Il brano racconta la voglia di staccarsi da costrizioni e infrastrutture dettate dalla mente e dalla società, per lasciarsi andare, rivendicando il diritto di spezzare le catene ogni volta ne avvertiamo il bisogno
Lollipop è il mio terzo singolo (dopo Superstiti e Asteroide) ed è un brano pop dance estivo, ricco di sonorità intriganti, giocose e frizzanti che traducono quel desiderio di
infrangere le regole espresso nel testo, la voglia di staccarsi da costrizioni e infrastrutture dettate dalla mente e dalla società, per lasciarsi andare, rivendicando il diritto di spezzare le catene ogni volta ne avvertiamo il bisogno, senza sentirci obbligati a restare ancorati al passato o a persone e situazioni negative che ci
impediscono di spiccare il volo. Lollipop è, quindi, un inno alla libertà, ma anche alla voglia di non prendersi troppo sul serio, di dare ogni tanto priorità al cuore, lasciandolo libero di viaggiare e di trascinarci con sé. La scelta stessa del titolo non è
casuale: in apparenza non ha nesso con il contenuto del brano, in realtà si tratta di una scelta voluta per esaltare la leggerezza e il divertimento che caratterizza il mio fare arte e musica, senza troppi vincoli e regole formali: se vogliamo divertici facciamolo appieno! Per questo stesso desiderio di libertà creativa, ho voluto ideare e curare personalmente il videoclip con l’aiuto di Simone Marchi (per le riprese) e Fabrizio Arici
(aiuto cameraman).
Nel progetto Andromeda, infatti, convergono tutte le mie passioni: teatro, musica,
make-up e styling, elementi uniti in un unico percorso per realizzare un universo di forte impatto artistico ed estetico, che affonda le proprie radici in una dimensione più profonda, nel mio mondo esteriore così come in quello interiore. Il nome stesso Andromeda è emblematico: si ispira alla mitologia greca, alla Dea imprigionata dalle sue stesse catene, in una rivisitazione in cui il protagonista svolge un ruolo bivalente, è sia prigioniero sia salvatore poiché riesce a liberarsi dalle catene delle convenzioni, delle regole sociali, dei limiti umani e personali. Un approccio duale caratterizza tutto il progetto tanto che Andromeda è anche icona dell’androgino, unione del maschile e del femminile, oltre che di più forme espressive artistiche unite in modo sinergico e polivalente, in una immersione multisensoriale dentro cui Andromeda muta, evolve
continuamente, andando oltre il puro e semplice progetto musicale.
Di questo programma il videoclip è piena espressione. Ho voluto creare un contrasto tra due parti: una più solare, in esterna, vede protagonista nello scenario di Castiglione delle Stiviere, una magnifica auto d’epoca, 356 Porsche Speedster di Classic Gt, che si contrappone all’immagine futuristica di Andromeda, creando un
connubio unico e sorprendente. L’altra parte esprime un mood opposto, girata al chiuso (nello studio F2 di Azzano San Paolo), è caratterizzata da toni più oscuri e ci mostra Andromeda nelle vesti di un pugile, metaforica combattente Non si può non menzionare, infine, un altro importantissimo protagonista: Chivas il bellissimo rottweiler, mascotte della storia, che ha contribuito a creare un’esperienza indimenticabile, con un insolito finale…buona visione!