Matsby, tra realtà e idealizzazione ci sono Arancia e Latte: il video

Musica

Nel brano c'è anche il mondo dei ricordi dove questi due elementi riescono a stare bene insieme fino a diventare i protagonisti della storia e addirittura il titolo della canzone

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Ho scritto questo singolo pensando alla mia ultima relazione amorosa, chiedendomi se fosse un po' come l'arancia e il latte... questi due elementi, infatti, sono una combinazione impossibile nella realtà: o bevi uno o bevi l'altro. Nel mondo di una canzone, però, che è anche quello dei ricordi, questi due elementi riescono a stare bene insieme, fino a diventare i protagonisti della storia e addirittura il titolo della canzone.

Ho voluto celebrare con nostalgia questo scarto: da una parte la realtà e dall'altra l'idealizzazione. Sia chiaro, in questa relazione ci sono state tante cose belle e sane (e di questi tempi non è scontato): supporto, intimità, dolcezza...e mi reputo molto fortunato ad averla vissuta. Poi però, con il tempo, le aspettative e le pressioni di un amore così grande hanno rovinato tutto e si sono scontrate appunto con la realtà: l'acidità di stomaco che provoca mischiare arancia e latte.

Nelle strofe e nel bridge di questa canzone ricordo tutto quello che è stato, come se questa relazione non fosse mai finita. Essere degli adulti ma avere la libertà di tornare bambini, insieme, e di mostrare lati inediti di se stessi.  Il ritornello riporta alla realtà: dopo aver chiuso questo rapporto rimane solo l'amaro in bocca e una solitudine lancinante.

Il testo è nostalgico, malinconico e si scontra con la vivacità e l'energia della produzione musicale: crea un contrasto quasi agrodolce. Abbiamo fatto una versione acustica chitarra e voce negli ultimi concerti e alcune persone mi hanno detto di essersi commosse, perché la canzone prende effettivamente una piega triste, emozionale. Forse queste due versioni rappresentano a loro volta due aspetti di questo rapporto: da una parte il trasporto e la bufera emotiva che crea un amore così forte, dall'altra la sofferenza che ne può conseguire.

Grazie al video ho avuto modo di raccontare aspetti diversi. Volevamo creare qualcosa che non spiegasse nulla in modo didascalico e che non avesse come protagonisti delle figure umane. Abbiamo usato dei palloncini rossi per parlare d'amore e nel video compaiono in forme diverse, si alternano varie storie e ognuna ha i suoi protagonisti. C'è chi usa il palloncino per riappacificarsi con la compagna, chi lo usa come passatempo, chi lo scopre per la prima volta e poi c'è anche un mimo, che attraverso i palloncini riesce a esprimersi e a plasmare figure diverse. Tutte queste forme d'amore le accolgo, le prendo e le porto con me nel ritornello ma anche nella mia vita. Nel video sono in macchina con tutti questi palloncini dietro e canto, urlo, mi diverto con loro. Arrivo alla fine dell'elaborazione del lutto e riesco a guardare al passato senza sofferenza emotiva, con più distacco. Quando finisce una relazione si passa attraverso le tappe della negazione, dell'incazzatura, dell'accettazione e poi... dell'arancia e del latte; alla fine del video, prendo per mano tutti questi palloncini, praticamente tutto il mio passato, e nonostante attimi di riflessione e di tentennamento, li lascio andare. Mi apro alla vita, al futuro e a nuovi scenari. 

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