The Snookers, tra L'universo si arrende a chi è calmo e una playlist sull'accettazione

Musica

Accettare sé stessi è sempre una cosa molto difficile. Non importa quanto se ne parli pubblicamente: quando lo si vive sulla propria pelle è una cosa differente.  La conflittualità con i genitori e la necessità di conformarsi al gruppo di pari sono le difficoltà principali che una persona affronta durante lo sviluppo della propria identità. Queste canzoni trattano il tema in tutte le sue sfumature

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Niente di male - The Snookers

È nata di getto a seguito di un avvenimento perturbante e credevamo fosse giusto si prendesse il suo spazio come ultimo brano del disco. Racconta di una persona che ha messo fine alla sua vita e dei motivi che hanno portato a questo gesto. L’incomprensione, l’estraniazione, la ricerca di una identità propria, il conflitto, la paura di mostrarsi per come si è e le differenze che rendono inspiegabilmente difficile il fatto di sentirsi accettati anche tra le mura di casa.

Pater - Edda

Sin dal primo ascolto Edda ci ha rapiti con l’emotività e la crudezza dei suoi testi.

Da questo brano emerge il rifiuto da parte dei genitori dell’identità dei figli e delle reazioni che questo provoca. Nel caso di Edda noi sentiamo una rabbia vendicativa non ammorbidita dal tempo.

Dumb - Nirvana

È il tentativo di conformarsi a scapito di sé stessi e delle proprie sensazioni. Gli sforzi fatti per sembrare e vivere come gli altri fanno perdere il focus su se stessi tanto da non riuscire più a distinguere quali siano i sentimenti genuini e quelli espressi per convenienza. Il tutto raccontato dalla voce di Kurt Cobain quasi assente e apatico.

The tradition - Halsey

Abbiamo apprezzato molto l’ultimo album di Halsey nato dalla collaborazione con Trent Reznor e Atticus Ross. Questo brano in particolare è un invito a reagire e non prendere per buone le cose solo perché si fanno allo stesso modo da tempo. Sprona a prendere coscienza di sé e a prendere le redini delle proprie azioni.

Ogni pensiero vola - Venerus

Uno degli artisti italiani contemporanei che più ci piace. Una presa di coscienza della propria diversità e una sua celebrazione. È la ricerca di qualcuno di simile, ma allo stesso tempo qualcosa di esterno e di un modo per fuggire “Forse è che appartengo a un mondo un po’ magico, vorrei volare via lontano da qui, e a volte sento tutto attorno un po’ strano, chissà se qualcun altro è fatto così”.

Amico vola via - Lucio Corsi

Questo brano ci piace perché attraverso la fantasia di Lucio Corsi percepiamo delle problematiche reali. Il protagonista di questa canzone viene trasportato dal vento, ma tutti quelli che gli stanno attorno cercano di trattenerlo al suolo invece di dargli delle ali. Noi lo interpretiamo come la tendenza delle persone di ingabbiare sé stessi e gli altri in uno stato di “normalità”, non incoraggiando gli aspetti che ci rendono diversi.

Bugie - Massimo Pericolo

“Non lo vedi che tuo figlio è diverso da te? Sai chiederti solo perché non che persona è”. Nonostante il nostro disco abbia delle sonorità distanti dal rap, ammiriamo la schiettezza tipica del genere e sopratutto di Massimo Pericolo. Questo brano in particolare parla di autenticità e dell’importanza di rimanere veri con sé stessi nonostante le ingiustizie e le aspettative degli altri.

Per il tuo bene - Madame
Una poesia e un inno all’amore. Noi sentiamo in questa canzone una volontà di sostituirsi a delle figure importanti della vita di qualcuno che non ha avuto niente. Una voglia di aiutare e insegnare delle lezioni anche dure che servono nella vita. È l’altro lato della medaglia che può guarire la solitudine e la trascuratezza che qualcuno subisce nella vita e la consapevolezza che nonostante le difficoltà c’è sempre qualcuno capace e disposto ad aiutare.

How to disappear completely - Radiohead

La band che più ha influito su di noi in uno dei loro brani più cupi. Le orchestrazioni di Johnny Greenwood sono un tappeto sonoro perfetto per le parole di Thom Yorke. Questo brano è simbolo dell’estraniazione di qualcuno che non riesce più a vivere in sé stesso, perde la dimensione corporea e si guarda vivere da fuori.

La mer - Nine Inch Nails

La forza di questo brano, come di molti altri dei Nine Inch Nails, fa di Trent Reznor uno degli artisti che più ci è d’ispirazione. Reznor ha scritto questa canzone in un periodo buio della sua vita durante il quale pensava al suicidio. Nonostante ciò la dolcezza che percepiamo da questa canzone ci dà un senso di leggerezza e di una rassicurante appartenenza a un tutto “Et il est un jour arrivé, marteler le ciel et

marteler la mer, et la mer avait embrassé moi”.

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