “1971: L'anno in cui la musica ha cambiato tutto” è una docu-serie che permette di fare un tuffo nel passato per conoscere meglio le icone musicali moderne. Otto episodi disponibili dal 21 maggio in esclusiva su Apple TV+.

Le icone degli anni Settanta

Ispirato al contenuto del libro del 2016 “Never a Dull Moment: 1971 the Year That Rock Exploded” del giornalista e critico musicale David Hepworth, la serie racconta i fatti del 1971, riconosciuto come l'anno d'oro del rock, soffermandosi sui ritratti di personaggi come Aretha Franklin, Bob Marley, Marvin Gaye, Joni Mitchell, Lou Reed, Elton John, David Bowie e band come The Who e The Rolling Stones.

Nomi che hanno cambiato la musica per sempre, condizionando lo spirito dei giovani dell'epoca e lasciando un segno imprescindibile nelle generazioni future.

Un viaggio musicale e, allo stesso tempo, un excursus storico per raccontare cinquant'anni dopo la cultura di un decennio che ha prodotto icone capaci di fornire una lettura degli avvenimenti e della politica regalando al mondo un contributo musicale insuperabile.

Il progetto del regista premio Oscar Asif Kapadia

La docu-serie è prodotta da Asif Kapadia insieme a James Gay-Rees, team pluripremiato per diversi progetti molto apprezzati da critica e pubblico tra cui spicca, sempre in ambito musicale, il documentario “Amy”, Oscar nella sua categoria nel 2016. Kapadia ha anche diretto “Senna”, documentario sulla vita del pilota brasiliano, premiato col Bafta nel 2012.

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