Milva, dopo 15 anni arrivano nuove tracce e l'inedito Amore Vista Pioggia

C'è stata una stagione in cui la sfida non era solo canora ma anche, armonicamente, zoologica: dagli Anni Sessanta in avanti, a periodo ovviamente alterni, dispensatrici costanti di emozioni sono state Mina ovvero la Tigre di Cremona, Iva Zanicchi ovvero l'Aquila di Ligonchio, Orietta Berti alias l'Usignolo di Cavriago e infine Milva la Pantera di Goro. Quest'ultima, all'anagrafe Maria Ilva Biolcati è l'unica che oggi non c'è più. Nell'aprile 2026 saranno cinque anni che questa grande artista ci ha lasciati. E siccome la sua memoria è molto radicata anche nelle generazioni più giovani in virtù soprattutto del suo percorso teatrale che la vista affrontare, tra gli altri, monumenti quali Alda Merini e Bertolt Brecht questa è una occasione speciale per rileggere il suo universo musicale. In prossimità di questo periodo festivo è stato pubblicato Milva: Nuove Tracce, un prezioso album che è una raccolta di nuove versioni di alcuni dei sui grandi successi e di celebri cover, arricchite da un inedito che si intitola Amore Vista Pioggia. Le incisioni sono rimaste custodite per oltre quindici anni e ora vedono finalmente la luce. L'Inedito Amore Vista Pioggia è stato scritto e composto da Enrico Ruggeri, Luca Ghielmetti e Paolo Frola e ripercorre una storia d’amore raccontandola attraverso un’ambientazione casalinga e gli aspetti più quotidiani e semplici dello stare insieme. Così Martina Corgnati, figlia di Milva, ha commentato il brano: "In un paesaggio domestico che ricorda vagamente i tetri tinelli marron del grande Paolo Conte, mia madre offre una versione ironica e pungente di sé stessa, forse meno nota al pubblico ma che conferma la sua immensa versatilità interpretativa e la sua profonda intelligenza musicale". Il pubblico in Milva: Nuove Tracce potrà riascoltare la sua voce intensa e teatrale attraverso registrazioni realizzate nel 2009 e che non furono mai pubblicate. Oltre ad Amore Vista Pioggia spiccano due interpretazioni inedite e completamente sconosciute di brani scritti da Giorgio Faletti, Niente di Personale e Angelina, appartenute alla loro collaborazione per l’album In Territorio Nemico e che testimoniano la loro profonda affinità artistica. Compongono la raccolta altre sei canzoni che hanno segnato la carriera di Milva e canzoni celebri che amava molto (La Rossa di Enzo Jannacci, Alexander Platz di Franco Battiato e Giusto Pio, Milord di Georges Moustaki e Marguerite Monnot, La Filanda di Pallavicini e Janes, Caruso di Lucio Dalla e Il Nostro Concerto del mai giustamente valorizzato Umberto Bindi, quest’ultima da lei incisa per la prima volta in assoluto. La produzione artistica del progetto è stata affidata a Lucio Fabbri, che aveva già curato arrangiamenti, registrazioni e direzione musicale delle sessioni originali. A proposito di Milva: Nuove Tracce la figlia Martina ha detto che "mia madre usava la sua voce come uno strumento e immergersi nella tessitura armonica era per lei ogni volta un incontro d’amore. Per questo motivo, ritornare in studio sui grandi successi del suo passato era come ritrovare vecchi amici, che aveva continuato a frequentare nei concerti dal vivo. Si tratta di un album che rappresenta un ritratto autentico e commovente di Milva e della sua inesauribile forza interpretativa e che celebra una delle più grandi interpreti femminili della storia della canzone italiana ed europea. Ma soprattutto, e sottolineiamolo, è un atto d’amore e di memoria.

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Milva, dopo 15 anni arrivano nuove tracce e l'inedito Amore Vista Pioggia

Fabrizio Basso