Max Pezzali, sulla sua "astronave" porta House of Cards e Fargo

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Max Pezzali
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Si intitola Astronave Max il nuovo album di inediti di Max pezzali. Che, in questa intervista, ci rivela di essere fan di House of Cards e di Fargo, due serie di punta di Sky Atlantic

di Fabrizio Basso

Tra una gita in Harley e un gran disco, Astronave Max, e in attesa del tour, in arrivo dopo l'estate, Max Pezzali si rilassa guardando Sky e le sue serie. Due in particolare sono quelle che lo affascinano...proprio a Sky, ospite di Emis Killa a Gol DeeJay, lo abbiamo intervistato.

Max Pezzali le piace Sky?
La guardo molto, come tutti abbonati sono attaccato al telecomando.
Si è divertito con Emis Killa?
Molto. Lui è il prototipo del conduttore del futuro, va a braccio. Emiliano ha un focus tutto suo.
Cosa la appassiona in particolare?
Sono un fan delle serie tv, guardo quelle in prevalenza, la mia identità trova dei richiami.
Qualcuna in particolare?
Mi sono piaciute molto Fargo e House of Cards: Frank Underwood, il personaggio interpretato da Kevin Spacey, è un grande.
E poi c'è Fargo.
E' stata una rivelazione, strepitosa, geniale e bellissima…ora aspetto la seconda stagione. Mi sono già documentato: è una sorta di prequel.
Una canzone di Astronave Max è Col senno di poi...
Quella del senno di poi è una annosa questione, è il concetto delle sliding door.
Potesse avere quel senno di poi che farebbe?
Cercherei di vivere la vita con maggiore leggerezza e meno ansia. Sono molto apprensivo, sono un perfezionista. Talvolta sono ossessivo compulsivo, e dunque vorrei la consapevolezza di un maggior fatalismo: l’ineluttabile non si prevede.
Come si sfoga?
Non faccio scenate, il mio sfogo è una giornata con la Harley: è antidepressivo naturale.
In Bonnie e Clyde invece ricostruisce un mondo della notte che non c'è più: in vent'anni il mondo del ballo si è rivoluzionato.
E' vero, per certi versi nel corso degli ultimi due decenni c’è stata una specializzazione estrema dei locali da ballo: quelli che si frequentavano negli anni Settanta non esistono più.
Cosa è cambiato?
Spesso le serate sono tematiche. Poi vai a vedere il deejay come lavora più che per quel che mette. Ma sa cosa le dico? Che ci sarà spazio anche per altri, non solo per l'EDM, l'electronic dance music.
Come ne è certo?
Arrivati alla sua dittatura, torneranno a essere ballabili altri generi per reazione al monopolio.
C'è chi dice che dopo i trent'anni si è ridicoli a ballare.
La goffagine è ballare quello che non si conosce, ma la New Age degli anni Ottanta possiamo ballarla solo noi che la abbiamo vissuta.
Astronave Max si guarda intorno, lei ci aveva abituato a trovare il mondo attraverso le sue esperienze.
Dopo un po’ che ti racconti, che declini te e il tuo mondo, hai bisogno di verificare che quello che racconti abbia empatia con gli altri, e devi osservare più fuori che dentro di te.
Cosa la ha spinta in questa direzione?
La curiosità: cosa c’è di me negli altri? Cosa mi accomuna a uno anagraficamente ed esteticamente diverso da me? Una ricerca utile, perché capisci che spesso ci sono gli stessi istinti, paure e gioie a muoverci.
Pronto per il tour?
Carico. Si parte da Morbegno il 23 settembre.
Scaletta?
Su twitter e sui social vari i fan mi dicono cosa fare e non fare, ma condensare in due ore abbondanti una carriera è dura, bisognerebbe arrivare alle tre ore.
Perché non lo fa?
Non bisogna esagerare, cercherò di metterci un po’ di medley per non eliminare troppe canzoni.
Sorprese?
La donna, il sogno & il grande incubo me la stanno chiedendo, e non si fa dal primo tour: piace, è elettronica…devo travare una formula per mettercela. Ha dato il titolo all’album, ma era un brano minore, ora me la chiedono tantissimo. E' bello sapere che a volte...ritornano.

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