James LaBrie, cantante dei Dream Theater, compie 60 anni: le canzoni più famose del gruppo

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Nato in Canada il 5 maggio 1963, è approdato nella storica band progressive metal nel 1991: grazie alle sue estese capacità vocali, è stato scelto tra oltre duecento candidati. Da allora, è un componente fisso di uno dei gruppi più influenti del rock. Per celebrare il suo compleanno, ecco alcuni dei brani più celebri dei Dream Theater

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È la voce di uno dei gruppi più famosi del progressive metal, nonché tra i più influenti del rock: oggi, 5 maggio 2023, compie 60 anni James LaBrie, il cantante dei Dream Theater. Nato in Canada nel 1963, si è avvicinato alla musica a 5 anni. È stato membro di diverse band, prima di approdare nel 1991 nei Dream Theater: il gruppo cercava un cantante e LaBrie, noto per le sue estese capacità vocali, è stato scelto tra oltre duecento candidati. Da allora, è un componente fisso. Al momento gli altri membri sono i fondatori John Petrucci e John Myung, con Jordan Rudess e Mike Mangini. Per celebrare i 60 anni di James LaBrie, ecco alcune delle canzoni più famose della storica e pluripremiata band Usa.

James LaBrie
James LaBrie - ©Ansa

Da Pull Me Under a Metropolis, Pt. 1: The Miracle and The Sleeper

Tra i brani più celebri dei Dream Theater non si possono non citare Metropolis, Pt. 1: The Miracle and The Sleeper, Learning To Live, Pull Me Under e Another Day. Fanno tutti parte di Images and Words, il primo album a cui partecipa James LaBrie. Uscito nel 1992, è il disco più venduto della band. Pull Me Under è considerata la canzone più riconoscibile del gruppo, il loro primo vero singolo che è diventato anche un successo radiofonico. Metropolis è invece uno dei brani più amati dai fan, un manifesto che rende evidenti quali sono le caratteristiche del sound della band. Another Day, composta da John Petrucci, racconta della lotta di suo padre contro il cancro. Learning To Live è tra le canzoni più potenti dei Dream Theater. “There was no time for pain/No energy for anger” (“Non c’era tempo per il dolore/Né energia per la rabbia”), canta LaBrie.

Lie

Nel 1994 esce l’album Awake e il primo singolo estratto è Lie. Awake è un disco con sonorità più dure e cupe rispetto al precedente, più metal e con la voce di LaBrie più aggressiva. Lie ha queste caratteristiche. “La mia voce è molto più varia e aggressiva, le persone penseranno: ‘Hanno cambiato cantante di nuovo’”, ha scherzato James LaBrie all’epoca.

A change of a season

Altro brano celebre del gruppo è A change of a season, contenuto nell’Ep omomino uscito nel 1995: è una suite moderna, divisa in sette sezioni che sono legate tra loro da un tema musicale, che dura 23 minuti. Il testo è stato scritto dall’allora batterista Mike Portnoy, che racconta il dolore per la perdita della madre e riflette sulla ciclicità della vita. “‘Seize the day’/I heard him say/Life will not always be this way/Look around /hear the sounds/cherish your life while you’re still around” (“‘Cogli l'attimo’/l’ho sentito dire/la vita non sarà sempre così/guardati intorno/ascolta i suoni/ama la tua vita mentre sei ancora in giro”), canta LaBrie. Anche la musica torna al punto di partenza, con Petrucci che alla fine rivisita il riff introduttivo della canzone.

Peruvian Skies

Una delle canzoni dei Dream Theater che viene apprezzata di più durante i concerti è Peruvian Skies. Si tratta di una traccia dark e malinconica che mostra un lato diverso della band, con la struttura che cambia molto alternando sonorità più melodiche e riff heavy metal. Il brano fa parte di Falling into Infinity, album del 1997 ritenuto dai critici il più commerciale, lontano dai canoni del progressive metal e con sonorità più accessibili a un pubblico più ampio.

Da Home a The Spirit Carries on a Finally Free

Nel 1999 esce il concept album capolavoro Metropolis 2: Scenes From a Memory. È incentrato sulla storia di un uomo di nome Nicholas e sulla scoperta, durante una sessione di terapia, della sua vita passata, tra amore, omicidi e infedeltà. Diverse le canzoni celebri. Come Home, la più lunga dell’album con i suoi 13 minuti: inizia con melodie orientaleggianti che poi si fondono con suoni dell’heavy metal più duro, con alcuni passaggi che richiamano Metropolis, Pt. 1: The Miracle and The Sleeper del 1992. Ci sono poi The Spirit Carries on e Finally Free, penultima e ultima canzone del concept album: la prima è una delle ballad più amate e romantiche della band, nella seconda scopriamo particolari che Nicholas non saprà mai e conosciamo la sua fine.

As I am

As I am è il brano che apre il disco del 2003 Train of Thought. Parla dell’importanza di essere se stessi e incoraggia a non cambiare per adattarsi agli altri. La band voleva registrare un "classico album heavy metal" e questa canzone - con riff pesanti, dark e claustrofobici - è in linea con quell’obiettivo. Secondo molti, questa traccia contiene uno dei migliori assoli di chitarra nella storia dei Dream Theater (ovviamente firmato John Petrucci).

I Walk Beside You

Tra le canzoni d’amore più celebri dei Dream Theater c’è I Walk Beside You, che fa parte dell’album del 2005 Octavarium. “I walk beside you/Wherever you are/Whatever it takes/No matter how far/Through all that may come/And all that may go/I walk beside you”, (“Cammino accanto a te/Ovunque tu sia/A ogni costo/Non importa quanto lontano/Con tutto ciò che può arrivare/E tutto ciò che può andar via/Cammino accanto a te”), canta James LaBrie.

Constant Motion

Tra le canzoni recenti più famose dei Dream Theater c’è Constant Motion, contenuta nell’album del 2007 Systematic Chaos. Non è di certo il brano più progressive della band: anzi, si nota un tentativo di rinnovare un po’ l’approccio al genere musicale. Per alcuni il risultato è un esperimento poco riuscito, per altri uno dei pezzi migliori della band. Rimangono gli incredibili riff di chitarra e di basso, mentre l’allora batterista Portnoy affianca LaBrie alla voce.

The Enemy Inside

Nel 2013 esce l’album Dream Theater. Tra le canzoni c’è The Enemy Inside, pezzo dai torni cupi, dal ritmo veloce e ricco di adrenalina. Il testo parla del disturbo da stress post traumatico e di come si sentono le persone che ne sono affette. “Over and over again/I relive the moment” (“Più e più volte/Rivivo il momento”), canta LaBrie.

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