Da Trainspotting a Trust: tutti i successi di Danny Boyle

Serie TV

Floriana Ferrando

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Arriva su Sky Atlantic la serie diretta dal regista cult, già al timone di pellicole di successo come The Millionaire e Trainspotting. Ricordiamo i suoi maggiori successi, mentre circolano alcune indiscrezioni secondo cui potrebbe essere lui a dirigere il prossimo James Bond

 

C’è il noto regista Danny Boyle al timone della serie tv Trust – Il rapimento Getty che approderà in esclusiva su Sky Atlantic dal 28 marzo alle 21.15. Per realizzare la serie Boyle ha lavorato fianco a fianco con Simon Beaufoy, con cui aveva già collaborato per i film The Millionaire e 127 ore ed è stato entusiasta dell’idea di lavorare in un formato lungo dieci episodi. Mentre alcuni rumors vogliono proprio Boyle alla regia del prossimo film su James Bond, ricordiamo i migliori successi messi a segno durante la sua carriera.

Verso James Bond
Boyle potrebbe aggiungere alla lista dei suoi successi la prossima pellicola sull’Agente 007. La conferma arriva dallo stesso regista: “Stiamo lavorando allo script proprio ora, e tutto dipenderà da quello. Al momento sto dando gli ultimi ritocchi a una sceneggiatura di Richard Curtis. Le riprese partiranno tra 6 o 7 settimane. Bond sarebbe proprio a fine anno. Io e John Hodge, lo sceneggiatore, abbiamo avuto un’idea e lui sta mettendo tutto nero su bianco. Tutto dipenderà dal risultato, ma sarei sciocco a lasciarmi sfuggire un’occasione simile”. Boyle e John Hodge hanno già collaborato per Trainspotting, The Beach e In Trance.

Il boom con Trainspotting

Già da qualche tempo dietro alla macchina da presa, è con Trainspotting che Boyle raggiunge la fama internazionale. Nel film del 1996 il tema della droga invade le sale cinematografiche attraverso un punto di vista fra l’ironico e il grottesco, conquistando pubblico e critica. Nel film Danny Boyle dirige talenti del calibro di Ewan McGregor e Jonny Lee Miller. Lo scorso anno il regista ha curato l’atteso sequel, ma Trainspotting 2 non ha saputo essere all’altezza del primo film.



L’Oscar di The Millionaire
Il primo e unico Oscar vinto da Boyle arriva nel 2009 come Miglior regista per il film The Millionaire, che racconta la storia di un ragazzo povero che vince molto denaro ad un quiz televisivo, mentre vive la storia d’amore con una giovane ragazza interpretata dall’attrice Freida Pinto. Il film, girato a Bollywood, registra un enorme successo a livello mondiale e ottiene ben otto statuette dalla giuria degli Academy Awards.



Le nomination per 127 Ore
Un altro lavoro di Boyle sfiora l’Oscar: il film biografico sull’alpinista statunitense Aron Ralston, rimasto nell'aprile del 2003 incastrato per 127 lunghe ore fra le rocce di un Canyon dello Utah, ottiene complessivamente sei nomination all’Oscar, fra cui uno per la Migliore sceneggiatura non originale per Boyle e uno come Miglior film. Il progetto di un film simile balenava nella mente di Boyle già da tempo e scegliere il protagonista non è stato semplice: dopo l’idea iniziale di Cillian Murphy, sono stati presi in considerazione Ryan Gosling e Sebastian Stan, ma alla fine è stato James Franco ad avere la meglio.



L’altro Steve Jobs
Chi si aspettava da Boyle un film che glorificasse il genio creativo del padre di Apple è rimasto deluso: il film diretto e co-prodotto da Danny Boyle, con protagonista Michael Fassbender nei panni di Steve Jobs, racconta la vita di Jobs dividendola in tre fasi, attraverso tre differenti linee temporali, al fine di indagare profondamente la psiche del genio della Mela morsicata. Autore della sceneggiatura è Aaron Sorkin, già dietro al copione di The Social Network. Il film del 2015 è la seconda pellicola dedicata al personaggio dopo il film Jobs di Joshua Michael Stern del 2013, interpretato da Ashton Kutcher.



Fra horror e fantascienza
Spesso Boyle con i suoi lavori va oltre la realtà. È il caso del film post apocalittico del 2002 28 Giorni Dopo, horror nato dalla collaborazione con Alex Garland. Cinque anni più tardi è la volta di Sunshine, pellicola fantascientifico che racconta la storia di un equipaggio di otto astronauti a bordo dell’Icarus II, in missione verso il Sole.



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