La seconda stagione di Westworld debutterà negli U.S.A. il 22 aprile, mentre in Italia arriverà il 23 alle 03.00 su Sky Atlantic, con il consueto appuntamento in contemporanea con gli episodi in versione originale sottotitolata (gli episodi in versione doppiata andranno invece in onda una settimana dopo, dal 30 aprile). Nel finale del primo capitolo della serie avevamo intravisto alcuni guerrieri dell’antico Giappone feudale, e abbiamo tutti pensato si trattasse di un altro parco, SamuraiWorld. A quanto pare, però, SamuraiWorld non è il nome corretto: continua a leggere e scopri di più
Sicuramente ricorderete l’ultimo episodio della prima stagione di Westworld (beh, permetteteci di dirlo: MA COME DIAVOLO SI POTREBBE MAI DIMENTICARE UN EPISODIO DEL GENERE?!), dunque sicuramente ricorderete la sequenza in cui alcuni androidi del parco fanno irruzione negli uffici di Delos e passano in una zona finora inesplorata per noi spettatori. Una zona in cui si vedono chiaramente altri androidi vestiti da combattenti dell’antico Giappone feudale. Si vede inoltre chiaramente la sigla SW, e tutti abbiamo pensato: cavolo, SAMURAIWORLD!!
Ebbene, a quanto pare non è quello il nome corretto del parco. Secondo quanto riportato da Entertainment Weekly (una fonte piuttosto attendibile, considerando tutte le esclusive concesse da HBO alla famosissima testata), il nome corretto sarebbe ShogunWorld. Shogun era il grado massimo raggiungibile da un militare professionista nel Giappone antico, indicativamente dal dodicesimo a metà diciannovesimo secolo, l’equivalente del nostro Generale (per ulteriori approfondimenti cliccate qui e perdetevi nei meandri di Wikipedia, mentre per ammirare delle bellissime foto d’epoca cliccate qui).
All’incirca un mese fa parlammo proprio qui sul sito di Sky Atlantic del misterioso sito Delos Destinations, dove venivano presentati altri cinque parchi tematici oltre a Westworld. L’accesso ai parchi 3, 4, 5 e 6 era bloccato, mentre del parco numero 2 si intravedeva qualcosa, ma nulla di definito. Internet però non delude mai, ed ecco infatti l’immagine in versione “statica”. A quanto pare l’Estremo Oriente non è poi così lontano: