
Patti Smith compie 75 anni: chi è la "sacerdotessa" del rock. FOTO
Nata il 30 dicembre 1946, la cantautrice, poetessa, fotografa, pittrice e scultrice è stata fonte di ispirazione per grandi artisti come Madonna e gli U2. I suoi brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night”, scritta con Bruce Springsteen, sono pietre miliari della musica. Nel 2021 ha ricevuto le chiavi della città di New York

Patti Smith è un’artista unica, completa, di straordinario talento, e durante la sua lunga carriera ha attraversato tutte le forme d’arte, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Cantautrice, poetessa, fotografa, pittrice e scultrice, è a buona ragione soprannominata la “sacerdotessa” del rock. Ha battuto tutti sul tempo: il suo album Horses del 1975 ha anticipato i temi del punk e realizzato un perfetto connubio tra rock e versi
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Patricia Lee Smith è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, in Illinois. Si trasferisce con la famiglia prima a Philadelphia, quindi nel New Jersey. È stata una bambina un po’ “ai margini”, come lei stessa ammette: “Non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi ha mantenuto forte. Ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico"
Patti Smith dedica una canzone a Milano: il concerto in streaming
Negli anni Sessanta Smith, giovanissima - ha circa 20 anni - si trasferisce a Manhattan per vivere e assaporare la rivoluzione culturale in corso in quegli anni. Mentre scrive le sue poesie, per mantenersi lavora come cameriera e come commessa in una libreria dove dorme di nascosto, perché non può permettersi una camera in affitto
Patti Smith: le 5 canzoni più famose
New York diventa la sua casa. E qui torna dopo la lunga parentesi di Detroit seguita al ritiro dalle scene nel 1980. "New York mi affascina, con me è sempre stata amichevole. Ho dormito nei parchi, nelle strade, e nessuno mi ha mai fatto del male. Vivere lì è come stare in una grande comunità”, racconta

La New York che lei tanto ama le ha anche dato le sue chiavi. A consegnargliele il sindaco Bill de Blasio, il 28 dicembre 2021. Dopo aver spiegato l'importanza di quel riconoscimento, la Smith si è esibita sulle note di Ghost Dance accompagnata da Lenny Kaye, suo storico chitarrista: "Con tutte le sue sfide e le sue difficoltà - riporta Pitchfork - New York rimane, e sono una buona viaggiatrice, la città più varia del mondo"
Patti Smith riceve le chiavi della città di New York
È attratta fin da adolescente dai grandi spiriti maledetti del rock come Jim Morrison, Lou Reed, Janis Joplin e Bob Dylan. Riuscirà ad un certo punto a entrare a far parte della cosiddetta intellighenzia newyorkese e a conoscere alcuni di loro. Dylan diventerà anche un suo grande amico nonché fonte di ispirazione

La sua prima grande e travolgente storia d’amore è con il fotografo rivoluzionario Robert Mapplethorpe, che ha curato la copertina di Horse. A un certo punto lui la lascia per diventare l’amante di Sam Wagstaff, dichiarando di fatto la sua omosessualità. Il secondo grande amore è Fred Smith, che diventa suo marito: “Quando incontrai Fred l’intesa fu così forte e perfetta che eclissò d’un colpo tutto il resto“, disse a Repubblica. Rimasta vedova, ha poi avuto una relazione con il musicista Oliver Ray, con cui si è spesso esibita anche in pubblico

Patti Smith ha avuto una figlia il 26 aprile 1967, che ha dato in adozione, e altri due figli - Jessica e Jackson - avuti dal marito Fred “Sonic” Smith

Nella vita di Patti Smith è entrata anche la politica, anche se lei una politica non si è mai sentita. Più che altro ha sempre avuto l’esigenza di comunicare i valori in cui credeva, che sono poi quelli della sua America, come ad esempio la libertà: "Ho avuto il privilegio di crescere in un periodo di rivoluzione culturale. E la musica ne è stata una componente. Forse non sono stata altro che una pedina, ma sono contenta, comunque, di aver contribuito a cambiare qualcosa”, ha sottolineato in un'intervista

Il suo primo singolo, Hey Joe/ Piss factory, segna l'anno zero della new wave americana. Sarà Lou Reed in persona a metterla in contatto con Clive Davis, presidente dell'Arista Records, che diventerà la sua etichetta storica. Nel 1975 arriva il primo album, Horses, che porta nella storia del rock un nuovo linguaggio musicale: una commistione tra recitazione "free form" e musica

L'universo poetico di Patti Smith ruota attorno a un miscuglio di beat generation, misticismo biblico, decadentismo ed esistenzialismo underground. I suoi riferimenti prediletti sono soprattutto i cantici di Allen Ginsberg, la narrativa di Jack Kerouac, le liriche di Williams Burroughs. Ma il suo vero maestro è il poeta maledetto francese Arthur Rimbaud, al quale dedica il suo secondo album Radio Ethiopia (1976), in cui si sposano le sue due anime, quella punk, feroce e straziata, e quella più cupa e solenne

Tra i suoi brani più noti spicca senza dubbio Because the Night: registrata inizialmente da Bruce Springsteen, venne poi da lui ceduta a Patti Smith, che la lanciò come primo singolo dell’album Easter. Meritano di essere poi ricordati, tra i suoi grandi successi, Dancing Barefoot, brano dedicato a tutte le donne "che sono come l’amante dell’artista Amedeo Modigliani", Jeanne Hébuterne, e Kimberly, considerato come uno dei più autentici della sua discografia. Ma anche Gloria e People have the power, scritto da Patti Smith e Fred “Sonic” Smith

L'artista ha scritto non solo canzoni, ma anche poesie e libri. Con Just Kids vince il National book Award, con L’anno della Scimmia, in un flusso di coscienza in cui realtà e immaginazione si prendono per mano, fa un viaggio per ricordare una volta di più che l’entusiasmo e la meraviglia per le piccole cose sono la vera forza che fa stare in piedi. Tra i libri tradotti in italiano, ha scritto anche Il sogno di Rimbaud, Presagi d’innocenza, Devotion e M Train

Durante la cerimonia di consegna dei Premi Nobel nel 2016, uno dei quali vinto dell'amico Bob Dylan, si è esibita sulle note di A hard rain's a-gonna fall, ma la fortissima emozione l’ha tradita e ha dimenticato le parole del testo. In un articolo scritto per il New Yorker ha spiegato: “Mi sono trovata di fronte al re e alla regina di Svezia e ad alcune delle menti più brillanti al mondo, armata di una canzone della quale ogni battuta codificava l'esperienza e la robustezza del poeta che l'aveva scritta. Sono rimasta bloccata in una valanga di emozioni”

Patti Smith ha un rapporto speciale con l'Italia. In un'intervista rilasciata a IoDonna ha spiegato che l'amore per il nostro Paese risale "alla fine degli anni ’50. Amo la sua arte, il suo spirito, il cibo. Mi sono sentita a casa molto prima di visitarla. Amo il Rinascimento, Giotto, Michelangelo, quando vengo a Milano visito il Cenacolo. Amo Puccini e Fellini. E mi sento riamata. Ho avuto anche il dottorato onorario a Parma. So che, se non avessi nulla, mi dareste ospitalità. Magari canterei Because the night per un pasto"

Quest’anno la rockstar ha ricevuto il Premio Puccini 2021 assegnato dalla Città di Viareggio e dalla Fondazione Festival Pucciniano dal momento che, si legge nelle motivazioni, nella colonna sonora della sua vita ha sempre messo al primo posto la musica di Giacomo Puccini. Impossibile non ricordare la sua interpretazione dell’aria “Un bel di vedremo” dalla Madama Butterfly, brano che ha ascoltato la prima volta a 10 anni e da allora non ha mai smesso di ascoltare (Nella foto Patti Smith con Carla Fracci)