Casadilego ci porta nel suo "Posto Nuovo": "Questo brano mi ha dato gioia, riparto da qui"

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Foto di Albert D'Andrea

Un brano che le ha ridato la gioia di vivere. Nato da un incontro, come in una delle più belle storie romantiche, arricchito nel tempo, che l’hanno reso speciale: Casadilego riparte Posto nuovo, canzone che racconta chi è lei, come artista e persona. Dopo aver affiancato Manuel Agnelli in Lazarus e aperto i concerti estivi di Daniele Silvestri, Elisa è pronta a tornare: "Ritrovare un po’ di silenzio è stato fondamentale, a tratti spaventoso. Ma è stato importante per capire chi voglio essere", ci ha raccontato

La vita, amico, è l’arte dell’incontro. Lo dicevano bene Vinícius de Moraes, Giuseppe Ungaretti e Sergio Endrigoin nell’album pubblicato nel 1969. Mai frase fu così vera, allora e oggi. Ne è convinta anche Casadilego che, proprio grazie a un incontro speciale, ha ripreso a vivere. “La musica per me è vita: grazie a lei respiro, vivo. Posto Nuovo rappresenta proprio questo: la mia ripartenza”, mi racconta da Edinburgo, il suo posto magico. La Scozia ha qualcosa di speciale, soprattutto per Elisa che, proprio lì, deve tornare ciclicamente: è un luogo che le permette di mettere ordine nei pensieri. Mi racconta di questo nuovo brano, nato alcuni anni fa e che, nel corso del tempo, è stato ascoltato e contaminato da più persone, per poi diventare quello che stiamo ascoltando. E della sua gratitudine nel collaborare con tanti artisti che mettono a disposizione la loro visione. Tra questi Dani Castelar, produttore di Paolo Nutini che, come un perfetto sarto artigianale, la sta accompagnando nel viaggio alla ricerca della melodia perfetta per lei senza, però, mai snaturare la sua idea. E Donato Di Trapani, musicista siciliano che da alcuni anni collabora con il cantautore italo-scozzese, in studio e in tour. Tante figure importantissime che stanno dando un contributo alla crescita artistica e personale di Elisa, tanto da portare alla creazione di Posto nuovo, il brano che ha dato una nuova vita a Casadilego. Insieme abbiamo parlato di questo, ma anche della necessità di ritrovare la strada e immergersi in un po’ di silenzio, sempre più importante. E del fatto che, spesso, è importante fare delle scelte non sempre simili per capire quello che veramente non si vuole fare. In questi anni, dalla vittoria di X Factor nel 2020, Elisa ha sempre continuato a dedicarsi alla sua musica, anche e soprattutto in silenzio. No, non è fuggita da nessuna parte. Anzi. Ha duettato con Ed Sheeran, ha affiancato Manuel Agnelli in Lazarus e aperto i concerti di Daniele Silvestri. Ora, però, è arrivato il tempo di Elisa, che riparte da un incontro speciale, e dalla sua musica.

Elisa: in questi anni, in silenzio, hai fatto tante cose e molto belle. Non sei fuggita, ma ti sei dedicata del tempo e hai continuato a imparare da cantautori-giganti della musica.

Mi piace molto tutto quello che hai detto: sì, in questo periodo ho cercato davvero di assorbire il più possibile. È un complimento il fatto che tu abbia dato per scontato che sto imparando perché non è detto, però ci sto provando.

Ecco Posto Nuovo

Raccontami di Posto Nuovo: come è nata? E soprattutto cosa ti ha fatto pensare che fosse il brano giusto?

È una canzone nata due anni fa, grazie a un incontro speciale. L’ho scritta insieme a Samuele, un cantautore bravissimo. Alla base di questo brano c’è un grande senso di libertà e gratitudine: pensa che questo pezzo non sarebbe mai dovuto uscire… e invece è qui, è nostro, vostro. È una sensazione bellissima. Il fatto di aver trovato delle persone che hanno condiviso la visione iniziale di questa canzone mi fa essere grata. Ma anche aver fatto passare del tempo: è stato l’elemento fondamentale che ha fatto maturare il brano, che ora è di tutti.

Un incontro, un brano speciale

Ma raccontami dell’incontro che ha portato alla scrittura del brano…

È una storia personale, ma che mi fa piacere raccontare, al massimo poi litighiamo (sorride). Due anni fa ho conosciuto Samuele Barracco in arte FOE, un cantautore bravissimo e incredibilmente sincero: ci siamo incontrati per collaborare a un altro progetto, né io né lui eravamo il focus. Non ci siamo parlati in quei momenti e, al termine della nostra attività insieme, ognuno è tornato a casa propria. Qualche sera dopo mi arriva un messaggio privato su Instagram con un video bruttissimo (ride) in cui Samuele mi mandava una traccia musicale del pezzo. Un video accompagnato da un messaggio: “Ho scritto questa cosa, se sei a Milano e vuoi venire in studio…”. In quel periodo stavo malissimo: non uscivo mai di casa, neanche per fare la spesa. Quella notte, però, mi sono detta: va bene, prendo un taxi e vado. Sono andata all’altra parte dellla città in 50 minuti, sono arrivata a mezzanotte e io e Samuele abbiamo scritto e registrato Posto Nuovo. Poi lui mi ha riaccompagnata a casa alle quattro con un’auto a noleggio, ascoltando il pezzo ripetutamente. Da lì si è riacceso in me un fuoco, la passione per la musica: stavo veramente per mollare tutto. Questo incontro e questa canzone mi hanno ridato la gioia di vivere: fare musica e vivere sono un’unica cosa per me. Poi nei successivi due anni questo brano è andato nelle mani di tante persone, nel bene e nel male.

 

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Imparare a capire chi essere e chi non essere

Un artista si mette sempre in discussione, ed è quello che hai fatto anche tu in questi anni. Il tempo e il silenzio ti hanno fatto capire anche quello che non vuoi fare e chi non vuoi essere?

Assolutamente. Condivido una cosa molto personale, ma credo sia importante parlarne: mi sono presa del tempo quando ho capito che il posto in cui mi trovavo mi faceva stare male. Mi sentivo in una gabbia e me ne sono andata. Il primo sentimento che ho percepito dentro di me è stato quasi di aver perso tempo... Poi, però, ho chiesto aiuto. La prima cosa che mi ha detto la psicologa è stata: il tempo non è mai perso, neanche quando fai qualcosa di sbagliato. Adesso ho una visione molto più chiara di quello che mi rende felice: spesso non lo puoi capire se prima non ti fai quasi del male, soprattutto perché comprendi che non vuoi rifarlo. Fa tutto parte del nostro percorso.

"Lavorare con Manuel Agnelli è stato bellissimo"

Raccontami di Lazarus: com’è stato lavorare con Manuel Agnelli?

Bellissimo! È stata una delle prime cose che ho fatto dopo aver ricominciato a lavorare, quasi un segnale del destino. Manuel è una persona straordinaria. Gli sono infinitamente grata per la passione che mette in quello che fa nella musica e come si relaziona alle altre persone. Manuel si prende cura della tua anima, sempre. Mi ha dato molti consigli sulla scrittura, su come usare al meglio la mia voce, su come comunicare al meglio. È stata una bellissima esperienza affiancarlo in Lazarus.

 

Elisa/Casadilego comincia o ricomincia da Posto Nuovo?

Ricomincio da qui. Non voglio cancellare tutto quello che è stato, fa parte di me. Ma riparto da Posto Nuovo.

"Il tempo è stato fondamentale"

Parlavamo di tempo, e di silenzio: in una società molto rumorosa il silenzio è preziosissimo. Lo è stato anche per te?

È stato fondamentale. Spaventoso. Difficile, ma inevitabile sotto tutti i punti di vista. Ma riparto da qui.

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