Nei letti degli altri, il nuovo album di Mahmood è un viaggio (maturo) nei sentimenti

Musica
Laura  Alberti

Laura Alberti

Sesto a Sanremo, con la sua Tuta Gold che domina le classifiche Spotify, Mahmood è tornato con un nuovo, attesissimo album. Un album che, uscito allo scoccare della mezzanotte di venerdì 16 febbraio, mantiene tutte le promesse

A mezzanotte di venerdì 16 febbraio è uscito il nuovo album in studio di Mahmood, Nei letti degli altri. L'artista, sesto a Sanremo con la sua Tuta Gold (singolo più venduto della settimana per FIMI) regala al pubblico dieci tracce intense, intime ed emozionanti, dimostrando d'essere cresciuto. Come già dal palco dell'Ariston era evidente.

La tracklist di Nei letti degli altri

La tracklist di Nei letti degli altri, Mahmood l'aveva parzialmente svelata giovedì, mettendo alcuni cuori al posto di tre canzoni. O, almeno, così si pensava. Le canzoni sono invece dieci, a disegnare un viaggio onirico e straordinariamente riuscito.

Ecco la tracklist completa:

1. NLDA Intro ft. Slina Soledad
2. ⁠Tuta Gold
3. ⁠Cocktail D’Amore
4. ⁠Nei Letti Degli Altri
5. ⁠Tutti Contro Tutti
6. Bakugo
7. ⁠Neve sulle Jordan ft. Capo Plaza
8. ⁠Nel Tuo Mare
9. ⁠Paradiso ft. Chiello e Tedua
10. ⁠Stella Cadente

Le prime reazioni

I fan di Mahmood, Nei letti degli altri l'hanno ascoltato nella notte. E hanno poi affollato il profilo dell'artista, con commenti entusiasti. "Un altro album bomba", "Ale non puoi farmi piangere a mezzanotte. Hai tirato fuori un altro capolavoro", "Devastante e bellissimo", si legge. Opinioni, queste, che anche la critica ha confermato.  Del resto, Mahmood lo aveva promesso: "Parlo di relazioni, di come cambiano e si gestiscono. Il disco raccoglie tanto di me e di come ho visto le persone che ho conosciuto negli ultimi anni". E Nei letti degli altri è esattamente questo: un viaggio tra i sentimenti, che sono quelli di Alessandro ma anche un po' i nostri. Perché il letto è democratico, poco importa chi sei e che cosa fai. Poco importa se è un materasso gettato a terra o il soffice letto di una suite: è culla di pensieri, di tormenti, di speranze, è dove i sogni nascono, si ripercorre la realtà, illudendosi di poterla ridisegnare. C'è tanto Mahmood, in Nei letti degli altri. C'è la sua casa di Milano andata in fiamme in Stella cadente, ci sono i suoi esami di coscienza, gli autosabotaggi, quelle relazioni che non funzionano e per cui sui mette in gioco. Sì, Mahmood è cresciuto, ed è sempre più Alessandro. Senza maschere, e senza la paura di sentirsi fragile.

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