Waldo come Beppe Grillo e le altre profezie di Black Mirror

Serie TV
Alcuni momenti "profetici" di Black Mirror.
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I nuovi episodi della serie in arrivo dal 19 Marzo su Sky Cinema anticipano alcuni fenomeni poi diventati realtà. Dall'ascesa del M5S ai servizi che ci tengono in vita dall'aldilà. E c'è chi parla della serie come della versione 2.0 di 1984 di Orwell

Black Mirror è il nuovo 1984? E il suo ideatore Charlie Brooker può essere considerato il George Orwell dell'era dei social media, come si chiedono alcune webzine inglesi? I nuovi episodi di Black Mirror in arrivo dal Regno Unito (in onda Martedì 19 Marzo su Sky Cinema) confermano non solo la capacità della serie di raccontare il presente tecnologico in maniera brillante, ma anche di anticipare fenomeni del… futuro.
Il caso più eclatante riguarda proprio una delle nuove puntate in arrivo su Sky Cinema, "Vota Waldo", che presenta forti analogie con la più recente cronaca politica italiana. Ma come hanno sottolineato diversi utenti online, anche gli episodi trasmessi lo scorso anno si sono rivelati profetici per tormentoni che sono poi arrivati solo dopo la messa in onda.

Waldo come Grillo? - Il paragone è arrivato dallo stesso Regno Unito, anche per una coincidenza del tutto fortuita: i britannici hanno visto l'episodio lo scorso 25 Febbraio, proprio il giorno in cui il Movimento 5 Stelle si è affermato come il primo partito alla Camera dei Deputati. Non poteva quindi passare inosservato il confronto tra il successo (reale) di Beppe Grillo e quello (immaginario) di Waldo, l'orso protagonista di "Vota Waldo".
In questo episodio (che sarà trasmesso alle ore 21.10 su Sky Cinema) si vede il comico fallito Jamie Salter diventare improvvisamente il candidato a sorpresa della campagna elettorale per la rielezione di un deputato. In realtà, più che il comico (che resta sempre dietro le quinte) il protagonista è un orso animato, Waldo appunto, che riesce a imporsi nei dibattiti televisivi grazie al suo linguaggio diretto e anti-politico, farcito di battute e oscenità.



Da una parte l'ascesa di Waldo è motivata anche dall'inconsistenza degli avversari: sia il candidato conservatore che quello laburista ripetono i vecchi rituali di una politica sempre più staccata dalla realtà. E' per questo che, come ripete il produttore di Waldo "non c'è più bisogno dei politici", può bastare "un iPhone e un computer. Per decisioni da prendere o scelte da approvare faremo tutto on-line!".



Dietro il successo di Waldo c'è anche un nuovo scenario dei media in cui una battuta a effetto, uno scontro vinto in tv, un meme virale sono in grado di spostare più voti di un programma elettorale ben strutturato. Insomma, come ha scritto la webzine io9, "l'episodio inizia come una critica del rapporto tra media e politica, ma poi si trasforma in qualcosa di più approfondito: un'esplorazione di come le icone di internet richiamano il nostro senso di apatia nichilistica, possano in realtà essere usate per sfruttarci".
Anche in Italia, le prime recensioni, hanno subito colto l'analogia tra Waldo e Grillo. Tanto che c'è chi scrive che "per capire cosa succederà in Italia dopo le elezioni occorre guardare Black Mirror".

Torna da me - Sempre in una delle nuove puntate in arrivo su Sky Cinema il 19 Marzo, "Torna da me", viene raccontata la storia di una ragazza che, dopo la scomparsa del compagno, continua a comunicare con lui attraverso alcuni servizi online che simulano la sua personalità.



Anche in questo caso l'autore Charlie Brooker sembra aver anticipato l'arrivo di servizi come LivesOn, che promette di farci continuare a twittare anche quando saremo morti. Come ricorda il Guardian, non si tratta dell'unico servizio di questo tipo a porci questioni etiche ancora irrisolte sulla morte 2.0.

I prigionieri che pedalano
- Come per ogni opera di fantascienza, anche per Black Mirror non è mai chiaro se sia la realtà a ispirare la fiction o viceversa. Il dubbio resta anche nel caso della puntata "15 milioni di celebrità" andata in onda lo scorso anno. L'episodio racconta un ipotetico futuro in cui gli uomini vivono in un luogo isolato senza contatti con la realtà. Sono costretti a pedalare di continuo per produrre energia e guadagnare soldi virtuali da spendere in beni altrettanti virtuali.
Uno scenario, questo, niente affatto futuribile: come hanno raccontato CNN e AP in Brasile c'è già un carcere dove i detenuti sono invitati a pedalare per produrre energia e così vedere ridotta la propria pena.

Il trailer di "15 milioni di celebrità"




Harlem Shake
- Poteva mai mancare, poi, il tormentone virale del momento? Certo che no. Verso il finale dell'episodio "15 milioni di celebrità" si vede una sequenza che ricorda molto da vicino quella di Harlem Shake. Prima ci sono tre persone immobili, poi al cambiare della musica, si vedono improvvisamente decine di persone cantare, ballare, saltare. Esattamente come fanno i tanti utenti che stanno condividendo video su YouTube sulle note di Harlem Shake. Ecco qui un video con la sequenza in questione, remixato ovviamente con Harlem Shake.

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