
Un party itinerante tra leggerezza, performer e divertimento. Il videoclip firmato Riccardo Sanmartini è stato girato all’interno di un tram storico degli anni ‘20
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
Americana è il singolo che ho scelto di usare per il lancio del mio primo album Metropoli in uscita il 4 aprile. Avrei potuto scegliere altri brani a cui sono molto legato, come Cascate, o la title-track stessa ma la verità è che Americana non poteva che essere la mia scelta finale. Innanzitutto tra i vari brani a mia disposizione al momento forse era quello più pop, più danzereccio, ma soprattutto era quello più “leggero”: perché dopo vari singoli in cui il focus era quello di mettere risalto una narrazione sulle ombre, la solitudine o le mie fragilità, avevo finalmente voglia di un po’ di leggerezza e di divertimento. Devo ammettere che è stato divertente, sia scriverla che girare il video.
Americana come buona parte delle mie narrazioni è una parentesi dai problemi, e in questo caso è una parentesi assolutamente immaginaria. Nel videoclip che accompagna il brano salgo su un tram storico di Milano e vengo catapultato in una festa assurda con persone assolutamente fuori dal comune. Un party dove tutti ballano e dove tutto sembra non avere una logica, fino al momento in cui mi ritrovo addormentato al capolinea e l’autista mi sveglia. Sogno o realtà? A dire il vero non l’ho ancora capito. Però so per certo che girare il video di Americana, a metà luglio con 40 gradi all’ombra e 40 persone su un tram storico senza aria condizionata, sicuramente è stata un'esperienza incredibile, molto lontana da un sogno: il sudore era sicuramente reale. Scherzi a parte, è stato un lavorone e sono molto soddisfatto del risultato finale, soprattutto grazie a tutti i partecipanti e collaboratori che hanno lavorato al progetto.
La regia del video è di Riccardo Sanmartini, regista e videomaker che segue le mie imprese da qualche anno. Il video di Americana è stato girato all’interno di un mezzo storico degli anni ’20, completamente restaurato dalla ATM di Milano. Un autentico viaggio ex-tempore: una parentesi effettiva di qualche ora, dove però tutto sembra fuori da ogni tempo ed ogni logica. A dirla tutta l'immaginario in realtà è esistente, se si pensa agli autobus-party che girano spesso il sabato sera nelle metropoli, in cui l’atmosfera interna è analoga a quella di una discoteca. Anche su questo tram qui sale "chiunque" e ognuno vestito nei modi più bizzarri. Un percorso programmato sulle rotaie della città, quanto imprevedibile per chi vi si ritrova all'interno, da interno giorno si fa interno notte, senza soluzione di continuità. La riuscita dell’immaginario è sicuramente da attribuire anche alla forte presenza scenica di performer come Andrea Piccirillo (che ha seguito le parti coreografiche del corpo di ballo), Nadege Okou, Riccardo Azzini e l’attore Jader, oltre al corpo di ballo dello studio Gem di Milano.