Dica, una storia come tante si racconta In Bilico: il video

Musica

Il testo del brano nasce da una riflessione profonda sulle relazioni e sulla loro fragilità

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Sono Dica (Andrea Di Capua), un giovane artista del ferrarese, e torno a pubblicare un nuovo singolo dopo quello di esordio dal titolo “Le 6”. Si tratta ancora di un brano rap, con sonorità tipiche del genere per suono e ritmica, rivisitate in chiave attuale, evitando però di ricalcare le caratteristiche della trap odierna. Il testo del brano nasce da una riflessione profonda sulle relazioni e sulla loro fragilità. Ho voluto inserire un inizio inaspettato, con un ritornello, che ci proietta subito nel vivo della storia per segnare un punto di non ritorno, un momento dopo il quale le cose sono destinate a cambiare e non saranno più le stesse.

Una storia come tante, ma per molti versi unica, fatta di contrasti; una storia in cui sentimenti opposti, unione e distacco, sono antiteticamente coesistenti, non solo nella sfera intima ma anche quando i problemi relazionali sono posti in pubblica piazza, come si fosse in un tribunale. La fiducia mancata, la fine di un amore, la fine di un’amicizia, tutto emerge in quel “salotto terapeutico” che è il luogo d’incontro da cui il brusco cambiamento, in apparenza, ha origine. Però, credo sia facile comprendere, a un ascolto attento, come la rottura di quell’equilibrio solo apparente fosse già nell’aria da tempo, alimentando via via quella voglia di sbattere la porta in faccia a chi ha tradito.

Un concetto che ho voluto fosse il punto di partenza anche del videoclip realizzato per dare una concretezza visiva alle note e alle parole, facendo sì che esse diventassero colonna sonora di una sorta di film, da qui l’impronta cinematografica che abbiamo voluto dare a questo lavoro realizzato da Matteo Sambero, giovane regista bresciano, che ha saputo tradurre visivamente il messaggio della mia canzone, con immagini di grande impatto emotivo in un’ambientazione peraltro molto varia.  Abbiamo infatti girato in tarda serata nelle varie stazioni metro di Brescia (Brescia 2 - Poliambulanza - Sant’Eufemia), anche se gran parte delle scene sono state riprese nella bellissima CasaGhidiBedu (dimora di design della  scenografa-designer Cinzia Ghidinelli e dello scultore Mirko Bedussi),  un ambiente intimo e accogliente che fa da cornice ad una storia d’amore che si logora nel tempo, di cui siamo  protagonisti, in veste di attori, proprio  io e  Giulia Leoni, la mia ragazza  nella vita reale oltre che nella finzione scenica.

Condividere questa esperienza con lei è stato divertente e, al contempo, emozionante. Il finale del video, e quindi di tutta la storia, offre spunti per le più disparate interpretazioni: potrebbe essere un lieto fine? Chissà… lasciamo che siano gli spettatori trovare la chiave di lettura che preferiscono. Buona visione a tutti!

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