Chiara Galiazzo: "Istanti è un segnale di cambiamento nella mia ricerca di equilibrio"
MusicaL'artista veneta l'ha definita una collaborazione particolare. E ancora una volta dimostra il coraggio di mettersi in gioco: questa è la sua nuova impazienza positiva. L'INTERVISTA A CHIARA E A I DESIDERI
E' il giorno di Istanti, il nuovo singolo e il video de I Desideri & Chiara Galiazzo, l’incontro inedito tra il pop urban del duo campano e una delle voci più riconoscibili del panorama italiano. Il brano, scritto da Nicola Bortone, Giuliano Iadicicco, musica di Amedeo Perrotta e Salvatore Iadicicco, (distribuzione Altafonte Italia), con un sound contemporaneo, affonda le sue radici nella migliore tradizione del cantautorato napoletano proiettandoci in sonorità che guardano al futuro e all’innovazione.
L'INTERVISTA A CHIARA GALIAZZO
Chiara partiamo da questo tuo nuovo progetto con I Desideri: come è nata la collaborazione e cosa ti è piaciuto della proposta?
Mi piace il fatto che I Desideri sono diversi da me per generazione, stile musicale e provenienza geografica. E’ stato un incontro interessante e abbiamo lavorato bene. E’ una collaborazione particolare. La canzone è molto bella e io posso restare quello che sono. E’ imprescindibile restare me stessa e mi ha affascinato l’idea di confrontarmi con un altro mood musicale restando me stessa. Ha un bell’equilibrio: due realtà diverse si incontrano in una melodia. E’ una canzone positiva e amorevole.
“Il mio per sempre” esiste solo nelle canzoni e nella poesia o anche nella vita?
Nella vita io non te lo posso dire, sono in attesa di vedere se è vero. Ma se si canta nelle canzoni è per sognare…le mie canzoni hanno fatto sognare in passato e fanno sognare ancora; se per il tempo di una canzone si sogna è bello.
Nella canzone l’amore è impresso su una fotografia: oggi, nell’epoca dei social, l’amore è una fotografia in bianco e nero o a colori?
Non lo so onestamente. Per altro fotografia come parola secondo me la hanno usata per farmi contenta.
Quale è l’istante più bello di questo inizio di 2024?
Da un po’ di mesi faccio un percorso su di me psicologico, che mi aiuti nelle mie scelte anche musicali. Ieri la vecchia me mi ha fatto 11 chilometri per salire su una montagna con la neve. Fino a qualche tempo fa non ci avrei proprio provato. La missione è portare a pensare che ci puoi arrivare.
Per essere felici bastano “un po’ di amore e poche regole”?
Diciamo di sì. Anche se la questione è più complessa.
La Croce Rossa ti ha premiato al Charity Event per il tuo impegno verso le persone più vulnerabili: credi che il mondo della musica sia in prima linea per costruire un futuro migliore?
Penso che la musica possa essere uno strumento per raccoglie e aiutare. Ti metti a disposizione, passa dall’iniziativa individuale ma lo strumento resta la musica.
In un tuo post dello scorso settembre hai scritto che “si sottovaluta quanto faccia bene ricordarsi ogni tanto che c’è un mondo reale oltre agli algoritmi e ai numeri che sentiamo analizzare ogni giorno”: questa è un’altra sfida da vincere? Già in Nessun Posto è Casa Mia dicevi che “i posti sono semplicemente persone” che per me è già un invito a essere umani.
Contribuisce alla felicità riuscire a non misurare tutto attraverso i numeri e ultimamente siamo portati in quella direzione. Non sono contraria agli algoritmi ma non si può ridurre tutto a quello. I numeri fanno dimenticare pezzi importanti. Sono laureata in Economia e dunque per me il business è business ma meno proviamo a essere meno polarizzati e cerchiamo un equilibrio.
In questo 2024 compie dieci anni Un giorno di Sole che per me è il tuo album della maturità: lo celebrerai con una ristampa?
Non è in progetto. Ci sono persone attaccate ad alcuni brani. Vorrei tornare live già in primavera. La gente è legata a mie canzoni e grazie a Tik Tok anche i ragazzi ora le scoprono. Ogni tanto gli algoritmi portano bella musica. Ancora una volta credo nell’equilibrio.
L’album ha avuto poi una ristampa per il tuo Sanremo del 2015. Ed è stato aggiunto L’Uomo senza Cuore, se non erro il primo brano che ti vede autrice: un verso dice “mi chiedo l’amore chi lo salverà”: hai una risposta?
La avevo scritta che avevo 21 anni dopo una delusione d’amore ed Ermal Meta la ha fatta sbocciare. La risposta è nessuno al di fuori di sé.
Prima di Istanti c’è stato Salsedine, in collaborazione con Marco Guazzone: la salsedine ti resta addosso, come i ricordi: che rapporto hai con i ricordi? Hai una memoria ferrea o selezioni?
Ho la memoria ferrea, mi ricordo tutto e faccio tesoro anche dei ricordi brutti. Accolgo tutto quello che ho vissuto, non voglio dimenticare niente. Sono oggi quella che sono per cose belle e le cose brutte che ho vissuto.
Bonsai, il tuo ultimo album, è un inno alla pazienza: la tua storia insegna che ne hai sempre avuta tanta, a volte pure troppa. Oggi ti senti un po’ più impaziente?
Assolutamente sì ma non in una visione negativa. Mai sarò sgomitante negativa. Ho imparato a gestire la mia impazienza, questa è stata la svolta.
Che accadrà in questo 2024?
Negli ultimi tre anni sono arrivate tantissime canzoni, alcune anche ne hanno quattro. Ho utilizzato il tempo, oltre che per gestire l’impazienza, per approfondire e fare esperimenti. Ho scritto canzoni diverse con persone diverse e mood diversi. Alcuni sono le migliori che ho mai fatto. Per il resto aspetto il momento giusto, non ho la smania dell’album. Istanti è già un segnale di cambiamento.
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I DESIDERI E I LORO ISTANTI
Come è nata Istanti?
Dall'esigenza, come sempre, di raccontare im musica le cose della vita. In questa canzone raccontiamo gli Istanti dove, come in un fermo immagine, rimane cristallizzato l’Amore; a prescindere da come finirà, in quell’immagine, rimane tutto il sentimento, la passione, l’intesa. Quando produciamo musica, lo facciamo con la voglia di farla ascoltare a tanti. Ci piacerebbe diventasse una colonna sonora delle storie d’amore anche e soprattutto, dei più giovani. Il vero amore ha bisogno anche di distanze, di tempo e spazio per capire davvero quanto sia importante e con Istanti, vogliamo cantarlo.
L’idea della collaborazione con Chiara Galiazzo?
Abbiamo immediatamente pensato che sarebbe stato bello affidare ad una voce femminile questa sorta di dialogo d’amore e Chiara, che ha una voce pop con un’estensione vocale magica, ci è sembrata assolutamente la persona giusta. Il nostro sound urban pop, contaminato col rap, sta benissimo insieme alla sua voce così limpida e inconfondibile. Alla fine, lei canta una frase nella nostra lingua, in napoletano, a dimostrazione di come l’amore possa davvero farci dimenticare
confini o differenze, sottolineandone la potenza.
Questa collaborazione potrebbe proseguire?
Questa collaborazione è un bel viaggio che abbiamo intrapreso insieme con tanta voglia di fare ed entusiasmo. Di certo possiamo anticipare solo che non sarà breve e che potrebbe riservare qualche bella sorpresa! Seguiteci…