Big Little Lies 2: la recensione del quarto episodio

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Linda Avolio

Giro di boa per "le cinque di Monterey" e per Mary Louise, interpretata da una sempre grandissima Meryl Streep: ecco la recensione del quarto episodio della seconda stagione di Big Little Lies, in onda su Sky Atlantic il martedì sera alle 21.15. - Big Little Lies 2: il cast prima e dopo. FOTO

Big Little Lies, stagione 2, episodio 4: trama e recensione

Zucche vuote e zucche piene (di preoccupazioni)

Il quarto episodio della seconda stagione di Big Little Lies si apre sempre su quella maledetta notte, e questa volta a svegliarsi di soprassalto è Madeline. Dopo questo breve intro ci ritroviamo catapultati nella cucina di casa Mackenzie, con i bambini impegnati a disegnare, intagliare e decorare le loro zucche (siamo vicini a Halloween). Giusto una veloce parentesi sul patio - con Madeline che fuma per contrastare lo stress e che poi passa prontamente la sigaretta a Renata, anche lei non proprio nel momento migliore della sua vita -, e poi si torna dentro, appena in tempo per l'arrivo di Mary Louise. Che prima viene presentata a Bonnie (ecco finalmente la quinta delle "cinque di Monterey"...), e che, poco dopo, annuncia di aver trovato casa nello stesso complesso dove risiede Jane. Così potrà stare vicina anche a Ziggy.

Celeste la prende da parte per manifestarle il suo dissenso (there are boundaries, ci sono dei limiti), dicendole chiaramente che la situazione sta iniziando a diventare morbosa. In tutta risposta, il personaggio di Streep lascia intendere anzitutto che non è detto che Jane sia stata violentata e poi che, oltre a Jane, potrebbero esserci state altre donne a questo punto. Eccola lì, la goccia che fa traboccare il vaso. Ed ecco partire un bello schiaffo da Celeste, che, anche se non sopporta la suocera, è comunque mortificata. La risposta di Mary Louise è una frecciata non da poco: "No, no, va tutto bene. Come dovremmo chiamare quanto appena successo? Preliminari?" Ouch.

Turbamenti in casa Mackenzie

Ed alla fine è tornato a casa, ma ciò non significa che sia tutto a posto. Tutt'altro. Lui vuole sapere come mai la moglie - sempre pronta a scattare e pressoché incapace di tenere la bocca chiusa quando c'è qualcosa che non le va giù - non abbia mai detto una parola riguardo i loro problemi, ma Madeline ribatte che il problema non erano loro, il problema era lei. Un altro paio di momenti - quello ambientato nel patio e quella ambientato alla festa di Amabella - ci fanno capire quanto Ed abbia bisogno ma allo stesso tempo sia incapace di parlare, di esprimere a voce la sua rabbia e la sua frustrazione. Non a caso, nella penultima scena condivisa dai coniugi MacKenzie, quella ambientata a casa loro dopo lo svenimento della madre di Bonnie a casa Klein, vediamo Madeline sbottare: "Senti, se vuoi lasciarmi puoi farlo e basta, senza tirarla per le lunghe?" Ed, stupito, replica dicendo che lui è, di fatto, ancora lì, ma lei ribatte stizzita: "E' questo che pensi Ed? Sei ben lontano dall'essere qui. Cazzo, non ci sei vicino neanche per sbaglio."

Per Madeline e Ed l'episodio si conclude a letto, con un imbarazzante tentativo di intimità da parte di lei, che però viene delicatamente allontanata da lui, che si volta su un fianco. A quel punto, al personaggio di Witherspoon cominciano a venire dei flashback del focoso affair avuto l'anno prima...c'è ancora speranza i coniugi Mackenzie?

 

Povera Renata?

Renata non sarà mai "non ricca", ma intanto le tocca andare insieme a Gordon a parlare con un amministratore fiduciario. Lì, durante un umiliante colloquio col suddetto amministrarore - colui che, alla fine, deciderà le sorti della famiglia Klein -, le tocca incassare l'ennesimo colpo, e si trova costretta a consegnare il suo anello nuziale, in quanto "bene non dichiarato." E non è tutto. Le tocca anche rivelare che tipo di prestazione medica le è costata 4200 dollari. Risponde indicandosi la fronte, facendo intendere che la prestazione medica è in realtà un cosiddetto ritocchino: "Per colpa del fatto che ho avuto a che fare con uomini come lei tutta la mia vita, okay?" ribatte stizzita. 

Per il personaggio di Dern, che si dichiara orgogliosamente self-made (fatta da sé), l'idea di perdere tutto è a dir poco terribile. Non si tratta però di puro attaccamento a denaro e beni materiali. Durante la festa di compleanno a tema "Disco" di Amabella - una festa che deve essere perfetta, perché Amabella non merita niente di meno -, Renata confessa a Gordon, verso il quale continua comunque a nutrire una rabbia e un rancore pericolosi e potenti quanto un vulcano in eruzione, che a preoccuparla non è il suo o il loro futuro, ma quello della figlioletta. "Tutti i miei desideri e miei piani per Amabella sono andati a pu**ane perché ho sposato un uomo che ha mandato a pu**ane la mia vita e i miei traguardi. Ma è colpa mia no? Scelte mie, ca**zate mie. Colpa mia." è la furiosa e allo stesso tempo disperata risposta di Renata quando il marito le chiede se ci sarà mai, in un futuro più o meno lontano, la possibilità di essere perdonato. Insomma, anche i coniugi Klein non se la passano per niente bene.

 

Voltare pagina è (im)possibile

Jane si sta veramente impegnando per voltare pagina, ma non sempre volere è potere. Ovviamente la scoperta di avere Mary Louise come nuova vicina di casa non è proprio una bella notizia, ma è comunque qualcosa con cui si potrà imparare a convivere, pensa probabilmente all'inizio il personaggio di Woodley, forse il più equilibrato di tutta la serie, il che non è poco, visto il trauma subìto. Ovviamente la situazione si ribalta in un nanosecondo quando Jane viene a sapere da Celeste che Mary Louise sta cercando di ottenere la custodia dei gemelli. 

Il personaggio di Streep dice fermamente di non voler assolutamente avanzare nessuna richiesta nei confronti di Ziggy, perché Jane, a differenza di Celeste, è una madre meravigliosa. Jane difende la sua amica ovviamente, ma succede qualcosa: pian piano, le parole di Mary Louise iniziano a farle venire qualche dubbio: e se veramente Celeste si trovasse in uno stato mentale meno stabile di quanto non sembri? Se stesse molto peggio di quanto non lasciasse intravedere?

Tornando invece al desiderio di Jane di lasciarsi andare con Corey, non si può non apprezzare la sua decisione di raccontargli la verità, e non si può non apprezzare il fatto che lui, per quanto "strambo", si stia rivelando assai comprensivo e paziente. Forse finalmente, dopo anni e anni, Jane è pronta a fidarsi di qualcuno, di un uomo, fisicamente oltre che mentalmente? 

Dalla chiacchierata che Jane e Celeste hanno in un bar dopo l'ictus della mamma di Bonnie capiamo quanto la prima non abbia ancora superato la violenza di Perry. Per la seconda - che è stata selvaggiamente picchiata per anni, ma mai struprata - la situazione in campo sessuale è ovviamente diversa, come vedremo poco più avanti nell'episodio. Jane, però, non riesce ancora a lasciarsi andare. Qualcosa in lei è ancora rotto.

 

I segreti di Bonnie

La bella Bonnie è turbata, e non solo per il fatto di aver spinto Perry giù da una scalinata, a quanto pare. Che la relazione con la madre fosse, se non difficile, quantomeno complicata l'avevamo capito, ma quello che non sappiamo ancora è quanto. Il personaggio di Zoe Kravitz è a disagio al cospetto di Mary Louise, per ovvi motivi, ma è anche a disagio al cospetto della propria genitrice, e questo per motivi decisamente meno chiari. Da quanto visto finora abbiamo potuto intuire che Elizabeth nei confronti della figlia non si è sempre comportata bene, un po' a causa del suo accennato alcolismo, un po' sicuramente per motivi ancora ignoti a noi spettatori.

Ad ogni modo, rivediamo madre e figlia alla festa di Amabella. Le due arrivano insieme, e a un certo punto le ritroviamo in pista. Elizabeth dice a Bonnie di averla vista parlottare con le sue amiche - si riferisce alla scena in cui Bonnie e Celeste dicono a Madeline che forse sarebbe stato meglio dire la verità anziché nascondersi dietro a una bugia - e che sente che c'è qualcosa che non va, poi le prende la testa tra le mani, come se volesse leggerle nel pensiero. In tutta risposta, Bonnie si allontana di scatto e dice fermamente "No."

Più tardi, al momento dei saluti, ecco arrivare la tragedia. Elizabeth sviene all'improvviso. Ha avuto un ictus, e dovrà essere operata. Ovviamente Bonnie è al suo fianco in ospedale: si può essere arrabbiate o in disaccordo con la propria madre, ma quel filo che ci lega è comunque fortissimo, nel bene e nel male. Arriva suo padre, che le chiede "Le hai detto qualcosa prima che si sentisse male?", come a fare intendere che possa essere stata colpa sua. E infatti Bonnie la prende esattamente così.

Si allontana per prendere un caffé a una macchinetta, ma intravede la Detective Quinlan parlare con la dottoressa che ha in cura sua madre. E dà di matto. "Davvero? Cosa ca**o ci fa lei qui??!" esce dalla bocca della dolce Bonnie, ed è solo grazie all'intervento di Jane, che la informa che la poliziotta è lì per un altro caso e non per lei, che la situazione non degenera. E' chiaro però che il personaggio di Kravitz è a tanto così dal cedere. E Quinlan l'ha capito. Bisogna mettere sotto pressione "le cinque di Monterey", ed è quasi sicuramente ciò che farà, visto e considerato il breve incontro (casuale?) del giorno successivo con Madeline e Renata...

L'ultima scena dell'episodio è ambientata in ospedale. Finalmente Elizabeth si sveglia, ma non riesce a parlare. Bonnie, al suo capezzale, le si avvicina per tranquillizzarla, ma a quel punto lei si agita ancora di più. Forse perché ha avuto una "visione" in cui la figlia sta annegando?

 

Mary Louise VS Celeste

Finalmente il vero obiettivo di Mary Louise è venuto a galla: far dichiarare Celeste - di cui non si fida e a cui non ha mai creduto riguardo la storia della violenza di Perry - una madre unfit, non idonea. Ad aiutarla troviamo uno dei migliori avvocati esperti in materia della zona, interpretato dal sempre ottimo Denis O'Hare, un nome, una garanzia. 

In realtà, nella prima scena che vediamo "post ceffone" Mary Louise fa un bel discorso sul dolore, sul lutto, e sull'importanza della condivisione di qualcosa di insormontabile da affrontare da soli, ma poi la situazione pian piano degenera, fino ad arrivare, per l'appunto, alla decisione del personaggio di Streep di portare via i bambini alla nuora. In realtà da questa sequenza scopriamo però alcune cose interessanti: che Raymond non era il fratello di Perry, bensì suo padre, che dopo "l'incidente" - anche se resta da capire se veramente si trattò di un incidente... - Raymond se ne andò via di casa e si rifece una vita, e che Perry ha sempre incolpato la madre per la decisione del padre di abbandonarli. 

La bomba, ad ogni modo, sta per scoppiare, e scoppia il giorno successivo alla festa. Quando riporta i gemelli a casa, Mary Louise trova una Celeste alquanto intontita...e un uomo mezzo nudo in giro per casa. Il barista Joe. Peccato che Celeste però non ricordi quasi nulla...un po' perché la sera prima ha bevuto, un po' perché poi ha preso un altro Ambien... Di lì a poco la suocera comunica alla nuora la sua decisione di aver fatto richiesta per avere la custodia dei nipoti: "Sei un casino, Celeste, e fino a quando non starai meglio dobbiamo pensare a proteggere il benessere dei nostri ragazzi. Dovremmo essere d'accordo almeno su questo." Celeste inizialmente si oppone con la solita pacatezza, ma alla fine si lascia scappare un "Get the fuck out of here!" (Levati dal ca**o!) che dice tutto quello che deve dire. E anche qualcosa di più. A quel punto, Mary Louise le consegna le carte rilasciatele dall'avvocato: da questo momento in avanti è ufficialmente guerra.

Nella sua ultima scena, Celeste è dalla Dottoressa Reisman, che, le giura, non dirà nulla a nessuno, perché tra medico e paziente c'è un patto inviolabile. La terapeuta, che purtroppo sa bene quanto possano essere dolorose e complicate queste situazioni, le suggerisce di trovare un accordo, ma il personaggio di Kidman sbotta di nuovo. Furiosa e sempre più instabile, Celeste raccoglie le sue cose e se ne va. Si prepara alla battaglia.

 

In conclusione

Anzitutto lasciateci fare, di nuovo, i complimenti a Laura Dern e alla sua Renata, un personaggio che, da spettatori, semplicemente non si può non amare! La scena in cui i coniugi Klein sono sotto interrogatorio permette a Dern, casomai ce ne fosse bisogno, di dare luce per l'ennesima volta a tutto il suo poliedrico talento. Solo complimenti e apprezzamenti per lei.

Forse messa lì "un po' troppo apposta" la scena in cui Chloe usa sua madre come esempio per il concetto degli opposti, ma comunque divertente, quantomeno in inglese. Da una parte c'è una porta, che è hinged (cioè appoggiata a dei cardini, incardinata, dunque in posizione, in ordine), dall'altra che un disegno della faccia di Madeline, che è, secondo la figlia, e Ed tace ma acconsente, unhinged (che, nota bene, in inglese è un termine che ha un doppio significato, sia scardinato, fuori dai cardini, sia instabile, pazzo, spostato, squilibrato, se usato come slang).

Sempre fantastici gli scambi tra i personaggi di Streep e Witherspoon, che non si piacciono neanche un po' reciprocamente, ma che comunque mantengono un'educazione e una facciata di pacatezza e cordialità (più o meno!) davvero notevoli. Facciamo anche un doveroso apprezzamento all'interpretazione di Shailene Woodley: la sua Jane è forse il personaggio "meno vistoso", ma non per questo meno interessante.

Tornando all'episodio: finalmente Mary Louise ha scoperto le carte, dunque da qui in avanti tra lei e la nuora sarà guerra. E, si sa, in guerra la possibilità di lasciarci la pelle non è così remota... Viene alla luce in questo episodio la conferma del fatto che Celeste è anche più instabile di quanto visto finora. E che è anche più incline alla violenza di quanto non sia in grado di ammettere anche a sé stessa. Perry sarà anche morto, ma, proprio come dice il personaggio di Streep, le persone non se ne vanno mai via del tutto finché le portiamo nel nostro cuore. Nel bene e nel male. Consciamente o inconsciamente.

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