Prince, 5 anni fa moriva il cantautore di "Kiss": 10 curiosità sull'artista

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Il 21 aprile 2016 "il folletto di Minneapolis" si spegneva nella sua residenza alle porte della città in cui era nato. Dai brani firmati per altri artisti alla sua passione per l’odore del Mc Donald’s, dai mille soprannomi al processo contro 22 fan: ecco dieci curiosità sull’icona di “Purple Rain”

Ventuno aprile, una triste ricorrenza per la storia della musica mondiale. Cinque anni fa, nel 2016, Prince fu trovato morto nell’ascensore della sua residenza a Chanhassen - cittadina alle porte di Minneapolis, Minnesota - per un’overdose accidentale da oppiacei. Aveva 57 anni. Autore, cantante e musicista, ecco qualche curiosità su una delle icone più rimpiante della cultura pop.

Il folletto dai mille nomi

Nel corso della sua carriera, Prince Rogers Nelson -questo il suo vero nome - non è stato sempre e solo “Prince”. Cambiò più volte nome, per arte e per motivi legali: per rivendicare la libertà di scelta artistica, e per fare un dispetto alla sua casa discografica che lo aveva messo a contratto come “Prince”. Nel mezzo della disputa giudiziaria si fece chiamare Joey Coco, Jamie Starr, Alexander Nevermind, Cristopher, TAFKAP -The Artist Formerly Known as Prince (letteralmente, “L’Artista Precedentemente Conosciuto Come Prince) e poi semplicemente The Artist. I soprannomi più famosi con cui è conosciuto non li ha però coniati lui stesso. In molti lo ricordano ancora come “Il Folletto di Minneapolis”, nickname legato alla sua altezza: 1,58 cm. Per il suo carattere fu invece conosciuto come His Royal Badness, Sua Maestà Cattiva.

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Camille

Un'identità in particolare non ha però mai visto la luce. Nel 1985 Prince decise di pubblicare un album sotto sembianze femminili con il nome di “Camille”. Il disco fu registrato ma il progetto naufragò e le canzoni furono poi riutilizzate negli anni a venire.

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Il rapporto con Internet e il processo contro i fan

Prince non amava Internet e nemmeno gli smartphone, soprattutto se utilizzati per riprendere le sue performance. Nel 2014 citò in giudizio 22 fan, con l’accusa di aver pubblicato sul web video di alcune sue esibizioni, accusandoli di “violazione massiccia e contrabbando”. Finirono a processo due gestori di una pagina Facebook su cui erano stati caricati video di un suo show e altri venti fan, denunciati per aver rilasciato clip di un concerto del 1983.

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L’odore di Mc Donald’s

Prince veniva da una famiglia umile, spesso in difficoltà economica. Si dice che, in alcuni momenti della sua infanzia, i genitori non fossero in grado di permettersi di mangiare. Così Prince vagava per Minneapolis e si fermava fuori dai ristoranti di Mc Donald’s solo per poter sentire l’odore del cibo.

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3121

Il 21 marzo 2006 Prince pubblicò il 31esimo album della sua carriera, “3121”. Il titolo del disco aveva un significato particolare per il cantante: 3121 era l’indirizzo della sua casa a Los Angeles. Quando andò in tour nel Regno Unito per promuovere l’album decise che tutti i biglietti avrebbero avuto un unico prezzo: 31 sterline e 21 centesimi.

Artista fai da te

Prince pubblicò il suo primo album “For You” nel 1978, a soli 20 anni. Dietro tutti gli strumenti suonati nei brani, in tutto 27, e tutte le voci dei cori, si dice che ci fosse solo un artista. Prince.

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Paisley Park

“Paisley Park” è il titolo di una canzone di Prince del 1985 ed è anche il nome della casa discografica fondata dallo stesso artista. Non solo. Alle porte di Minneapolis si può visitare un museo dedicato a Prince, anche questo chiamato Paisley Park. L’edificio è lo stesso luogo che il cantante progettò e aiutò a disegnare, dove visse e registrò le sue canzoni per decenni. All’interno della residenza era sempre disponibile una squadra di sarti pronta a cucirgli addosso gli abiti che decideva di indossare. Il colore di gran parte delle pareti? Il suo preferito, il viola.

600 titoli

Durante la sua carriera, Prince firmò oltre 600 brani. Non tutti per se stesso. Tra i brani più conosciuti, “Nothing Compares 2 U” di Sinead O’Connor, “I Feel For you” di Chaka Khan, “Yo Mister” di Patti LaBelle e “How Come You Don’t Call Me Anymore” di Alicia Keys.

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Artista precoce

Delle centinaia di brani nati dalla penna di Prince, il primo - “Funk Machine” - ha visto la luce quando l’artista aveva solo sette anni, mentre suonava il pianoforte del padre. A 13 anni fondò invece la sua prima band, i Grand Central.

Testimone di Geova

Dieci anni prima della sua morte, Prince fu battezzato come testimone di Geova. I funerali si svolsero il 15 maggio 2016, con cerimonia privata, presso la Sala del Regno dei Testimoni di Geova a Minnetonka, quartiere residenziale di Minneapolis.

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