Mick Jagger tra cinema e tv (oltre Vinyl)

Serie TV

Floriana Ferrando

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Il frontman dei Rolling Stones ha abbandonato momentaneamente il microfono per dedicarsi alla serie tv targata HBO, di cui è produttore. Ma, fra docu-film e pellicole per il piccolo e grande schermo, non è la prima volta che il cantante si cimenta con la macchina da presa. GUARDA I VIDEO

 

Forse non gli cadrà a pennello come quello della musica, ma anche l’universo di cinema e televisione è diventato un palcoscenico importante per il leader dei Rolling Stones. L’esperienza più recente lo vede insieme a Martin Scorsese, Rich Cohen e Terence Winter  fra i creatori di Vinyl, la serie tv targata HBO in onda su Sky Atlantic HD, dove il cantante mette al servizio del pubblico (e del copione) tutte le sue conoscenze musicali riuscendo a catapultare gli spettatori nella New York tutta rock anni Settanta. Ma già molto tempo prima Mick Jagger aveva potuto prendere confidenza con la macchina da presa.

Il Jagger attore - L’esordio come attore risale al 1970, quando la band è reduce dal sorprendente successo dell’album Let It Bleed: il regista Tony Richardson lo sceglie per interpretare il personaggio di Ned Kelly, fuorilegge australo-irlandese (realmente esistito), nella pellicola I fratelli Kelly, ma la reazione di pubblico e critica non è positiva. Così Jagger ci riprova con il film Sadismo, dove fare la parte di una rock star immischiata in affari di droga e loschi traffici gli riesce decisamente meglio. Uno dei migliori momenti della pellicola riguarda la scena in cui Jagger intona la canzone Memo for Turner.





Dopo un paio di interpretazioni poco fortunate in Running Out of Luck diretto da Julien Temple nel 1987 e nel thriller cyberpunk Freejack - In fuga nel futuro al fianco di Emilio Estevez, il frontman dei Rolling Stones ottiene il suo riscatto come attore nel film del 2002 L'ultimo gigolò, dove - nei panni del titolare di un servizio di accompagnamento per signore facoltose - riesce a tenere testa a celebrità del calibro di Anjelica Huston, una sua vecchia fiamma nella pellicola. Poi il cantante decide di accantonare la carriera cinematografica, comparendo solamente in qualche cameo sparso fra piccolo e grande schermo (ad esempio ne La rapina perfetta del 2008).





Fra produzione e documentari – Se come attore non è stato convincente, Mick Jagger ha cercato strade alternative per ottenere successo nel mondo del cinema. Quella di produttore cinematografico, ad esempio. Solo un paio di anni fa ha prodotto Get on Up - La storia di James Brown, docufilm ispirato ad una delle sue star preferite, mentre nel 2001 ha portato sullo schermo la pellicola Enigma diretta da Michael Apted. Tuttavia Mick Jagger, anche al cinema, dà il meglio di sé nei panni di cantante e musicista: i Rolling Stones al completo sono comparsi negli anni in numerosi documentari, fra cui spicca Shine a Light di Martin Scorsese, prodotto proprio dal frontman del gruppo.

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