Al via la 29esima edizione della rassegna che ogni anno porta in Trentino artisti italiani e internazionali. Previste esibizioni fino al 29 settembre nei luoghi più affascinanti del territorio, con un programma che include interpreti molto diversi, dalla musica classica al jazz fino al teatro. A tenere il concerto inaugurale è stata la cantante portoghese Carminho. Chiara Bassetti, ideatrice del festival, racconta: «Qui si può vivere un’esperienza speciale»
Si è aperta sulle note del fado portoghese la ventinovesima edizione del festival “I suoni delle Dolomiti”, una rassegna musicale in alcuni dei luoghi più suggestivi delle montagne patrimonio dell’Unesco, a cui parteciperanno artisti di ogni provenienza. Il primo concerto di quest’anno è stato quello della cantante e compositrice portoghese Carminho, tenuto nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana, sulle Dolomiti di Brenta. Una performance raccolta e intima, con solo pochi strumenti essenziali ad accompagnare le note della musica popolare davanti a un pubblico di escursionisti affascinati. «È incredibile, è unico – dice Carminho – non mi sono mai esibita in un posto così isolato. Con questa eco, gli animali, l’aria fresca e questa imponenza della natura. Ci sentiamo così piccoli di fronte a questo, ma la musica può essere un linguaggio comune tra noi e la natura».
I valori della manifestazione
Sono molti i generi musicali in programma, si spazia dal jazz alla musica classica fino alla world music e al teatro spettacolo. Una varietà che ben rappresenta lo spirito di accoglienza e contaminazione con cui è nato il festival ventinove anni fa. Alle diverse edizioni della rassegna hanno preso parte artisti come Vinicio Capossela, Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Malika Ayane, Ezio Bosso, Roberto Vecchioni e molti altri. «I suoni delle Dolomiti è nato come progetto di comunicazione per valorizzare il nostro territorio – racconta Chiara Bassetti, tra gli ideatori della manifestazione – abbiamo fatto parlare del Trentino in tutto il mondo, la musica è la chiave della conoscenza di questi luoghi». Al centro di questa iniziativa ci sono il rispetto e il dialogo con la natura attraverso l’arte, insieme alla promozione di un turismo lento e consapevole.
I luoghi dei concerti
Il cammino è un tema fondamentale della rassegna e parte integrante degli eventi in programma. Per assistere ai concerti del festival, che prevede tappe in diverse località, si possono percorrere sentieri più o meno impegnativi, adatti a tutti gli amanti delle camminate in montagna. Tra gli spazi scelti per ospitare le esibizioni, alcuni si trovano a più di duemila metri di altitudine. «Qui si può vivere un’esperienza speciale, una giornata diversa. Oltre alla passeggiata c’è un momento di grande musica che è la ciliegina sulla torta e arricchisce anche il panorama», dice Chiara Bassetti. Per l’edizione 2024 è prevista la partecipazione di più di venti musicisti e interpreti, che si esibiranno fino al 29 settembre in quella che ormai è diventata una vera e propria tradizione del territorio.