Tour Oasis, viaggio a Berwick St, via della cover di "(What's the Story) Morning Glory?"

Per gli appassionati di musica, e nello specifico di vinili, Berwick Street è l’equivalente di un paradiso terreno: una stradina piccola e stretta, nel cuore di SoHo, quartiere di Londra, ma soprattutto pienissima di negozi di dischi di altissima qualità. In ognuno di loro si possono trovare i più ricercati e diversificati generi musicali, e farsi consigliare da titolari esperti e appassionati. Provare per credere. O meglio: l’abbiamo testato con i nostri occhi e le nostre orecchie, andando fisicamente lì, per acquistare dei vinili di Nile Rodgers e David Byrne in due occasioni, quando abbiamo registrato delle interviste con i due artisti nella capitale inglese, alcuni giorni fa. Si respira musica, sin dalla strada. Quella strada che è stata immortalata in una delle copertine più iconiche degli Oasis, ovvero quella dell’abum " Morning Glory?", pubblicato il 2 ottobre 1995. La cover di " Morning Glory?" scattata da Michael Spencer Jones Inevitabile, quando si arriva lì, alzare gli occhi al cielo, osservarne il colore e notare gli stessi edifici di allora. Sì, c’è una caratteristica che unisce quello scatto ad oggi: il cielo è sempre dello stesso colore. Ci piace pensare che sia la musica a renderlo così, quella musica che anima questa piccola via trafficata ma piena di gente che, ad ogni ora del giorno, si mette in file, entra nei negozi di dischi, e inizia a cercare ispirazione tra vinili, audiocassette e cd. La foto di " Morning Glory?" Viene fatta dal fotografo Michael Spencer Jones in una domenica mattina di luglio 1995, quando ancora a Berwick Street non ci sono molte automobili: questo momento viene considerato quasi un miracolo, visto che non capita quasi mai. Spencer si posiziona all’angolo di Berwick Street con Broadwick Street e coglie il momento in cui due persone si incrociano davanti a Selecta disc, un negozio di dischi che ancora oggi caratterizza la stradina londinese. Da lì, tutto diventa storia: l’album è un successo , e Berwick Street diventa un luogo di culto, quasi meta di pellegrinaggio degli amanti della musica. Una via diventata luogo di culto E non solo quella degli Oasis, sia ben chiaro. Quando siamo entrati da Sister Ray, negozio che si trova di fronte a Selecta, la foto della cover è dietro il bancone, ma non è certo esibita come un trofeo. C’è, certo, ma è uno dei tanti elementi che caratterizza quella parte di città che, invece, si distingue per la quantità di negozi di dischi di qualità, con esperti che danno consigli su cosa ascoltare, e si stupiscono perché una giornalista italiana, in una domenica pomeriggio, entra e acquista cinque vinili degli Chic. E pochi giorni dopo due dei Talking Heads: “Io e Alessandro, il mio cameraman, siamo qui per intervistare David Byrne, ecco perché cerchiamo questi dischi”, spiego al ragazzo alla cassa che mi guarda stupito quando gli chiedo di aiutarmi a destreggiarmi tra la quantità infinita di dischi nel negozio. Lui mi guarda sorridendo e in pochi istanti mi indica dove andare. Detto, fatto. E trovo tutto. Esco dal negozio con una busta piena di musica, contenta. Alzo gli occhi al cielo e rivedo lo stesso colore di quell’album degli Oasis, che in qualche modo ha segnato la vita di tutti noi, per motivi diversi. Sorrido, faccio una foto e penso: “Mi sono immersa per un po’ in un pezzetto di storia, proprio grazie alla musica. E va benissimo così”. Chissà se Michael Spencer Jones ogni tanto ripassa di qua a rivedere Berwick Street che, anche grazie a quel suo scatto, è oramai indelebile nella memoria di tutti. Quindi forse no, non ci passa. La storia è già stata fatta, trent’anni fa, con quei due ragazzacci di Manchester che, a sedici anni da quella furiosa lite a Parigi, tornano insieme. Per la gioia di tanti, tantissimi.

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