È uscita la nuova fatica discografica del “Willy Wonka del rock” (come lo definisce Rolling Stone). Si tratta di un vinile che è stato omaggiato agli acquirenti della catena di dischi del rocker, la Third Man Records. Solo venerdì 19 luglio 2024 i fortunati avventori degli store di Londra, Nashville e Detroit hanno ricevuto il gradito omaggio (che adesso è stato "bootlegato" in rete e va a ruba tra i fan)
Jack White non finisce mai di sorprendere tutto il mondo: il “Willy Wonka del rock” (come lo definisce Rolling Stone) ha pubblicato a sorpresa un nuovo album venerdì 19 luglio 2024, però non è disponibile sui soliti servizi di streaming.
No Name (questo il titolo “no titolo” del disco) è stato rilasciato come LP in vinile, ma l'unico modo per i fan di ottenerlo finora è visitare uno dei negozi di dischi della sua azienda Third Man Records e comprare qualcos'altro. In realtà solo per un determinato giorno No Name è stato disponibile come omaggio ai clienti degli store: nella sola giornata di venerdì 19 luglio, infatti, lo staff di Third Man Records ha infilato l'LP dalla copertina bianca nelle borse dei clienti, insieme ad altri acquisti.
Sembra essere stata un'uscita di un solo giorno, anche se il magazine americano Consequence ha riportato che il profilo ufficiale Instagram di Third Man Records ha pubblicato una storia quella sera incoraggiando i fan a ripparlo (gergo derivato dall'inglese per intendere l'estrazione dei brani da un lp e il loro caricamento in rete), una pratica di norma illegale ma che in questo caso è stata avallata dall'artista in prima persona.
Jack White ha poi reso l'album disponibile per il download su Google Drive (si può accedere dalla sua homepage).
“Il fantastico album a sorpresa"
In una recensione da quattro stelle su cinque apparsa sul quotidiano britannico The Guardian, il giornalista e critico musicale Stevie Chick definisce No Name con le seguenti parole: “Il fantastico album a sorpresa che è il più simile ai White Stripes delle sue uscite soliste”.
Distribuito ai clienti del suo negozio di dischi con una copertina anonima, “l'ultimo album di White è stato 'bootlegato' online”, prosegue Chick. “Ogni fan deve rintracciare questo gioiello grezzo”, aggiunge il giornalista del Guardian, esortando gli affezionatissimi di Jack White ad ascoltare quello che lui, e molti altri, considerano a pieno titolo un capolavoro.
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Il cadeau ai clienti di Londra, Nashville e Detroit
Per adesso, soltanto i clienti dei negozi Third Man Records di Jack White a Londra, Nashville e Detroit hanno ricevuto come regalo con i loro acquisti questo disco tanto misterioso quanto allettante.
L’album è stato fisicamente disponibile solo per quei fortunati clienti in quel determinato giorno. Finora, sono emerse poche informazioni sul disco, ma l'account Instagram di Third Man ha istruito i proprietari a ripparlo, e alcuni lo hanno distribuito su internet affinché i fan possano ascoltare questa musica “con un po' di lavoro investigativo online”, si legge sul Guardian.
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Una strategia da guerrilla marketing
Questa strategia di rilascio in stile guerrilla marketing ricorda Sault, che ha rilasciato cinque album di nuovo materiale come download nel 2022, o l'acclamato triplo album Diamond Jubilee di Cindy Lee, pubblicato lo scorso marzo e disponibile solo come download gratuito da un sito Geocities o come streaming senza pubblicità su YouTube.
“Perché White abbia scelto di far uscire il suo sesto album solista in questo modo è un mistero, ma l'uomo che ha fatto più di qualsiasi altro artista moderno per rivitalizzare la collezione di dischi ha una propensione per tali giochetti – è arrivato persino a nascondere 100 copie del secondo singolo del progetto parallelo The Upholsterers all'interno di mobili ri-tappezzati dal compagno di band Brian Muldoon, con cui White ha svolto un apprendistato di tappezzeria in gioventù (solo due copie sono state finora scoperte)”, si legge su un recente aricolo apparso su The Guardian.
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Cantante, cantautore, produttore e proprietario di una delle più interessanti etichette discografiche del panorama indipendente, Jack White è conosciuto principalmente come metà del duo The White Stripes, la coppia di Detroit composta da lui e dall'ex moglie Meg White. I due si vestivano esclusivamente di rosso, nero e bianco e suonavano una versione garage-rock del Delta blues.
Nato John Gillis (Jack ha preso in modo non convenzionale il cognome di Meg, White, quando si sono sposati), è cresciuto a Detroit. È il più giovane di nove fratelli. Suo padre era un riparatore di elettrodomestici e un audiofilo i cui interessi si fondevano a casa in sistemi hi-fi assemblati e musica come presenza costante. “In quinta elementare, Jack e un amico ascoltavano vecchi dischi nella sua soffitta e poi registravano cover su un registratore a bobina. Al liceo, stava considerando il sacerdozio – ed era stato accettato in seminario – finché non scoprì che non poteva portare con sé la sua chitarra”, si legge sul sito web di Pbs.
A 19 anni, Jack White (che allora era ancora John Gillis) ottiene il suo primo ingaggio professionale come batterista per la band cowpunk di Detroit Goober & the Peas, che suonava musica country a tutta velocità. A 22 anni, lui e Meg formano i The White Stripes. Acclamata come "il futuro del rock and roll", la band ottenne un enorme successo nei primi anni 2000, quando il loro suono essenziale ricevette il plauso della critica e un esercito di fan.
L'iconico riff di apertura della loro Seven Nation Army è tra i temi chitarristici più riconoscibili dell'era rock e ha contribuito alla vittoria del singolo del GRAMMY nel 2004 per la Miglior Canzone Rock – uno dei sei GRAMMY e 17 premi totali vinti dai The White Stripes prima del loro scioglimento nel 2011. Ricordiamo inoltre che è stato adottato come inno non ufficiale della vittoria dell'Italia ai Mondiali del 2006, con quell'ormai leggendario "po-po-po-po-po-po-po"...
Oggi, White è impegnato in numerosi progetti creativi con la sua azienda Third Man Records, un'etichetta discografica indipendente fondata a Detroit ma con la sua sede principale a Nashville: una combinazione di studio di registrazione, negozio di dischi, camera oscura e sala concerti.
Third Man produce dischi in vinile, con un catalogo che include ristampe (blues americani, Motown e band garage), registrazioni dal vivo di concerti interni (tra cui Willie Nelson e Pearl Jam), e dischi originali che White produce, con artisti come Neil Young e Wanda Jackson.
Nel 2004 ha collaborato con Loretta Lynn come produttore di Van Lear Rose. L'album ha ricevuto consensi quasi universali e ha raggiunto il numero 2 nella classifica Billboard Country Albums e il numero 24 nella Billboard 200, il crossover di maggior successo della carriera di Lynn. Il disco è stato onorato con cinque nomination ai GRAMMY e ne ha vinti due.