Westworld 2: su Sky Atlantic in versione sottotitolata dal 23 aprile. VIDEO

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Linda Avolio

Il momento che stavamo aspettando è finalmente arrivato: lunedì 23 aprile alle 03.00, in contemporanea con la messa in onda statunitense, su Sky Atlantic andrà in onda il primo episodio in versione originale sottotitolata dell’attesissima seconda stagione di Westworld (poi in replica in prima serata alle 21.15). A giudicare dal trailer esteso, possiamo e dobbiamo aspettarci di tutto e di più, e il cast e gli showrunner, senza scendere nei dettagli, l’hanno confermato: continua a leggere, guarda i video e scopri di più

E’ tempo di tornare online: su Sky Atlantic sta per arrivare la seconda, attesissima stagione di Westworld, in onda in versione originale sottotitolata, in contemporanea con gli U.S.A., ogni lunedì alle 03.00 a partire dal 23 aprile, mentre per gli episodi in versione doppiata dovremo aspettare il 30, come sempre in prima serata alle 21.15.

Come per la settima stagione de Il Trono di Spade (che terminerà nel 2019, e di cui Westworld si preannuncia l’erede in termini di ascolti e di capacità di catturare l’attenzione di pubblico e critica), anche per la seconda di Westworld i fan hanno dovuto aspettare più o meno un anno e mezzo da finale della prima. Ma, a giudicare da quanto visto nel trailer esteso, la loro pazienza sarà ampiamente ripagata. Ma cosa possiamo e dobbiamo aspettarci dai nuovi episodi?

Dalla ricerca della libertà e dell’autodeterminazione alla scelta di chi e cosa essere, la posta in gioco, come sottolinea l’Uomo in Nero, non è mai stata così reale, sia per gli androidi, sia per gli esseri umani. Ecco cosa ci hanno raccontato alcuni interprete del cast e gli showrunner Lisa Joy e Jonathan Nolan sul secondo capitolo di Westworld:

Dal desiderio di Maeve di ritrovare sua figlia, desiderio che la riporta proprio nel posto da cui voleva fuggire, alla rivoluzione di Dolores, che è decisamente e definitivamente uscita dal bozzolo in cui è stata rinchiusa per anni e che ora che è completamente padrona di sé stessa non ha intenzione di fermarsi di fronte a niente e a nessuno, passando per il tentativo di Bernard di dare un senso alla propria (artificiale) esistenza, prevediamo una vera e propria lotta per la sopravvivenza.

E se nella prima stagione ci siamo trovati spesso a storcere il naso per il modo in cui gli ospiti trattavano i residenti…beh, nella seconda non è detto che saremo sempre e soltanto dalla parte dei robot, ora che sono completamente liberi. Anche di fare del male.

Ad ogni modo, che si stia da una parte o dall’altra, non si può non apprezzare Westworld per la qualità della scrittura, della recitazione, della messa in scena, dei costumi, della regia, del montaggio, degli effetti speciali, della colonna sonora…insomma, non si può non apprezzarla, punto!

Ovviamente noi siamo un po’ di parte, ma vi sfidiamo a sostenere che la serie non è curata nel minimo dettaglio e che non siamo di fronte a un prodotto che verrà ricordato negli anni a venire. Il mondo narrativo di Westworld è un mondo ricco, complesso, regolato da leggi ben precise, ed è un mondo assolutamente affascinante, e, come spesso accade per serie di così alto livello, gli attori sono sempre in bilico tra due estremi: vorrebbero riuscire a mantenere la totale professionalità quando si trovano di fronte ai nuovi script, ma poi il fan che è in loro finisce sempre per prendere il sopravvento! Andiamo insieme a loro (e agli showrunner) alla scoperta dell’universo narrativo della serie in questo video:

 

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