Federica Carta: “Sono parte di una generazione che sa come esprimersi"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

La giovane artista esce oggi col singolo "Come Marilyn" che parla di depressione; inoltre si è aperta un profilo su Onlyfans, senza contenuti espliciti, per sostenere una associazione che si occupa di disturbi mentali. L'INTERVISTA

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Come Marilyn
è il nuovo singolo di Federica Carta, quello che apre una sua nuova fase artistica. E' un brano che mette in luce tutte le difficoltà di una generazione, la Gen Z, che deve fare i conti con la solitudine nonostante sia costantemente connessa: "persi nella metropoli / cercarsi per stare bene insieme e poi / sentirsi soli come Marylin". Nella lettura di Federica sentirsi soli può essere alienante e doloroso e può risucchiare in pericolose spirali, come quella della depressione, come dimostra la storia della diva per eccellenza, Marilyn Monroe. Federica Carta parte da queste osservazioni per portare una riflessione più ampia su come i rapporti con le altre persone possano condizionarci e dare una lettura alternativa ai momenti di solitudine.

Federica partiamo dalla storia di Come Marilyn: come è nato e perché hai scelto di farlo uscire ora?

Lo ho scritto nel 2020 insieme ad Alessandro La Cava e Katoo. Parla di quanto sia difficile affrontare la solitudine soprattutto nei momenti in cui non la accetti. E’ uscito ora perché sto meglio. Ho sofferto di depressione per due anni ed è anche il periodo in cui sono stata più ferma perché non riuscivo a esprimere i miei pensieri e non diventavano musica. Oggi vivo bene la solitudine.
Il tema è, appunto, quello della solitudine nella stagione del sempre connessi, per altro ne avevi già parlato in Mondovisione “ci mandiamo faccine sì ma non ci parliamo”. Era il 2017. La situazione è peggiorata?
Ho aggiunto “non è successo se non su Instagram”. Ci sentiamo obbligati a condividere tutto. Le connessioni dal vivo non sono reali, viviamo una situazione artefatta che spero cambi.
Considerata la tua popolarità credo tu abbia vissuto anche il fenomeno opposto ovvero una infinità di amici ma quasi tutti presunti: hai imparato a selezionarli?
A oggi delle persone che ho intorno mi fido. Mi fido degli amici ma ti dico che anche da piccola capivo chi si avvicinava per avere dei vantaggi solo che non avevo la forza di allontanarli.
La parola chiave del brano è consapevolezza: cosa è per te e cosa è oggi?
Guardarsi allo specchio e riconoscersi, per me è stata la sfida più difficile negli ultimi anni capire chi sono.
Missione compiuta?
Va meglio però mi sto ancora formando, è un processo necessario della crescita.
In “Ti avrei voluto” dicevi che “non si può restare fermi ai pregiudizi” e invece la sensazione è che siano sempre di più.
Sono cresciuta in un contesto molto aperto con due figure genitoriali gentili col prossimo, mai ho sentito frasi di giudizio. Ci vorrebbe meno ignoranza. Io sono così come mi vedi e non incolpo. Però stigmatizzo le opinioni non richieste, quelle che tutti si sentono di affidare ai social.
Fai parte di una generazione che ha riscoperto il valore della piazza consapevole: credi che dopo i fallimenti delle precedenti si possa davvero pensare a un futuro migliore?
Lo credo fermamente e sono fiero di fare parte di questa generazione che non teme di esprimersi, fa rumore ma in silenzio e mi fa sperare che la voce sia il mezzo più forte nei secoli dei secoli. Spero che saremo ascoltati.
Le declinazioni dell’amore sono una caratteristica dei tuoi testi: è difficile raccontare i sentimenti nella stagione dei social?
Sono sempre stata selettiva. Racconto quello che vedo, ho idealizzato molte persone e dunque ho raccontato la mia visione e non la realtà. Oggi ho un bel ricordo perché non lo sto vivendo e dunque lo racconto con più lucidità. Sono più positiva.
Cosa ti resta del ruolo di Sara in “Non Dirlo a Nessuno”? Hai avuto altri copioni in lettura?
La recitazione mi ha sempre affascinato. Non sono un fenomeno ma è stata una bella esperienza perché mi piace mettermi in gioco. Il mio lavoro è la musica e non sarò mai una attrice ma se dovesse esserci un’altra opportunità studierò, fare cose nuove è sempre stimolante.
Hai annunciato di avere aperto un profilo su Onlyfans?
E’ un modo per attrarre attenzione sulle tematiche legate alla salute mentale; il ricavato andrà a una associazione che si occupa di salute mentale. Da privilegiata ho avuto la possibilità di andare in terapia.
Hai cambiato il look e il colore dei capelli. L’armadio che proporrà per la tua estate?
Tutto il progetto si ispira a Marilyn e anche lo stile del video è anni Cinquanta e Sessanta. Mi piace il colore che ho in testa e amo sperimentare. Fosse per me andrei in tuta ogni giorno. Oggi ho ordine mentale dunque è in ordine anche l’armadio.
Possiamo dire che hai trovato l’equilibrio tra “la testa tra le nuvole e la terra sotto i piedi”?
Sì. Ancora ci lavoro ma spero di rimanere così.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Cose nuove in arrivo: intanto mi godo l’uscita dell’album poi le annuncerò. E in estate su qualche palco mi vedrete.

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