Il gruppo romano crea un dialogo interiore dove il pubblico entra a contatto con la parte più inconscia di loro stessi
IL VIDEO È INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELLA BAND
Siamo i Mavìlle, una band di Roma in attività da poco più di un anno. Il nostro nuovo singolo si chiama Ego e racconta di un dialogo interiore in cui si entra a contatto con la parte più inconscia di noi stessi. Sensi di colpa, resa e spalle al muro colpiscono un ego che alle volte prende il sopravvento e diventa tossico. L’involucro esteriore ci racconta di un brano solare, ballabile, coinvolgente, tra dance e funk-rock, ma al suo interno c’è un contenuto potente. Il videoclip per la regia di Gianluca Della Monica e con la produzione di Bad Boss Productions di Francesco Stoia e Valeria Cavaliere, in questo senso esplica perfettamente il significato della canzone: la sfrenata ricerca dell’apparenza, di un riflesso distorto di noi stessi che ci fa dimenticare chi siamo.
“Ciò che è e ciò che appare” molte volte può essere dissonante, infatti, non ci sono mai piaciute le cose troppo lineari. La canzone, come il videoclip, è allegra e fa da sottofondo a una festa...una festa che da lì a poco diventa un vero e proprio casino, lasciando spazio alle parole che feriscono l’ego che ci consuma, ci isola e ci lascia con le nostre imperfezioni, i sensi di colpa. Ego è un’evoluzione interiore e anche noi, come gruppo, ci sentiamo in un momento molto importante della nostra carriera in cui stiamo costruendo, passo dopo passo, la nostra identità come persone e artisti. Musica e testo sono diversi come noi lo siamo all’interno della band, ed è proprio questo il bello. Oggi siamo al completo e ci sentiamo pronti per scrivere e suonare, condividere questa passione più che mai. Ci piace pensare che è la diversità che ci accomuna e ci porta ad avere sempre tante idee e stimoli per regalare alle persone e a noi stessi canzoni e stati emotivi che non siano preconfezionati, ma siano nostri, unici. Mavìlle è un nome che rappresenta molto come concepiamo questo progetto e anche in questo caso la scelta è stata frutto del caso (infatti se ci chiedeste come è nato, vi daremmo quattro risposte diverse). Questo è simbolico perché Mavìlle vuole essere uno spazio, un qualcosa in cui chiunque potrebbe sentirsi rispecchiato, capito. Riguardo al futuro, non vediamo l’ora di condividerlo con voi.