Boardwalk Empire 5: crollo di un impero

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Mercoledì 14 gennaio alle 21.10 è partita su Sky Atlantic la quinta e ultima stagione di Boardwalk Empire, la grandiosa serie tv creata da Terence Winter e prodotta da Martin Scorsese: bye bye Nucky, buon (ultimo) viaggio!

E così siamo giunti alla fine: bye bye Boardwalk Empire, mancano solo otto episodi, e poi calerà il sipario sulla saga di Nucky Thompson e compagni.



Ma dove avete vissuto finora? Lo abbiamo detto qui, qui e qui, non fate quella faccia stupita! D’altro canto, capiamo i sentimenti che agitano il vostro animo: dopo cinque stagione, dopo innumerevoli morti, tradimenti a perdita d’occhio, fiumi di alcol e quintali di sigarette, non sarà facile dire addio ai personaggi, quantomeno a quelli che sono ancora vivi!

Su, bevete qualcosa di forte e preparatevi psicologicamente come farebbe il fido Van Alden, perché da mercoledì 14 gennaio ci sarà l’ultimo viaggio di sola andata per Atlantic City e dintorni.



Prima un piccolo recap. La quarta stagione si chiudeva con: Chalky incazzato nero (scusate il gioco di parole!) con Narcisse e intenzionato a farlo fuori per poter vivere la sua storia d’amore con Daughter; Nucky che cerca di tirarsene fuori ed essere neutrale, perché ha già i suoi casini e non gli servono anche quelli degli altri, ma che alla fine decide di aiutare l’amico, che ai tempi gli salvò la pelle; Richard che viene ingaggiato da Nucky per far fuori Narcisse, ma che per uno scherzo del destino finisce con l’uccidere per errore la figlia di Chalky, per poi essere colpito durante una sparatoria con gli uomini di Narcisse e andare a morire da solo sotto il pontile; Gillian in carcere per omicidio; i fratelli Thompson ai ferri corti; Johnny Torrio che cede il comando ad Al Capone; Eli esiliato a Chicago per mano di Nucky, dove viene ingaggiato da Capone per conto di Van Alden. Tanta roba, insomma.

Da qui, più o meno, comincia la quinta stagione. Grazie a un “piccolo” salto temporale, la narrazione si sposta infatti avanti di sette anni. Siamo nel 1931 ora, in piena Grande Depressione. Nucky si è praticamente auto-esiliato a L’Havana (la parte di business rimasta ad Atlantic city è invece gestita dall’irritante ma simpatico Mickey Doyle, che a un certo punto assumerà un ragazzo che vi consigliamo di tenere d’occhio…) insieme a Sally, che lì possiede un locale.
Mr Thompson, però, non è uno abituato a stare con le mani in mano, infatti sta cercando di ottenere un accordo esclusivo con la Bacardi Rum Company per importare negli Stati uniti la preziosa bevanda dopo la fine del proibizionismo, che, secondo il nostro (anti)eroe, dovrebbe avvenire presto. Specialmente con qualche spintarella alle persone giuste.

A Chicago, intanto, Al Capone è ormai il super boss che tutti noi conosciamo benissimo. Vive come un re, è circondato dai suoi fedelissimi, e per lui lavora mezza città, chi legalmente, chi illegalmente. Nel secondo gruppo rientrano il povero Nelson Van Alden, ormai l’ombra di quello che era all’inizio della storia, e il “fratello prodigo” Eli, che ora vive perennemente ubriaco e che non ha il coraggio di farsi rivedere dalla sua famiglia. Tornando a Capone: sappiamo bene com’è andata a finire per quello che è diventato uno dei criminali più famosi della Storia, ed è proprio lì che convergerà la sua storyline. Ascesa e caduta: da piccolo scagnozzo a capo di un impero del crimine, e poi in prigione per evasione fiscale. Quando si dice “l’ironia della sorte”.

A New York, invece, pare che gli equilibri del potere stiano per cambiare. Se prima era Joe Masseria a farla da padrone, pare proprio che ora ci sia un nuovo boss in città, un certo Salvatore Maranzano: Lansky – che tra l’altro ha uno strano incontro proprio a L’Havana con Nucky – e Luciano resteranno fedeli al loro vecchio capo, o si uniranno al nuovo pretendente al trono?

Chalky non se la passa bene, sognava l’amore, e invece si ritrova carcerato e costretto ai lavori forzati… Non fate però l’errore di pensare che il suo desiderio di vendetta si sia assopito: troverà Narcisse costi quel che costi, e chiuderà per sempre la faccenda.

Infine le donne della serie, un po’ vittime ma anche molto carnefici. Margaret vive abbastanza serenamente a New York, anche perché dopo l’accordo stipulato con Rothstein ha una casa e una rendita sicura, senza contare che in ufficio si è fatta notare dal suo capo, che la ritiene molto competente. La ruota, però, girerà presto anche per lei, e la rimetterà in contatto con chi? Ma ovviamente col suo ex marito! Gillian è comunque quella che se la passa peggio di tutti: dopo esser stata dichiarata colpevole di omicidio di primo grado, infatti, è finita in un manicomio criminale, sola e abbandonata da tutti.

Insomma, una tragedia dietro l’altra, mai una gioia, ma a noi Boardwalk Empire piace proprio così, e siamo sicuri che questo capitolo conclusivo non deluderà i fan italiani.




L’appuntamento con la quinta stagione di Boardwalk Empire è ogni mercoledì alle 21.10 a partire dal 14 gennaio, solo su Sky Atlantic.

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