Primavera Sound 2025, TV on the Radio: "Se fai buona musica non vieni dimenticato"

Incontriamo I TV on the Radio in uno dei tanti backstage del Primavera Sound, poco prima del loro concerto al Festival. Osservo le unghie di Tunde Adebimpe colorate con uno smalto argento, e gli chiedo come mai ha fatto questa scelta, che crea un bellissimo contrasto con il colore della sua mano. “Ah, me le sono fatte fare in Utah, qualche giorno fa. Ti piacciono?”. Io lo guardo piuttosto colpita e dico: “Utah? E perché era proprio lì?”. Forse la mia faccia deve aver avuto una reazione tra lo stupore e altro, tanto che Tunde si mette a ridere e mi dice che la band aveva partecipato a un festival. "Non ti piace lo Utah? Guarda che è bellissimo!", aggiunge Tunde. Lì ci mettiamo a chiacchierare del mio strano rapporto con lo stato dell’Ohio, dove sono stata bloccata la Vigilia di Natale di alcuni anni fa. “Dovevo andare a Detroit da amici e per una tempesta di ghiaccio sono rimasta ferma all’aeroporto di Cincinnati, pensa che ricordo posso avere di quello Stato!”, gli dico tra il divertito e l’amareggiato. Da lì a poco arriva Jaleel Bunton, il batterista dei TV on the Radio, mi racconta di essere nato a pochi chilometri da Cincinnati e può comprendere il perché io non ami tantissimo il suo Stato d’origine: “Sì, lo so. Non è proprio bello ma qualcosa di carino c’è, fidati!”. La nostra conversazione inizia proprio così, chiacchierando di LeBron James, Steph Curry e Cedar Point, un parco divertimenti proprio in Ohio dove sono stata tanti anni fa. Il ritorno dei TV on the Radio dopo una lunga pausa Poi, però, iniziamo a parlare di cose belle: il loro ritorno, dopo anni di pausa in cui si sono dedicati ad altri progetti. Uno stop che inizialmente doveva essere di circa un anno, ma che poi è durata molto di più e che sembrava potesse essere a tempo indeterminato. Invece eccoli qui, più forti di prima, pronti ad una lunga estate di musica dal vivo. La musica di qualità che non ha paura di svanire “Saremo in giro parecchio nei prossimi mesi. Saremo anche in Italia! Siamo contenti di essere tornati, e non sentiamo affatto la pressione. Continuare a fare la nostra musica, a modo nostro, è sempre stata la nostra priorità”, mi dicono in coro. Musica di qualità, sin dal giorno zero. Senza prestare attenzione alle mode, senza guardare quello che fanno gli altri e soprattutto creando una propria identità che duri nel tempo. Proprio su questo si instaura un piccolo dibattito tra me e Jaleel Bunton, che sottolinea come possa essere più interessante chi, forse, un’identità musicale non ce l’ha: “Se ci pensi, ti permette di muoverti nei meandri della musica senza rispondere a dei canoni precisi. Ma poi, però: cosa significa oggi avere un’identità musicale?”, mi dice. E forse ha ragione, in effetti. "Siamo una band anche grazie a ciò che impariamo nelle nostre carriere di solisti" Poi la nostra conversazione si sposta sulle attività a cui si sono dedicati nel periodo in cui la band era in pausa: chiedo loro se è stato utile anche per ridare forza alla band, quando si sono ritrovati. Tunde non ha dubbi: “Non avrei mai potuto fare un disco senza quello che ho imparato con i TV on The Radio. Lavoriamo individualmente, e quello che facciamo poi si unisce ed è bellissimo, perché arricchisce un processo e progetto creativo in continua evoluzione. Ognuno di noi porta qualcosa al gruppo e quasi non dobbiamo dirci niente, perché le cose vengono naturalmente. Credo sia un nostro linguaggio, proprio quello che abbiamo creato e coltivato negli anni”. Gli fa eco Jaleel: “È sempre stato così, sin dall’inizio. Abbiamo cominciato come artisti singoli e prima di entrare nella band ciascuno di noi stava formando un proprio percorso. L’abbiamo portato avanti e poi unito nella band”. "Nessuna moda ci ha toccati in questi anni" Si parla molto di come le mode, spesso, tendano a cambiare le scelte degli artisti. Per i TV on the Radio non è mai stato un tema: “Nessuna moda ci ha toccato in questi anni, non è mai stato questo lo scopo della band, assolutamente”, spiega Kyp Malone. "Se fai musica di qualità non vieni dimenticato" Parliamo anche di come, in questi anni di assenza come band, i fan dei Tv on the Radio non si siano mai allontanati: “Questo è bellissimo. Ci siamo sempre sentiti vicini. Credo che il nostro segreto sia stato fare musica senza tempo, sin dall’inizio. E questo ci ha permesso anche di non seguire mode. L’idea di essere di ispirazione per altri artisti? Ma è stupendo, anche perché anche noi abbiamo osservato chi ha iniziato a fare musica prima”, dicono tutti e tre. Ma non avevate paura di essere dimenticati, chiedo. “No, per nulla. Quando fai musica di qualità resta tutto, anche se noi non ci siamo più”, dice Tunde.

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