Breaking Bad, la tavola periodica dei morti
Serie TVNelle serie più cult del momento si muore e spesso. Così qualcuno ha contato i decessi (247 il totale) e li ha classificati in un’infografica che li racconta in ordine cronologico in base alle cause e ai colpevoli
di Gabriele De Palma
Emilio Koyama è stata la prima vittima della prima stagione di Breaking Bad; a ucciderlo una intossicazione di gas procuratagli da Walter White. Inizia così la splendida infografica intitolata 'La conta dei morti' , realizzata dal designer John LaRue, che cura il blog The Droid You're Looking For. Anzi inizia meglio, almeno per gli appassionati della serie, perché la descrizione della morte di Emilio è espressa con una formula chimica: S1PsW posta vicino al simbolo di un uomo, dove S1 sta per Season 1 (prima stagione); Ps significa poison (veleno) e W sta per Water White, il professore di chimica protagonista della fiction che si dà al crimine. Ma l'assassinio di Koyama è solo il primo di una lunga lista, un atto impulsivo compiuto per autodifesa, molto diverso dal secondo, quello del compare di Koyama, Krazy 8. Quest'ultimo viene strangolato sempre da Walter dopo qualche giorno di prigionia nella cantina di Jesse Pinkmann, il co-protagonista e socio di malaffare di White. La formula di questo omicidio diventa allora: S1StW.
Wiki – Si ava avanti così, allora, di morte in morte e di formula in formula fino alla quinta stagione. L'ottima resa grafica del conteggio delle vittime è stata possibile non solo grazie all'abilità di LaRue ma anche dallo sforzo collettivo degli appassionati delle avventure dei narcotrafficanti improvvisati di Albuquerque, che raccolgono tutti i dati relativi ai personaggi e alle puntate sul sito collaborativo Breaking Bad Wiki. L'ispirazione è venuta da un altro lavoro simile realizzato da Shahed Syed sulla serie Dexter. La trasposizione fatta da LaRue però è molto convincente, soprattutto per il riferimento alla tavola periodica degli elementi, che caratterizza la sigla della creazione del regista Vince Gilligan. In fondo all'infografica è infatti rappresentata una tavola periodica alternativa, che funziona da legenda per comprendere la conta. Sul lato sinistro della tavola l'elenco dei responsabili dei crimini, su quello destro i simboli che indicano le cause dei decessi.
247 e non è finita – Leggere la rappresentazione di LaRue significa anche avere una visone d'insieme sull'evoluzione della serie. Si nota infatti che l'escalation di morti ammazzati è sensibile e va di pari passo con l'abbandono delle remore morali da parte dei protagonisti e con l'infittirsi della trama che coinvolge i protagonisti in una spirale verso la violenza. Così si passa dalle 3 vittime della prima stagione alle 247 complessive delle prime cinque. E presumibilmente il computo delle morti di Breaking Bad non è ancora finito dato che resta ancora una stagione prima della fine della serie (in Italia siamo ancor alla quarta). A far impennare il numero di decessi è sicuramente il disastro aereo causato, nella seconda stagione, dal padre della fidanzata di Jesse Pinkmann. Il controllore di volo Donald Margolis, distrutto per la morte della figlia per overdose, provoca involontariamente uno scontro tra due velivoli che costa la vita a 167 persone. LaRue scrive quindi la formula S2FcDm: seconda stagione, collisione aerea (flight collision), Donald Margolis, cui si aggiunge il moltiplicatore 167 e il simbolo dell'orsacchiotto che cade nella piscina di Walter White pochi secondi dopo l'impatto. Insomma per gli appassionati di Breaking Bad è una risorsa da consultare con attenzione. Un'unica avvertenza, però: se non avete visto gli ultimi episodi trasmessi solo dall'emittente statunitense AMC, scorrete piano l'infografica e non fatevi guastare le prossime puntate dalle formule delle ultime vittime. Le sorprese infatti sono ancora molte...