Mr Dailom, prende il "gangsta" e ce lo serve Flambé: il video

Musica

 Il brano ironizza sui numerosi artisti di oggi, del contesto rap, che fanno ricorso, a volte impropriamente, all’immaginario del gangster

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

In attesa dell’uscita del mio terzo album, è fuori ”Flambè,  un nuovo  singolo che segue due dischi, “Sulle mie gambe” e “Vita da Cane”,  e procede sulla via della nuova tendenza stilistico-creativa, inaugurata dai singoli “Lolita” e “Bad Boy”. Infatti, anche con “Flambè” ho voluto riproporre quelle tipiche sonorità reggaeton coniugate con un’influenza trap, con ritmiche che prendono ispirazione dalla musica popolare Sudamerica. Anche questo brano è frutto della collaborazione con  EGGWYTE, e  inaugura al contempo una nuova collaborazione con la  label Gotham Dischi (distribuzione Universal Music Italia).

“Flambè” è quindi una riconferma, l’espressione ancora più forte della voglia di esprimermi con un suono originale e di sottolineare la continuità con il  nuovo percorso artistico intrapreso da ormai un paio di anni, sempre più indirizzato verso sonorità latine. Al primo ascolto può sembrare una storia di gelosia nei confronti della mia “señorita”, con la conseguente reazione di rabbia verso chi la importuna, in realtà ad ascolto più attento emerge un significato diverso: con rime quali “Ferragamo ferro in mano diablo vacci piano” ho voluto criticare e prendere persino in giro i numerosi artisti di oggi, del contesto rap, che fanno ricorso, a volte impropriamente, all’immaginario del gangster.

Ho usato appositamente frasi stereotipate per provocazione, esagerando di proposito: il termine Flambè, che mi è venuto fuori per caso, benché sia proprio del contesto culinario, esprime con una metafora la volontà di “cucinare” questo mondo fake che ci circonda, anche in ambito artistico. Per dar più forza al messaggio, quindi, ho voluto tradurre in immagini questo stesso concept nel videoclip, uno street video girato a Torino dal regista Fabrizio Brian Ferrero che preannuncia, anche dal punto di vista dell'immagine, oltre che artistico, il nuovo Dailom che poi potrete vedere nell’album in arrivo a breve, un progetto completamente rinnovato, da tutti i punti di vista.

Abbiamo girato i classici playback in giro per le strade della città, ma alcune scene molto intense si svolgono al chiuso, in un’atmosfera più intima, dove sono intento a bruciare una rosa, simbolo di passione e di rabbia, mostrandomi in un’attitudine aggressiva sì, ma rivolta proprio a quel contesto musicale a cui accennavo poc’anzi, contesto che faccio fatica, mio malgrado, a tollerare.  E allora ho voluto mostrare proprio quel pizzico di follia che emerge dalle frasi cantate, a mo’ di sfida verso chi millanta un finto immaginario gangsta; a costoro lancio il mio monito: “attenzione, sto per tornare!”; il mio ritorno annunciato è il ritorno di chi può, senza mezzi termini, imbruttire metaforicamente, evidenziando i valori di un vero G che ha fatto della musica la sua vera arma.

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