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Anna Carol, l'album Principianti: "Disincaglio l'amore dal passato e lo reinterpreto"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Col precedente disco Cinetica aveva stupito, col nuovo progetto ipnotizza per la sua visione magica e neorealista della quotidianità. Le sue canzoni non sono un manifesto generazionale per trentenni confusi bensì un respiro che non conosce il tempo. L'INTERVISTA

Anna Carol torna, finalmente, col suo nuovo album Principianti (INRI Records/Metatron). Il progetto esplora il concetto di essere principianti nella vita e nelle relazioni, mettendo in luce l'equilibrio tra scoperta e continua ridefinizione di sé. Al centro dell'album ci sono le relazioni, che in una società sempre più concentrata sul lavoro e priva di tempo, si stanno perdendo, lasciando spazio alla solitudine. Una crisi delle relazioni sembra derivare dalla continua trasformazione della società, che però conserva vivi miti del passato, come l'idea di un amore perfetto, sempre più difficile da raggiungere. Principianti invita a riflettere su come la società potrebbe rivedere questa visione, aprendosi a un concetto di amore più genuino, libero dalle pressioni del tempo.

Anna partiamo dalla storia di Principianti e dalla scelta, in un'epoca in cui tutti guardano a se stessi, di esserti orientata verso la declinazione delle relazioni. È la tua idea di amore liquido oppure di amore romantico?

L'album rispetto al precedente Cinetica guarda più fuori, il primo era su di me. Mi apro alle relazioni. Capiamo di essere chi siamo in relazione agli altri e nei momenti più difficili, quindi torna il discorso dell'identità personale. Ci portiamo dietro dei miti del passato dunque siamo un po' in errore, la società è cambiata e dovremmo sfatare l'amore romantico: l'amore va reinterpretato e noi siamo incagliati tra il passato e quello che verrà.

Nelle note di presentazione hai scritto che è un disco che pretende tempo: quale è il tuo rapporto col tempo? È sempre troppo poco o sempre troppo tanto?

Ne ho sempre poco per cui ne vorrei di più per godermi le cose belle della vita. Quando riascolto un album che mi piace se ci scopro qualcosa di nuovo, significa che il primo ascolto non mi è basta. I dischi che chiedono tempo li porto con me negli anni.

Per il vocabolario i principianti sono quelli che sono all'inizio di un viaggio, i tuoi principianti invece sembrano già segnati dalla vita: quale è la tua interpretazione?

Ero alla soglia dei 30 anni quando ho iniziato a scriverlo. Da piccoli vediamo i trentenni come adulti formati e fatti, poi ci arrivi tu e ci ripensi... Io sono rimasta stupita perché i miei 30 anni li immaginavo diversi.

Boreale si identifica col cromosoma Y che è quello maschile: chi ha ragione su tutto e quale è il traguardo?

Racconto un po' di commenti che ho ricevuto in Nord Europa e cosa significa tornare in Italia da Altoatesina, un luogo che è solo geograficamente Italia. Andando all'estero mi dicevano che sembrabo più danese, svedese... Io sono partita da Bolzano e poi arrivata Milano. Nel testo ho raccolto i commenti di chi ho incontrato nel tempo.

Se non capisci le persone che vogliono rischiare, come dici in Un Brutto Modo di Morire, perché hai scelto questo mestiere?

Rischio tantissimo, nella canzone parlo di sport estremi. Lo sci ad esempio è estremo e se lo fai da sempre ne cosci le insidie. Mi piace il rischio.

 

Sempre in Un Brutto Modo di Morire, chiedi ha qualcuno se ha contato i tuoi difetti: quale è il difetto del quale vorresti liberarti?

Vorrei essere meno categorica, vedere anche le sfumature che germogliano tra il bianco e il nero.

 

Diversi Tipi di Dolore è un urlo d'amore potente: potessi scegliere meglio l'orologio di De Chirico, il meridiano di Greenwich o una qualunque meridiana di un villaggio di montagna?

La meridiana per provare a scappare dai dolori, la montagna è rinascita. La citazione di Giorgio De Chirico per altro è un errore perché gli orologi cui faccio riferimento soono di Salvador  di Dalì. Cerco di spiegare quando provi una ferita d'amore e ne immagino i dolori che lasciano senza fiato.

 

Francesco Guccini in Canzoni di Vita Quotidiana parlava della vita come un deserto annuale con un oasi a ferragosto o per Natale: "Avere un cane e una famiglia, le ferie a luglio, guardare la vita che passa" è la versione della tua generazione della ripetitività della vita? Sembra quasi in contrapposizione con la vita che vuoi col fuso orario di cui parli ne Il Contrario.

Le parti dialogano, è quello che fatico ad accettare, avere un cane e una famiglia, i dettami della società. Capisco che sto facendo scelte di vita diverse, anche per rappresentare il contrario di quello che arriva dal passato.

 

"Baciami di sera senza chiedere": è romanticismo o molestia?

Il concetto è stato fonte di dicussione con una mia amica scrittrice, Sonia Lisco, e abbiamo scritto questa frase. C'è stata la proposta e poi pensato all'ambiguità dicendomi che se si apre una discussione se ne parla. Si tratta di consenso: è una richiesta, un desiderio che mi sono concessa. Ricordo atttraverso un ricordo di una amica che era uscita con un ragazzo e quando mancava il bacio e lei se lo aspettava lui le ha chiesto se poteva... Ora io non so quale è la modalità corretta, ma in assoluto è una questione di consenso.

 

Se rinascessi domani che pittore vorresti essere?

Amo le luci di Robert Bosisio, è sua la cover di Diversi tipi di Dolore: è mega apprezzato da Wim Wenders, Robert sa cogliere luce e colori con una accuratezza rara.

Quanto ti diverti a fare tutto il contrario di quello che ti dice una tua amica?

È più forte di me. Non con gli amici ma in generale, è una necessità.

 

"Sono innocente, giuro ho perso una scommessa" è la litania di chi non sa liberarsi da un amore svuotato della sua essenza?

La frase, ma tutta la canzone, è un giustificarsi per avere fatto cose estreme, c'è ironia su una giustificazione che in realtà è fasulla. Canto situazioni di non totale responsabilità, canto situazione assurde.

"Il mio sguardo su di te s’impiglia": quando è l'ultima volta che il tuo sguardo si è impigliato su qualcosa o su qualcuno?

Due settimane fa. Per qualcuno.

 

La tua crescita artistica e umana è figlia dei versi "procedo piano con eleganza leggera, determinata e sicura"?

Mi piace pensarlo. Voglio vedere sempre l'aspetto positivo delle cose, desidero stare bene con quello che faccio.

Che valore ha per te oggi la parola incanto?

È la meraviglia, è sapersi meravigliare delle cose più semplici, della quotidianità, comprese le cose più banali.

 

Il tuo Velluto Blu è la versione musicale del Blue Velvet di David Lynch?

Sì, non so se è la versione musicale ma mi affascina da sempre il velluto: è cangiante, cambia secondo come lo accarezzi, mi racconta di più di quello che l'occhio vede, prevede molti sensi coinvolti. Il brano lo ho scritto un po' di anni fa.

 

Nel 2025 un invito a cena da un amico che non vedi da dieci anni è un semplice pensiero stupendo o un pensiero stupendo che nasce un poco strisciando?

Nasce un poco strisciando, nell'immagine che mi sono fatta.

 

Infine ti chiedo se hai fatto pace col tuo carattere difficile e riesci a non cambiare idea ogni due ore.

Ho fatto pace e forse non cambio idea così spesso. Non so neanche cosa voglia dire essere coerenti e neanche mi interessa.

Che accadrà nelle prossime settimane?

Voglio stare a casa poco, avere un futuro con la valigia in mano: ci sranno concerti e non mancheranno le sorprese musicali.

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