Il Trono di Spade 6: alcune curiosità sulla Battaglia dei Bastardi
Serie TVDomenica 19 giugno (in Italia lunedì 20 giugno alle 3.00) HBO ha mandato in onda il penultimo episodio, il nono, della sesta stagione di Game of Thrones, intitolato Battle of The Bastards. A scontrarsi, come si può facilmente evincere dal titolo, sono due famosi “figli illegittimi”, Jon Snow e Ramsay Bolton: scopri alcune curiosità NO SPOILER sulla Battaglia dei Bastardi
Dopo la Battaglia di Aspra Dimora (l’ottavo episodio della quinta stagione), ecco la Battaglia dei Bastardi. E’ infatti questo il titolo, senza dubbio d’impatto, del nono episodio della sesta stagione di Game of Thrones, Battle of The Bastards, andato in onda domenica 19 giugno negli U.S.A. (in Italia alle 3.00 di lunedì 20 giugno in versione originale sottotitolata).
A scontrarsi, come si può facilmente evincere dal titolo, sono due famosi “figli illegittimi”, Jon Snow e Ramsay Bolton: il primo ha promesso alla sorella che farà tutto quanto in suo potere per riprendere possesso di Grande Inverno, il secondo, invece, è intenzionato non solo a tenersi l’ex casa degli Stark, ma anche a far soffrire il più possibile Sansa, che ha osato sfidarlo.
In attesa della messa in onda dell’episodio in versione doppiata, su Sky Atlantic lunedì 27 giugno alle 21.10, ecco alcune curiosità NO SPOILER sulla Battaglia dei Bastardi.
All’inizio della Battaglia c’è una scena in cui Jon Snow si trova di fronte praticamente tutta la cavalleria dell’esercito di Ramsay. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di CGI – grafica computerizzata, che è stata usata, ma molto meno di quanto si possa pensare. Il povero Kit Harington, infatti, è stato veramente “assaltato” da un nutrito gruppo di esperti cavalieri!
Come si può facilmente immaginare, ci sono stati innumerevoli morti durante lo scontro tra i due eserciti. Ciò significa, molti, molti, molti manichini vestiti da soldato. Ogni singolo manichino, infatti, è stato conciato a dovere per l’occasione, così come i finti cavalli morti. Anche in questo caso, poca grafica computerizzata e molto olio di gomito!
Le pile di corpi sono ispirate ai resoconti di battaglie medievali e di alcuni scontri della Guerra Civile Americana. Come riferito da Benioff, in base ai resoconti pare che in alcuni casi le pile di cadaveri fossero così alte da essere d’intralcio per i soldati sul campo.
Le strategie utilizzate prendono ispirazione dalla Battaglia di Agincourt, la più famosa delle battaglie della Guerra dei Cent’anni, vide scontrarsi le forze del Regno di Francia di Carlo VI contro quelle del Regno d'Inghilterra di Enrico V. E poi dicono che studiare la Storia non serve a niente!
Poteva forse mancare in un episodio intitolato Battle of The Bastards uno scontro tra Jon e Ramsay? Ovviamente no! Iwan Rheon, l’interprete del sadico Lord Bolton, ha confessato di essere stato molto contento di poter finalmente avere una scena con l’ex Lord Comandante dei Guardiani della Notte. Il motivo: ai tempi delle audizioni, Rheon si presentò anche per la parte che poi andò a Harington, dunque la Battaglia dei Bastardi ci sembra la giusta rivincita! Però insomma, ammettiamolo: come ruolo, Ramsay è sicuramente più divertente, dunque ci sentiamo di dire che al buon Iwan in fondo non è andata così male!
Le battaglie on screen sono sempre molto impegnative da girare, oltre che costose. Per la Battle of The Bastards ci sono voluti 25 giorni di riprese, sono state convocate 500 comparse, sono stati utilizzati 80 cavalli, 65 stunt e differenti crew tecniche. Secondo le stime di Sapochnik, il regista dell’episodio, ogni call sheet (ordine del giorno, il documento in cui ci sono le convocazioni) ha avuto una media di circa 600 convocazioni, tra attori, comparse, stunt e specialisti del reparto tecnico. Un lavoro enorme, ma a guardare il risultato, ne è valsa la pena!
Il nono episodio della sesta stagione in versione doppiata andrà in onda lunedì 27 giugno alle 21.10 su Sky Atlantic, mentre sempre il 27 giugno ma alle 3.00 (poi in replica alle 22.10) sarà trasmesso l’ultimo episodio in versione originale sottotitolata.