Fiorella Mannoia presenta Padroni di niente, il nuovo album in uscita oggi

Musica

Helena Antonelli

Esce oggi 6 novembre il nuovo album dell'artista “PADRONI DI NIENTE” anticipato in radio dal singolo “Chissà da dove arriva una canzone”. Scopriamo di più sull’album

Padroni di niente è il titolo del nuovo album di inediti di Fiorella Mannoia disponibile in pre-order in formato CD e in VINILE e nei negozi da venerdì 20 novembre. Un album figlio di un periodo storico preciso, ricco di pensieri scaturiti da un evento eccezionale, da qualcosa che non ci era mai successo, da una vita che non avevamo mai vissuto e mai immaginato di vivere. Un disco che racconta proprio le riflessioni nate nelle difficili settimane della primavera 2020, riflessioni che ciascuno può riconoscere come proprie, emerse in quei “giorni chiusi”, per citare la canzone di Ultimo che ha anticipato l’uscita dell’album, sperando che abbiano presto “un prato per volare fuori”.

 

Perché questo titolo?

Questo album è stato concepito durante il primo lockdown. In quel momento i nostri pensieri andavano alti, ci siamo tutti interrogati sul senso della vita, c’è chi addirittura parlava di un nuovo umanesimo. La natura in quel periodo ha ripreso i propri spazi e noi siamo tornati i “padroni di niente”. 

 

Nelle sue canzoni lei canta “quando pensi di voler salvare il mondo e lui che salva me”, che vuole dire?

Il mondo non si cambia, ma possiamo cambiare quello che c’è intorno a noi. Ognuno può e deve fare la sua parte. Siamo capaci di fare delle cose meravigliose, dimostrando grande umanità. È questo che ci salva.

 

In Sogna lei canta “difendi ogni giorno passione e quello in cui credi”, in ambito lavorativo, anche pensando al passato, sente di dire che ci è riuscita senza difficoltà?

Guai se non ci fossero. Le difficoltà ti aiutano ad essere quello che sei. Non conta cadere, quello che conta è rialzarsi.

 

L’ultima canzone, Solo una figlia, si inserisce nel contesto della violenza sulle donne, contesto che la vede attiva su più fronti, ce ne parla?

Come nel precedente disco, “Personale”, anche qui utilizzo la formula della “canzone sospesa”, che prende spunto dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”. Ho voluto condividere questo spazio con un’artista emergente, la cantautrice Olivia XX con cui duetto sulle note di “Solo una figlia”, brano che racconta le storie difficili, tragiche, delle giovani ragazze. Il tema della canzone è infatti quello di due adolescenti provenienti da due continenti diversi: una sposa bambina e una bambina che subisce violenze dal padre. Questa canzone non ha un lieto fine. Io e Olivia ci abbiamo pensato molto e siamo arrivate alla conclusione che il più delle volte queste storie non hanno un lieto fine. Purtroppo.

 

Il settore dello spettacolo, in particolare cinema, teatri, concerti, sono stati i primi a chiudere. Oggi la situazione è tragica per molti lavoratori di questo settore. C’è chi addirittura è costretto a vendersi gli strumenti per poter fare la spesa. Lei cosa ne pensa?

Lo spettacolo non è solo divertimento, è cultura. E tutti noi abbiamo bisogno della cultura. Questo è quello che deve passare. La riapertura dei teatri a maggio è necessaria.

 

Il suo augurio per il 2021?

Speriamo di liberarci di questo virus al più presto. È passata la peste, spero passi in fretta anche questo.

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