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The Deuce: "luci rosse" da leggenda, il meglio del porno anni ‘70

Serie TV

Floriana Ferrando

Maggie Gyllenhaal nei panni di Candy in una scena di The Deuce - La via del porno

Mentre su Sky Atlantic è arrivata la nascente industria del porno raccontata dalla serie targata HBO The Deuce: La via del porno (in onda ogni martedì alle 21.15), ecco le pellicole a luci più o meno rosse che hanno scritto la storia del cinema in quell’epoca e di quel genere: continua a leggere e scopri di più

 

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Com'è nato il cinema a luci rosse? A spiegarcelo è The Deuce - La via del porno, la serie tv creata da David Simon e George Pelecanos, in onda su Sky Atlantic ogni martedì alle 21.15 dal 24 ottobre. Ambientata nella New York dei primissimi anni Settanta, lo show HBO dipinge un panorama fatto di degrado, soldi facili, sesso spinto e violento, droga e malaffare, prostitute e protettori. Protagonisti di The Deuce: La via del porno sono James Franco nel ruolo dei fratelli gemelli Vincent e Frankie Martino e Maggie Gyllenhaal, alias Candy.

Chi erano, invece, i protagonisti dei più celebri film hard di quell’epoca durante la quale si spaziava dal genere pornografico puro all’erotismo di nudi e scene di sesso senza veli?



 

 

Il porno chic di Linda Lovelace
Risale al 1972 uno dei film pornografici più celebri del genere: La vera gola profonda, diretto da Gerard Damiano, è considerato un porno-chic e ha rappresentato un vero caso nazionale negli Stati Uniti. Distribuito originariamente con il titolo Gola profonda, porta sulla scena del cinema a luci rosse Linda Susan Boreman, ribattezzata con il nome d’arte di Linda Lovelace proprio dal regista. Girato in soli sei giorni a Miami, il film ha fruttato alla Lovelace 1200 dollari, rendendola la prima star del cinema per adulti riconosciuta a livello internazionale.


 

Miss Jones da record
Dallo stesso regista di Gola profonda arriva un anno più tardi il film Miss Jones. La protagonista Justine Jones, che scopre i piaceri della carne una volta finita all’inferno, ha il volto dell’attrice Georgina Spelvin, ai suoi primi lavori sul grande schermo dopo una carriera da ballerina. Si tratta del film porno che ha incassato di più e nel 1973, con 15 milioni di dollari di incasso negli Stati Uniti, è stato il decimo film migliore al box office.


 

Il sesso nero è italiano
Sesso nero è un film di Joe D'Amato del 1980 ed è considerato il primo film pornografico italiano uscito nelle sale. Ha saputo conquistare il pubblico, incassando a inizio anni Ottanta oltre un miliardo delle vecchie lire dell’epoca. A fare da sfondo alla pellicola pornogrrafica è Santo Domingo, dove D’amato ha girato una serie di pellicole durante quello che è stato definito il suo "periodo esotico-erotico".


 

Il più caro è Tinto Brass
Con oltre 17 milioni di dollari di budget, Io, Caligola del 1979 è il film più caro della storia del porno. Alla regia l’italiano Tinto Brass che ha destato scandalo con questa pellicola che rimane ancora oggi vietata in alcuni paesi. La versione integrale del film, che prevede scene di sesso esplicite e di violenza, è permesso esclusivamente negli Stati Uniti e nell'Europa continentale. Protagonista l’attore Malcolm McDowell nei panni di Caligola, che si accompagna sul set a diverse colleghe, da Teresa Ann Savoy a Helen Mirren.


 

L’erotismo di Emmanuelle
Il film erotico francese risale al 1974 ed esordisce nelle sale italiane fortemente censurato rispetto alla trama originale. Tradimenti, sesso occasionale, esperienze omosessuali e molto altro fanno di Emanuelle, trasposizione dell’omonimo romanzo della scrittrice Emmanuelle Arsan, uno dei film del genere più celebri di sempre, che ha ispirato numerosi sequel per piccolo e grande schermo. Nei panni della protagonista smaliziata, l’attrice olandese Sylvia Kristel.


 

Frustini e sesso in Histoire d'O
Potrebbe essere considerato il film che ha dato i natali a Cinquanta sfumature di grigio: dai riti sadomaso alla sottomissione volontaria, il film erotico del 1975 diretto da Just Jaeckin e tratto dal romanzo omonimo di Pauline Réage è considerato uno dei titoli più spinti dell’epoca. Corinne Cléry veste i panni della fotografa protagonista, ma fu la terza scelta del regista, che aveva provato ad inserire nel cast prima Anulka Dziubinska, poi Brigitte Fossey. Il protagonista maschile ha il volto di Anthony Steel, dopo il rifiuto di Christopher Lee.