Roberto Cicogna, ci canta i suoi Saluti da Parì insieme a una playlist

Musica

Una dichiarazione d’amore a Milano in una cartolina da Parigi: questo è Saluti da Parì, il primo album in italiano del cantautore milanese ma espatriato da più di 10 anni in Francia; lo accompagna a dieci canzoni che profumano d'Oltralpe

Jacques Brel - Vesoul

Questo pezzo é una delle canzoni che sogno di suonare dal vivo da anni. La sfida, tra le altre, é riuscire a pronunciare perfettamente tutte le parole del testo che si susseguono in maniera quasi nevrotica. E poi é una canzone che fa morire dal ridere perché lui assolutamente non vuole andare a Parigi, ma poi ci va.

Cléa Vincent - La nuit sans sommeil

“La notte senza sonno” é una canzone che avrò ascoltato centinaia di volte soprattutto in cuffia. Malinconica e allo stesso tempo hai voglia di ballarla. E’ la colonna sonora di tanti fine serata, mentre prendo la metro per tornare a casa o passeggio per la strada, sempre e rigorosamente di notte o come dicono qui al “petit matin”.

Feu Chatterton avant qu'il n'y ait le monde
Qui entriamo in atmosfere più contemplative e malinconiche ma sempre cariche di elettricità. Si tratta di un’adattamento in francese della poesia di William Butler Yeats “Before the World was Made”. Feu Chatterton é una delle band del panorama francese più importanti degli ultimi anni.

Nantes - Barbara

Ho messo questo brano perché fin dalla prima volta che l’ho sentito, il testo mi aveva subito colpito. Barbara aveva una voce unica e magnifica. Questa canzone é struggente e parla dell’ultimo incontro con suo padre. Malgrado la vena indubbiamente drammatica rimane un pezzo pieno di vita.

Ottis Coeur - Jamais je ne viens

Ottis Coeur é un duo di musiciste che ha fatto uscire un bellissimo EP che mi ascolto un sacco e che mi ricordano vagamente il post punk dei primi anni novanta (sopratutto in America), ovviamente con non poche tinte pop. Non so spiegare come mai ultimamente mi sembra di sentire un po di nostalgia rispetto alle band di questo tipo, avendo passato gli ultimi anni ad ascoltare soprattutto musica antidiluviana e meno rock.

Paolo Conte - Sparring Partner

Ogni volta che passo questa canzone qui a Parigi le persone mi chiedono di che si tratta anche se in tantissimi si rendono conto subito che si tratta del Maestro, che gode di moltissima ammirazione anche qui in Francia. Sparring Partner é la mia canzone preferita, anche se più ascolto Paolo Conte più sono i brani di cui mi innamoro.

Verdena - Chaise Longue

Nel 2023 ho visto i Verdena suonare questo pezzo alla Maroquinerie, a Parigi. Per me loro sono il gruppo alternativo italiano più importante degli ultimi 25 anni. Sono sempre al passo coi tempi, nostalgici al punto giusto e verissimi. Alberto Ferrari é un genio. Sono stato fortunato a potere vedere un loro concerto in un club e non in un palazzetto. Chaise Longue é un pezzo magico che continua a cambiare ma assolutamente organico nell’insieme.

Andrea Laszlo de Simone - La nostra fine

Lui qui in Francia é adorato da molti appassionati di musica. Questo pezzo me lo fece ascoltare la mia amica Alice e mi sono subito innamorato. Conoscevo “Vieni a Salvarmi”, dell’album precedente (“Uomo Donna”) che é il mio preferito. In lui sento tante influenze diverse ma non riesco a puntare il dito su una in particolare. Scrive canzoni bellissime. Va dato anche atto ad Andrea che grazie a lui e all’interesse che la sua musica ha suscitato qui, artisti italiani come me godono dell’attenzione di parte delle radio nazionali e degli addetti ai lavori. Chapeau!

I want to know Part 2 - Adriano Celentano

Lui é obbligatorio nella mia playlist per un semplice motivo: diverse volte mi é capitato che degli amici stranieri mettessero questo pezzo, o Svalutation, o altre e mi chiedessero se conoscevo questo artista. È sempre un’emozione particolare quando qualcuno di un’altra cultura viene esposto a qualcosa che nel tuo paese é sempre esistito ed é sempre stato considerato “grande” e ne rimane genuinamente folgorato come se avesse scoperto qualcosa di nuovo. Ti fa rendere conto della vera potenza dell’opera e dell’artista, aggirando i bias culturali che inevitabilmente influenzano l’ascoltatore.

Giorgio Poi - i Pomeriggi

Anche Giorgio Poi é un artista che mi piace perché ha un sound che trascende il paese di cui é originario. Questa é un’altra ballata malinconica che mi fa sempre venire voglia di ondeggiare i fianchi, proprio come nel pezzo di Cléa Vincent. E poi é un pezzo che mi fa pensare, giustamente, ad un sacco di pomeriggi passati a pensare. Un’altro brano che mi piace ascoltare in metro o mentre cammino per le strade di Parigi ma pensando sempre all’Italia.

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