1992: Guida galattica per Nineties Addict
Serie TVPer un tuffo carpiato negli anni 90 ci vuole l’equipaggiamento adatto: dal costume intero rosso in stile Baywatch ai jeans chiari a vita alta à la Brenda Walsh, ecco il vademecum per uno stile in perfetto mood 1992, in onda dal 24 marzo su Sky Atlantic
Salopette, camicie a scacchi e Dr. Martens.
Se siete della parrocchia che idolatra la suddetta trinità, state leggendo l’articolo giusto.
Più che di un articolo si tratta di un vademecum da stampare e attaccare sull’anta del vostro armadio, una vera e propria guida per attuare una metamorfosi fashion & beauty che vi farà uscire da una metaforica cabina del telefono non con la tuta di Superman bensì con jeans a lavaggio chiaro e vita altissima, body dorato e Barbour.
Ecco la divisa dei supereroi anni Novanta, ossia di chi aveva il coraggio di conciarsi da Willy il Principe di Bel Air e andare in giro per strada a testa alta.
Ma la moda targata Nineties ha il suo perché, basta saperla mescolare scientemente. Dosandola con criterio, infatti, vi farà sfoggiare outfit molto interessanti nonché attualissimi.
Da quando la bomba hipster è stata sganciata su Williamsburg (il quartier generale dei baffuti-barbuti newyorkesi), un fungo atomico super fashion si è propagato per tutto il globo, portando dappertutto mise fatte di shorts jeans, camicie di flanella à la Kurt Cobain (o ispirate alla sua nemesi, Eddie Vedder) e cuffie di lana in stile Spin Doctors.
Si tratta proprio d’ingredienti base delle ricette modaiole servite su piatti d’argento negli anni Novanta e tornate in auge oggi per appagare i palati dei più nostalgici grunge-addict.
Aspettando di goderci le atmosfere di quegli anni nell’attesissima serie-evento 1992, in onda dal 24 marzo su Sky Atlantic, ecco la guida che v’insegnerà a vestirvi, pettinarvi e a comportarvi esattamente come se in tv stesse andando in onda in prima visione Baywatch!
L’abito fa il monaco anni Novanta
Nel vostro guardaroba non dovranno mancare carriolate di jeans a lavaggio chiaro, possibilmente a vita altissima (prendete ispirazione da Steve Arkel di Otto sotto un tetto). Il top sarebbe una salopette jeans e, a proposito di top, fate incetta anche di questi per sfoggiare un nude look ad altezza ombelico come quello tanto in voga nei Nineties. Felpe con cappuccio a volontà, leggings, fantasie tartan e tutto quello che trovate ammassato sugli scaffali di American Apparel consideratela manna dal cielo.
Scarpiera, scarpiera delle mie brame, chi è la più grunge del Reame?
Anche i vostri piedini v’implorano un revival anni Novanta? Esaudite tutti i loro desideri vestendoli di tutto punto con anfibi Dr. Martens, sneakers Gazzelle dell’Adidas e Stan Smith sempre dell’Adidas. Risparmiate ai vostri piedi, invece, l’umiliazione di indossare quelle orrende zeppe diventate tormentone grazie alle loro ambasciatrici: le Spice Girls…
Cosa ti passa per la testa? Sempre e solo i Nineties!
Micro chignon ispirati alle acconciature della fase giovanile di Gwen Stefani, mollettine a forma di farfalla, treccine, capelli ricci con il gel, caschetto biondo ultra liscio come Kelly di Beverly Hills 90210, taglio scalato con frangiona di Rachel di Friends, cerchietti di stoffa Naj-Oleari, le fasce per capelli tanto care a Brenda Walsh, il ciuffo di Donna… se proprio siete convinti sostenitori del look anni Novanta, allora sacrificatevi la zazzera e ricommettete i madornali trico-errori di quel decennio d’orrori fluenti.
Non c’è parrucco senza trucco (e senza inganno)
La vostra metamorfosi in licantropo anni Novanta sta per compiersi definitivamente. Avete trovato tracce di glitter su tutto il corpo? Le vostre labbra sono contornate di matita dal colore differente rispetto a quello del rossetto? E il colore del rossetto è una tinta lugubre tipo rosso mattone o addirittura blu da darkettoni? Il virus degli anni Novanta vi ha infettato e il morbo grunge-dark ha appena incominciato il suo decorso (la fase terminale è fatta di piercing all’ombelico e fuseaux a stampa animalier, preparatevi spiritualmente).
Grunge ‘n’ roll
Un accessorio che non dovrà mai mancare nelle borse e negli zaini dei cultori dei Nineties è il walk-man e il lettore CD portatile. Per il primo, se siete fortunati troverete stipate in soffitta ancora delle compilation in musicassetta che vi fece l’ammiratore segreto delle scuole medie, mentre per il secondo avete certo più possibilità di procurarvi paleozoici compact disc. Le annate di ciascuna bottiglia musicale da stappare devono ovviamente essere comprese tra il 1990 e il 1999: tutta la discografia dei Nirvana va benissimo, Pearl Jam a iosa, Oasis e Blur in loop, i primi Foo Fighters, scorpacciate di Smashing Pumpkins nonostante l’infinite sadness che possono procurarvi (ma per apparire anni Novanta bisogna soffrire), Alice in Chains, Stone Temple Pilots, Dinosaur Jr., Radiohead, Rage Against The Machine, Garbage, L7, Bad Religion, Bush, No Doubt, Hole, Massive Attack e compagnia bella.
Se volete proprio calarvi totalmente nelle atmosfere del decennio e siete dunque pronti a tutto, procuratevi anche album di Boy Band quali Take That, Backstreet Boys, Boyzone e 5ive oppure di Girl Band come le Spice Girls e le All Saints.
Galeotto fu Bret Easton Ellis
Nella libreria del perfetto “Ninetier” non devono mancare titoli come American Psycho di Bret Easton Ellis, Alta fedeltà di Nick Hornby, Fight Club di Chuck Palahniuk, Underworld di Don DeLillo, Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides e La versione di Barney di Mordecai Richler.
Per completare la vostra licantropizzazione, non perdete nemmeno un minuto della programmazione di Sky Atlantic 1992 (fino al 24 marzo su Sky Atlanitc +1).
E ovviamente non perdete la serie-evento 1992, in onda dal 24 marzo su Sky Atlantic.
Se siete della parrocchia che idolatra la suddetta trinità, state leggendo l’articolo giusto.
Più che di un articolo si tratta di un vademecum da stampare e attaccare sull’anta del vostro armadio, una vera e propria guida per attuare una metamorfosi fashion & beauty che vi farà uscire da una metaforica cabina del telefono non con la tuta di Superman bensì con jeans a lavaggio chiaro e vita altissima, body dorato e Barbour.
Ecco la divisa dei supereroi anni Novanta, ossia di chi aveva il coraggio di conciarsi da Willy il Principe di Bel Air e andare in giro per strada a testa alta.
Ma la moda targata Nineties ha il suo perché, basta saperla mescolare scientemente. Dosandola con criterio, infatti, vi farà sfoggiare outfit molto interessanti nonché attualissimi.
Da quando la bomba hipster è stata sganciata su Williamsburg (il quartier generale dei baffuti-barbuti newyorkesi), un fungo atomico super fashion si è propagato per tutto il globo, portando dappertutto mise fatte di shorts jeans, camicie di flanella à la Kurt Cobain (o ispirate alla sua nemesi, Eddie Vedder) e cuffie di lana in stile Spin Doctors.
Si tratta proprio d’ingredienti base delle ricette modaiole servite su piatti d’argento negli anni Novanta e tornate in auge oggi per appagare i palati dei più nostalgici grunge-addict.
Aspettando di goderci le atmosfere di quegli anni nell’attesissima serie-evento 1992, in onda dal 24 marzo su Sky Atlantic, ecco la guida che v’insegnerà a vestirvi, pettinarvi e a comportarvi esattamente come se in tv stesse andando in onda in prima visione Baywatch!
L’abito fa il monaco anni Novanta
Nel vostro guardaroba non dovranno mancare carriolate di jeans a lavaggio chiaro, possibilmente a vita altissima (prendete ispirazione da Steve Arkel di Otto sotto un tetto). Il top sarebbe una salopette jeans e, a proposito di top, fate incetta anche di questi per sfoggiare un nude look ad altezza ombelico come quello tanto in voga nei Nineties. Felpe con cappuccio a volontà, leggings, fantasie tartan e tutto quello che trovate ammassato sugli scaffali di American Apparel consideratela manna dal cielo.
Scarpiera, scarpiera delle mie brame, chi è la più grunge del Reame?
Anche i vostri piedini v’implorano un revival anni Novanta? Esaudite tutti i loro desideri vestendoli di tutto punto con anfibi Dr. Martens, sneakers Gazzelle dell’Adidas e Stan Smith sempre dell’Adidas. Risparmiate ai vostri piedi, invece, l’umiliazione di indossare quelle orrende zeppe diventate tormentone grazie alle loro ambasciatrici: le Spice Girls…
Cosa ti passa per la testa? Sempre e solo i Nineties!
Micro chignon ispirati alle acconciature della fase giovanile di Gwen Stefani, mollettine a forma di farfalla, treccine, capelli ricci con il gel, caschetto biondo ultra liscio come Kelly di Beverly Hills 90210, taglio scalato con frangiona di Rachel di Friends, cerchietti di stoffa Naj-Oleari, le fasce per capelli tanto care a Brenda Walsh, il ciuffo di Donna… se proprio siete convinti sostenitori del look anni Novanta, allora sacrificatevi la zazzera e ricommettete i madornali trico-errori di quel decennio d’orrori fluenti.
Non c’è parrucco senza trucco (e senza inganno)
La vostra metamorfosi in licantropo anni Novanta sta per compiersi definitivamente. Avete trovato tracce di glitter su tutto il corpo? Le vostre labbra sono contornate di matita dal colore differente rispetto a quello del rossetto? E il colore del rossetto è una tinta lugubre tipo rosso mattone o addirittura blu da darkettoni? Il virus degli anni Novanta vi ha infettato e il morbo grunge-dark ha appena incominciato il suo decorso (la fase terminale è fatta di piercing all’ombelico e fuseaux a stampa animalier, preparatevi spiritualmente).
Grunge ‘n’ roll
Un accessorio che non dovrà mai mancare nelle borse e negli zaini dei cultori dei Nineties è il walk-man e il lettore CD portatile. Per il primo, se siete fortunati troverete stipate in soffitta ancora delle compilation in musicassetta che vi fece l’ammiratore segreto delle scuole medie, mentre per il secondo avete certo più possibilità di procurarvi paleozoici compact disc. Le annate di ciascuna bottiglia musicale da stappare devono ovviamente essere comprese tra il 1990 e il 1999: tutta la discografia dei Nirvana va benissimo, Pearl Jam a iosa, Oasis e Blur in loop, i primi Foo Fighters, scorpacciate di Smashing Pumpkins nonostante l’infinite sadness che possono procurarvi (ma per apparire anni Novanta bisogna soffrire), Alice in Chains, Stone Temple Pilots, Dinosaur Jr., Radiohead, Rage Against The Machine, Garbage, L7, Bad Religion, Bush, No Doubt, Hole, Massive Attack e compagnia bella.
Se volete proprio calarvi totalmente nelle atmosfere del decennio e siete dunque pronti a tutto, procuratevi anche album di Boy Band quali Take That, Backstreet Boys, Boyzone e 5ive oppure di Girl Band come le Spice Girls e le All Saints.
Galeotto fu Bret Easton Ellis
Nella libreria del perfetto “Ninetier” non devono mancare titoli come American Psycho di Bret Easton Ellis, Alta fedeltà di Nick Hornby, Fight Club di Chuck Palahniuk, Underworld di Don DeLillo, Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides e La versione di Barney di Mordecai Richler.
Per completare la vostra licantropizzazione, non perdete nemmeno un minuto della programmazione di Sky Atlantic 1992 (fino al 24 marzo su Sky Atlanitc +1).
E ovviamente non perdete la serie-evento 1992, in onda dal 24 marzo su Sky Atlantic.