Su Sky Atlantic il mercoledì sera alle 21.15 è in onda in prima tv in esclusiva l’avvincente The Affair – Una relazione pericolosa, la serie targata Showtime creata dagli autori di In Treatment che mescola sapientemente thriller, dramma, mistero e trasgressione. Un vero e proprio capolavoro di scrittura e interpretazione che riesce a catturare fin dai titoli di testa, accompagnati dalla voce e dalle parole della cantautrice Fiona Apple: continua a leggere e scopri di più sulla sigla
Sigle d’apertura, croce e delizia di ogni seriofilo. Da una parte le amiamo, specialmente quando sono ben realizzati come quelle di Game of Thrones, House of Cards, Les Revenants, Banshee, Twin Peaks, Masters of Sex, True Detective e Transparent, giusto per citare alcuni esempi, dall’altra abbiamo così tanta voglia di vedere cosa succederà negli episodi che, quasi quasi, siamo tentati di saltarle a piè pari.
Con i titoli di testa di The Affair, però, è una partita persa in partenza. E’ impossibile, infatti, non farsi catturare dalla voce di Fiona Apple, autrice e interprete di Container, il brano che si sente all’inizio di ogni episodio. La canzone, mai registrata prima da Apple ma in numerose occasioni cantata live a cappella durante i concerti, è semplicemente magnetica. Se poi si va a leggere il testo, non si può non rimanere colpiti dall’affinità tra quanto cantato dalla cantautrice americana e quello che succede ai personaggi, nonostante il brano non sia stato scritto appositamente per lo show:
I was screaming into the canyon
At the moment of my death
The echo I created
Outlasted my last breath
My voice it made an avalanche
And buried a man I never knew
And when he died his widowed bride
Met your daddy and they made you
I have only one thing to do and that's
To be the wave that I am and then
Sink back into the ocean
(x 3)
Sink back into the o
Sink back into the ocean
Sink back into the o
Sink back into the ocean
Sink back into the ocean
(Urlavo in un canyon al momento della mia morte
L’eco che creai durò più a lungo del mio ultimo respiro
La mia voce originò una valanga che travolse un uomo che non conobbi mai
E quando lui morì, la sua sposa vedova incontrò il tuo papà, e insieme fecero te
Ho solo una cosa da fare ormai,
essere l’onda che sono,
e riaffondare nell’oceano)
Un vero e proprio componimento poetico, e allo stesso tempo una storia che parla del caso, della vita e del fatto che ogni cosa sia interconnessa. Che parla dell’impatto che certe nostre scelte hanno inevitabilmente sulle altre persone, anche su quelle che non conosciamo.