La cantante già da anni varia il finale della hit, trasformando l’ultimo verso in “E ti diremo ancora un altro... forse. Potrebbe essere anche no”. Al posto del “sì” della canzone originale, sceglie di dire "forse", che potrebbe essere anche no, da anni. Lo fa anche stasera al concerto di Bologna. La decisione di cambiare il finale è per tutte le vittime di violenza che in questi anni purtroppo continuano a riempire le pagine di cronaca nera
Fiorella Mannoia già da anni ha deciso di variare il finale della sua hit Quello che le donne non dicono, trasformando l’ultimo verso in “E ti diremo ancora un altro... forse. Potrebbe essere anche no”. Al posto del “sì” della canzone originale, sceglie di dire "forse", che potrebbe essere anche no, da anni. Fiorella Mannoia farà questa scelta anche durante il suo concerto a Bologna.
La scelta dell'artista romana che si esibirà anche questa sera con il finale della canzone cambiato non si riferisce direttamente all'omicidio di Giulia, come la stessa Fiorella Mannoia ha dichiarato sul proprio profilo di Facebook in queste ore.
"A dire la verità il cambiamento del finale di Quello che le donne non dicono non é cosa recente, sono ormai diversi anni che concludo la canzone con "...forse, potrebbe anche essere no, e quando una donna dice no é NO!" scrive la cantante su Facebook. "La morte della povera Giulia ha sollevato un problema che molte di noi conoscono e combattono da tempo. Speriamo che sull'onda emotiva di questi giorni si arrivi a concludere qualcosa di costruttivo e non si riduca tutto, come spesso succede, a un fuoco di paglia". Potete guardare il post condiviso su Facebook in queste ore da Fiorella Mannoia in fondo a questo articolo.
Il brano è diventato da tempo un nuovo inno generazionale, e risuonerà ancora più forte dal palco dell’EuropAuditorium di Bologna, dove l'artista si esibirà con il grande jazzista Danilo Rea.
Non l’aveva mai convinta troppo quel testo, quel verso finale, perché oggi proprio non è più davvero tempo di sì incondizionati e rassegnati.
“Perché danno per scontato che dobbiamo dire un sì?. Potrebbe essere un forse, o un no. E quando una donna dice no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è no”, ha spiegato Mannoia in una recente intervista a La Repubblica.
Questa scelta si inserisce nel suo impegno, nel suo no alla violenza sulle donne per cui la cantante da anni si batte, e che adesso arriva anche a toccare la sua musica, a partire dalla sua canzone più celebre, dedicata proprio al mondo delle donne. “Quando una donna dice no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è no”, aggiunge Fiorella Mannoia parlando con La Repubblica. La cantante romana ha presentato la Fondazione "Una Nessuna Centomila" contro la violenza sulle donne. Ha in programma un nuovo concerto di Una Nessuna e Centomila all'Arena di Verona il 4 maggio 2024 e tanti altri progetti legati alla lotta contro la violenza sulle donne perché, dichiara, “la violenza contro le donne è un problema culturale da combattere”.
La canzone Quello che le donne non dicono è il pezzo forse più famoso della carriera di Fiorella Mannoia. Questo meraviglioso brano è stato scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone ed è stata portato a Sanremo da Fiorella Mannoia nel 1987.
La scelta di Fiorella Mannoia di cambiare il finale
Non si tratta di un riferimento al recente omicidio di Giulia Cecchettin ma una volontà che si ricollega ai troppi femminicidi che si sono registrati e continuano a riempire le pagine di cronaca nera dell’ultimo anno: “È una guerra e a innescarla è sempre lo stesso movente: un uomo che non accetta la volontà di una donna”, spiega Fiorella Mannoia a La Repubblica. E, anche tramite l’impegno con la Fondazione Una Nessuna Centomila, invita tutte quante - e tutti quanti (perché la violenza sulle donne è un problema non solo per le donne ma per tutti quanti, per l’intera società) - a non abbassare l’attenzione sul fenomeno della violenza.